Chi non è stato tentato almeno una volta nella vita di lasciare un messaggio in un luogo per far sapere di essere stato lì a tutti quelli che sarebbero arrivati dopo? Ebbene, quelli di Yourp, startup milanese nata nel 2011, hanno realizzato un’app che consente di lasciare dei messaggi geolocalizzati (chiamati Print) nel luogo in cui ci si trova oppure in un luogo dove vorremmo essere. Una sorta di post-it virtuali che il sistema notifica a chi si trova a passare da quelle stesse parti. “Puoi lasciare un Print davanti alla casa di un amico che ha avuto una giornata stancante, lo farà sicuramente sorridere prima di entrare in casa” raccontano i fondatori. “Condividere la foto della persona amata nel luogo del primo appuntamento oppure ancora lasciare un messaggio solo con la voglia di condividere un pensiero e passare nuovamente in quel luogo per vedere se qualcuno ci ha risposto”.
Per valorizzare ancora di più l’ambiente e le parole, Yourp ha deciso di permettere la condivisione di messaggi anche in realtà aumentata e questi messaggi possono essere completamente pubblici o solo legati a un particolare luogo. Trattandosi comunque di una social app non mancano le classiche funzioni di gestione del profilo, aggiunta degli amici, condivisione dei messaggi con il proprio profilo Facebook e la possibilità di vedere i propri amici nella mappa con la possibilità di inviare loro delle richieste di incontro.
Ma dove si guadagna? “Il modello di Business che abbiamo pensato di usare è sostanzialmente quello dell’adv geolocalizzato” spiega il fondatore Stefano Flavio Covolan, 22 anni, che sta completando il suo corso di studi in Economia e Finanza presso l’unive
rsità Cattolica di Milano e ha appena concluso un semestre in Cina presso la Jiangxi University of Finance and Economics, grazie a una borsa di studio. “Volevamo introdurre un servizio in cui le persone potessero seguire delle ‘pagine’ fatte dalle varie attività commerciali. Una volta iscritto alla pagina, l’utente riceve delle promozioni mirate, quando si trova in prossimità dell’attività; ad esempio se mi iscrivo alla pagina di un ristorante giapponese, quando ci passo vicino mi offrono uno sconto del 20% e di conseguenza posso accettare o meno. E’ un sistema molto più veloce di quello fatto dai vari siti di buoni promozionali. Inoltre, le attività possono modificare le proprie offerte a piacimento in tempo reale”. Gli ideatori di Yourp sono convinti che nell’era del web 2.0 si sia perso moltissimo il valore del reale: i pensieri sono condivisi online, senza considerare perché si provano quelle emozioni e, spesso, si perde di vista quello che ci circonda.
“Tutti i sistemi geolocalizzati oggigiorno ruotano intorno alle persone: pensate a come, ad esempio, è condiviso un check-in di Google+. Il luogo in cui vi trovate ha un valore minore, perché conta di più la persona che lo ha scritto. Yourp invece permette di inviare messaggi a tutta la community e questo valorizza molto di più il contenuto, invece che l’utente” aggiunge il 26enne Francesco Pongetti, il primo a seguire Covolan nell’impresa. Laureato con lode in Ingegneria Informatica, si è poi specializzato in Business Information Technology e Computer Engineering e Information Technology. Ora, sta completando il suo MBA presso Collège des Ingénieurs a Parigi. Gli altri due compagni di startup sono Salvatore Cino, 23 anni, che frequenta la facoltà di Informatica dell’Università di Palermo, e Dario Berardi, 36 anni, laureato con lode in Visual Digital Studio allo IED. Cino è conosciuto nel mondo Android con il nome di “WB Development Team” e ha già sviluppato 13 applicazioni, tra le quali QR Barcode Scanner, app con più di 22 milioni di download. Berardi ha lavorato per Nintendo, Nissan, Land Rover ed è, attualmente, direttore creativo di una startup che sviluppa giochi mobile.
“Come previsioni di ricavo direi che siamo ancora molto lontani” conclude Covolan. “Mediamente le startup impiegano diversi anni prima di iniziare a fare ricavi e iniziare quindi il percorso per raggiungere il punto di pareggio; sicuramente per il primo anno non avremo ricavi e pensiamo di iniziare a vedere qualcosa durante il secondo. A un mese dal lancio abbiamo toccato i 650 download a livello nazionale, numeri molto buoni per un’app del nostro genere, ma sicuramente la strada è ancora molto lunga”.