“Siamo un polo innovativo e vogliamo esserlo sempre di più, ma oggi l’inaugurazione si fa ancora con il classico taglio del nastro”: con queste parole, forbici in mano, Emma Marcegaglia ha inaugurato ufficialmente questa mattina la nuova sede di Luiss Enlabs. Sempre nello stesso posto, ma ampliata. Cinquemila metri quadri, balconi compresi, sugli ultimi due piani di via Marsala 29, poche decine di metri dopo l’entrata laterale della stazione Termini. Un hub pulsante nel cuore di Roma, vicino allo snodo principale del movimento nella città eterna, ma al tempo stesso lontano dai suoi rumori. Un immenso open space total white per far incontrare startupper, ricercatori e investitori. Una scommessa nata tre anni fa e che oggi ha richiamato un parterre de rois per il battesimo ufficiale della Luiss Enlabs “allargata”. Di Emma Marcegaglia, presidente della Luiss, abbiamo detto. Poi erano presenti Luigi Abete, presidente di Bnl, Maximo Ibarra, ad di Wind e Fabio Benasso, ad di Accenture Italia, i tre main sponsor dell’acceleratore romano insieme a Cisco, che ne è anche il partner tecnologico. Fra gli ospiti istituzionali il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Proprio Boccia, raggiunto da EconomyUp poco prima di fiondarsi in macchina verso un altro appuntamento, dopo aver pronunciato il suo discorso che ha chiuso la mattinata, è apparso fra i più soddisfatti dell’evento: “La via per lo sviluppo futuro è quella che emerge qua stamani: contaminazione e innovazione. Anche se – dice il presidente di Confindustria – se leggessimo bene i bilanci delle imprese vedremmo che in Italia si fa già molta innovazione. Ce ne è una esterna, esplicita, e una interna, implicita, su cui non abbiamo mai smesso di puntare. Molto spesso le aziende italiane si pongono nei segmenti alti dei settori di produzione mondiali e le leadership di settore andrebbero valorizzate di più”. Una rivendicazione, quella di Boccia, che parla a suocera (il mondo) perché nuora (l’Italia) intenda: “La Apple ha aperto un suo centro a Napoli. È interessante, perché vuol dire che attiriamo capitali e multinazionali straniere per le competenze che abbiamo in casa. Forse – conclude prima di salire in macchina – sarebbe il caso di iniziare a dire che più che farli fuggire, i cervelli ce li abbiamo anche in Italia e sono fra i più contesi al mondo”.
E probabilmente essere motivo di attrazione per i colossi mondiali non dispiacerebbe a nessuno degli startupper ubicati nei nuovi locali di Luiss Enlabs: “In tre anni abbiamo creato 500 posti di lavoro e attirato 20 milioni di euro dagli investitori esterni” dice dal palco Emma Marcegaglia, che svela poi i piani futuri dell’Università che presiede: “Finora abbiamo incubato 40 startup, l’obiettivo è arrivare a 80. E, adesso possiamo dirlo, da Roma e da questo Enlabs partirà l’azione per conquistare Milano, dove l’anno prossimo apriremo il Mhuma, un fab lab estensione del Luiss Enlabs dedicato alla manifattura 4.0”. Al settimo cielo anche Luigi Capello, co-fondatore di Luiss Enlabs e Ceo di LVenture Group: “Roma è una città bistrattata, ma in realtà è piena di investitori, oltre a essere la città universitaria più grande d’Europa. E i risultati di questi primi tre anni di Luiss Enlabs ci danno ragione. Da quando abbiamo iniziato a parlarne in un mini appartamento qui vicino ad oggi che inauguriamo questo spazio di 500 metri quadrati abbiamo valorizzato decine di giovani e di nuove imprese che anno su anno hanno un incremento di valore del 30%” conclude Capello mentre i “suoi” ragazzi lo omaggiano con una Geyser Dance di islandese – e calcistica – memoria.
LVenture Group è la società di venture capital, quotata in Borsa, da cui è nato l’Enlabs. Proprio stamani, mentre Marcegaglia tagliava il nastro inaugurale della nuova “fabbrica delle Startup” LVenture ha comunicato i risultati dell’aumento di capitale, deliberato il 2 febbraio 2016 e il cui periodo di offerta in opzione è scaduto ieri: sono state sottoscritte il 71,93% delle azioni per un controvalore di circa 3.600.000 euro. Insomma una settimana che ai piani alti di via Marsala verrà ricordata per un bel po’.