La quotazione

H-Farm debutta in Borsa a bordo di un trattore e in diretta Periscope

Iniziate le contrattazioni all’Aim, mercato dedicato alle piccole e medie imprese, per l’acceleratore fondato da Riccardo Donadon, che si è presentato a Piazza Affari a bordo del veicolo rosso fiammante. In queste ore il prezzo unitario delle azioni oscilla tra 0,999 e 1 euro, che è la quota prefissata per il collocamento

Pubblicato il 13 Nov 2015

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H-Farm è sbarcata in Borsa… a bordo di un trattore. L’acceleratore di startup fondato nel 2005 da Riccardo Donadon a Roncade (Treviso) ha debuttato oggi 13 novembre su Aim Italia, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese. Il titolo in Borsa si chiama Farm, stamani a Milano sono iniziate le negoziazioni.

Il debutto è avvenuto in modo pittoresco: Donadon è arrivato davanti a Piazza Affari a bordo di un trattore rosso fiammante. È stata anche girata una diretta Periscope dell’evento, durante il quale si vede Luca Peyrano, responsabile per l’Europa del mercato primario di Borsa Italiana, accogliere il team e dare inizio ufficialmente al percorso con tradizionale conto alla rovescia e campanella: “Siete una piccola icona dell’Italia; in termini di raccolta e dimensione di capitalizzazione, siete il doppio della media delle società su questo mercato” ha detto Peyrano. “Non ne abbiamo molte di società che rappresentano così bene lo spirito innovativo – ha proseguito – la voglia di cambiamento, la visione e faremo il nostro meglio perché il vostro valore venga compreso anche all’estero”.

L’ammissione alle negoziazioni della creatura di Riccardo Donadon, piattaforma innovativa per supportare la creazione di nuovi modelli d’impresa e la trasformazione digitale delle aziende italiane in un’ottica digitale, è avvenuta a seguito del collocamento di 20.215.000 azioni provenienti da un aumento di capitale della società riservato esclusivamente a investitori qualificati italiani e esteri (con esclusione di Stati Uniti d’America, Australia, Canada e Giappone e di ogni altra giurisdizione nella quale il collocamento è soggetto a restrizioni). Non è prevista alcuna offerta al pubblico di azioni né in Italia né all’estero. Il prezzo unitario delle azioni oggetto del collocamento riservato è stato fissato in euro 1,00. Il flottante, ovvero il capitale che H-Farm mette a disposizione della contrattazione, è pari al 19,0% del capitale sociale. In queste ore il prezzo delle azioni è sostanzialmente fermo: oscilla tra 0,999 e 1 euro, non riuscendo cioè, per il momento, ad andare oltre la quota prefissata.

L’obiettivo di raccolta è 25-30 milioni di euro, finalizzato alla crescita della società che punta a trasformare il suo modello di business e a diventare un campus in grado di ospitare nei prossimi cinque anni tremila ragazzi, tra talenti imprenditoriali e studenti. Con l’Ipo, H-Farm Ventures diventa H-Farm.com e si focalizzerà di più sulla consulenza alle imprese nell’ambito della trasformazione digitale e sui servizi legati all’education e alla formazione per aziende. Non sarà abbandonato il modello dell’accelerazione alle startup, anzi l’obiettivo è essere sempre più un punto di riferimento per il venture capital italiano e l’Europa.

H-Farm nasce dall’esperienza di oltre 20 anni di Riccardo Donadon nel settore digitale, al quale nel corso del tempo si sono affiancati soci di rilievo come Maurizio Rossi e Paolo Cuniberti, Red Circle Investments e Giuseppe Miroglio.

La società si è focalizzata su tre aree di business complementari: Investments, il cuore dell’attività che è volta a favorire gli investimenti in nuove iniziative di impresa su un perimetro europeo; Industry, divisione dedicata ad offrire servizi e strategie alle aziende che intendono intraprendere un percorso di innovazione digitale; Education, un’area che ha come obiettivo integrare nel modello didattico internazionale un’offerta formativa innovativa, dedicata ai giovani dai 6 ai 26 anni.

H-Farm ha chiuso l’esercizio 2014 con un fatturato consolidato pro-forma di oltre 17 milioni di euro, passato a oltre 11 milioni di Euro nel corso del primo semestre 2015. Nei primi dieci anni di attività, l’acceleratore guidato da Riccardo Donadon ha raccolto oltre 30 milioni di euro e ha investito 17 milioni di euro in 71 iniziative (68 startup e 3 fondi di investimento) e 14,5 milioni di euro in operazioni di M&A a rafforzamento del business. A oggi la società ha realizzato 4 exit il cui IRR medio è stato pari al 73,4%.

La società è stata seguita nell’operazione da Unicredit Corporate & Investment Banking come Global Coordinator, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. come Nomad e Specialist, N+1 in qualità di Advisor e con il supporto degli studi legali LCA Studio Legale e Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, della società di revisione BDO Italia S.p.A. e dello Studio Saccardi & Associati in qualità di consulente fiscale.

Per la trasmissione delle informazioni, H-Farm ha scelto di avvalersi del circuito SDIR-NIS, gestito da BIt Market Services, società del Gruppo London Stock Exchange, con sede in piazza degli Affari n. 6, Milano.

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