Venture Capital

EQT Ventures, dalla Svezia 566 milioni per le startup europee

“In Europa i fondi sono ancora troppo piccoli”, dice Thomas von Koch, CEO di EQT Partners. “I finanziamenti importanti si chiudono quasi sempre con l’intervento di un operatore americano. Una situazione pericolosa…”. Il nuovo fondo investirà in tech companies in qualunque stadio di sviluppo

Pubblicato il 30 Mag 2016

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Il team di EQT Ventures

Crescere tanto per combattere alla pari con i giganti. È questa la strategia di EQT Partners, fondo di private equity svedese, che ha di recente chiuso una raccolta fondi da 566 milioni di euro destinata a un veicolo di investimento nel capitale di rischio che punta a finanziare le migliori startup europee. L’obiettivo di EQT Ventures, questo il nome del nuovo fondo, è da un lato dare la spinta necessaria alle nascenti realtà imprenditoriali di successo europee; dall’altro combattere lo strapotere dei fondi americani, a cui troppo spesso le startup europee sono costrette a rivolgersi quando necessitano di capitali maggiori.

«I fondi di venture capital attivi in Europa oggi sono troppo piccoli» ha raccontanto a Bloomberg Thomas von Koch Managing Partner e CEO di EQT Partners. «Quando si chiudono finanziamenti round B o round C è quasi sempre grazie al supporto dei fondi americani. Una situazione pericolosa per l’Europa e per le sue startup. Con questo fondo vogliamo realizzare il più potente strumento di venture in Europa».

A confermare quanto sostenuto da Von Koch sono i dati del Global Venture Capital Report 2015, lo studio pubblicato da Kpmg e CbInsights sul dettaglio degli investimenti in capitale di rischio nel corso del 2015. Se l’ammontare complessivo di investimenti in VC lo scorso anno ha raggiunto quota 128,5 miliardi di dollari, il dettaglio europeo mostra ancora un segmento marginale. Solo 13 miliardi è la quota investita in startup del vecchio continente distribuita su 1.383 deal. Il finanziamento più diffuso è il “seed” (40,75% sul totale); seguito da Series A (23,75%) e Series B (9,25%).

Per invertire il trend, e provare a lanciare la sfida ai colossi d’oltreoceano, Von Koch ha messo insieme una squadra di primo piano tra cui spiccano alcuni noti imprenditori seriali svedesi: Kees Koolen, fondatore di Booking.com (portale di viaggi online acquistato da Priceline Group nel 2005); Hjalmar Windbladh imprenditore che ha venduto la sua startup Sendit a Microsoft nel 1999; Lars Jonrow figura strategica nella crescita di King.com.

Il fondo investirà in tech companies europee in qualunque stadio di sviluppo. Tra i sottoscrittori del fondo ci sono investitori istituzionali della portata di HarbourVest Partners, Ilmarinen, Finnish Industry Investment e il Fondo Europeo per gli Investimenti. Nel portfolio di EQ ventures ci sono già cinque startup: Min Doktor (round da 6,6 milioni) e Wolt (round da 11 milioni) gli investimenti più recenti, ai quali si aggiungono anche Risk Methods, Holidu e Oden Technologies (F.M.)

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