“Il tema Industria 4.0 è uno dei perni sui quali il nostro Paese deve puntare per migliorare la propria competitività e quella delle sue aziende. La sua importanza strategica è sottolineata anche dal ruolo attivo del Mise che è al lavoro su un documento volto a promuovere lo sviluppo della quarta rivoluzione industriale attraverso ben otto aree di intervento”. A dirlo è un manager che sul tema Industria 4.0 e Smart Manufacturing, ma più in generale su tutto il mondo innovativo costituito dalle Smart Cities e Smart Factories, sta decisamente puntando: Roberto Guida, Amministratore Delegato di GALA LAB, il Corporate Venture Accelerator promosso dal Gruppo GALA.
Secondo molti analisti e ricercatori ci troviamo all’inizio della quarta rivoluzione industriale: il progresso tecnologico legato all’introduzione delle tecnologie digitali nei processi manifatturieri sta conducendo ad una fusione tra il mondo fisico e il mondo digitale, che si concretizza nei concetti di “Industria 4.0” e “Smart Manufacturing”. La portata di questo cambiamento è facilmente visibile se si pensa che manifattura ed industria pesano per circa il 18% del PIL italiano (fonte: Eurostat 2013) dando occupazione a quasi 4,6 milioni di persone.
Le sfide sul fronte dei sistemi produttivi per conseguire maggiore efficienza e competitività appaiono quindi complesse. Di qui la necessità di comprendere meglio le opportunità
derivanti dall’utilizzo delle tecnologie nel settore manifatturiero. Da una ricerca dall’Osservatorio Smart Manufacturing del Politecnico di Milano che ha censito 135 applicazioni di soluzioni Smart Manufacturing in un campione di 43 aziende, emerge che le applicazioni basate su tecnologie Cloud, Big Data e Internet of Things sono allo stato attuale le più diffuse, sia nell’area definita Smart Execution, che include i processi cuore della manifattura, tra cui produzione, logistica, manutenzione, sia nella Smart Integration (sviluppo nuovi prodotti, gestione delle relazioni con i fornitori e gestione del ciclo di vita del prodotto).
La conferma che ci troviamo in un settore dinamico e di forte interesse arriva direttamente dalla nascita di nuove avventure imprenditoriali: sempre secondo l’Osservatorio Smart Manufacturing, tra il 2006 e il 2013 in Italia sono nate 25 startup in Italia che offrono soluzioni nelle diverse Smart Technologies, di cui più dell’80% ha ricevuto un finanziamento. Se a livello internazionale il settore più attrattivo per gli investitori si è dimostrato essere il Manufacturing Big Data con 29 startup finanziate per un investimento medio di 17 milioni di dollari, a livello italiano l’interesse degli investitori è parso essere il Cloud Manufacturing con 3 startup che in media hanno ricevuto 4 milioni di dollari.
In questo contesto GALA LAB ha lanciato SMART IDEAS 4 SMART MANUFACTURING, la Call for Ideas che promuove l’innovazione nel settore manifatturiero, premiando e sostenendo i progetti più innovativi in ambito Smart Manufacturing. “L’obiettivo di questa Call for Ideas, una delle prime in Italia sul tema Smart Manufacturing – spiega Roberto Guida – è quello di promuovere l’innovazione nel settore manifatturiero, individuando progetti e startup innovative che propongono soluzioni in grado di aumentare la competitività e l’efficienza delle imprese manifatturiere, tramite l’interconnessione e la cooperazione delle loro risorse: asset fisici, persone, informazioni”.
SMART IDEAS 4 SMART MANUFACTURING è aperto a chiunque – startup, PMI, grandi imprese, sviluppatori, professionisti, studenti – desideri contribuire, con idee, prototipi e progetti, all’innovazione del mondo manifatturiero. Qui ci si può registrare fino al 29 febbraio. I progetti vincitori verranno inseriti nella prima fase del Programma di Accelerazione (Start-Up Acceleration Program) di GALA LAB che prevede l’accesso ai servizi erogati dall’acceleratore, tra cui, ad esempio, l’accesso al mercato e alle tecnologie messe a disposizione dal Gruppo GALA, servizi di mentoring, supporto manageriale e di R&D dell’esclusivo ecosistema dell’acceleratore e il supporto per il reperimento di mezzi finanziari agevolati. A seguire, i progetti che supereranno la prima fase del Programma di Accelerazione potranno essere inseriti nella seconda fase del Programma (Scale-Up Acceleration Program). In questo caso i progetti ammessi – oltre ad aver accesso ad una ulteriore serie di servizi dedicati – avranno anche la possibilità di ottenere un finanziamento da parte dell’acceleratore.