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Startup innovative, in tre mesi 500 “neonate” e 2000 soci in più

Al 30 settembre erano 4.704 quelle iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, in aumento di 456 unità su fine giugno. Dipendenti cresciuti di un centinaio: in tutto sono quasi 5000. I soci sono 18.677. Solo il 13% è “rosa”, il 2% è straniera. Trento N.1 per numero di startup in rapporto alle società di capitali

Pubblicato il 19 Ott 2015

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Quasi 500 startup in più in due mesi, quasi 2000 soci in più, un centinaio di dipendenti in più. Solo il 13% è una startup “rosa”, mentre il 23,9% – circa una su cinque – è composta da under 35. Quelle con compagine composta da stranieri sono ancora rare, poco più del 2%. E Milano si conferma la “capitale” delle neo imprese in termini numerici assoluti. Ma è Trento la numero uno se si considera il numero di startup in rapporto a quello delle società di capitali presenti nella provincia. In tutto le startup italiane impiegano complessivamente 4.891 persone e hanno 18.677 soci. Nel 2014 il valore della produzione media, calcolato sulle 2.663 startup innovative delle quali si dispone dei bilanci, è risultato pari a 131 mila euro.

Questi e altri dati sono contenuti nel quarto numero del report strutturale sulle startup innovative in Italia curato da Infocamere relativo al terzo trimestre del 2015 e pubblicato quest’oggi sul sito startup.registroimprese.it. (Qui il rapporto completo)

Al 30 settembre 2015 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese erano 4.704, in aumento di 456 unità rispetto alla fine di giugno (+11,8%). Rappresentavano lo 0,31% dell’universo delle società di capitali italiane (a fine giugno il rapporto era pari allo 0,28%). I soci coinvolti erano 18.677, 1.816 in più rispetto a fine giugno; i dipendenti erano invece 4.891 al 30 giugno 2015, in aumento di 967 unità rispetto a fine marzo (+24,6%).

GEOGRAFIA DELLE STARTUP – La Lombardia si conferma quale regione che ospita il numero maggiore di startup innovative: 1.018, pari al 21,6% del totale. Seguono l’Emilia-Romagna con 541 (11,5%), il Lazio 455 (9,7%), il Veneto 360 (7,6%) e il Piemonte 326 (6,9%). Il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup in rapporto alle società di capitali con 91 startup ogni 10 mila società di capitali. Seguono il Friuli Venezia Giulia con 56, le Marche con 55, la Valle d’Aosta con 53, l’Emilia-Romagna con 49. Milano è invece la provincia più popolosa, con 680 startup (14,5% del totale). Seguono Roma con 389 (8,3%), Torino 246 (5,2%), Napoli 143 (3%) e Bologna 142 (3%). Superano le 100 startup anche le province di Modena, Trento, Firenze e, per la prima volta, Padova. Se si considera il numero di startup in rapporto al numero di società di capitali presenti nella provincia, Trento figura al primo posto con 121 startup ogni 10 mila società di capitali, seguono Trieste con 112, Ancona con 84, Ascoli con 68.

SETTORE PREVALENTE: I SERVIZI – Sotto il profilo settoriale, il 72,3% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione software e consulenza informatica, 29,8%; attività di R&S, 15,4%; attività dei servizi d’informazione, 8,2%), il 18,8% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,9%; fabbricazione di macchinari, 3,4%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,2%); il 4,2% delle startup opera nel commercio.

ANCORA POCHE DONNE… – Le startup con una compagine societaria a prevalenza femminile sono 611, il 13% del totale delle startup innovative, contro un rapporto del 16,5% se si prendono in esame le società di capitali femminili sul totale delle società di capitali. Le società in cui almeno una donna è presente nella compagine societaria sono 2.099 (44,6% del totale startup, quota lievemente inferiore a quella delle società di capitali con presenza femminile, 50%).

…MA MOLTI GIOVANI – Le startup a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.122, il 23,9% del totale, una quota pari a quasi quattro volte rispetto a quella delle società di capitali con prevalenza giovanile (6,8%). Le società in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria sono 1.890 (40,2% del totale startup, contro un rapporto del 13,9% se si considerano le società di capitali con presenza giovanile).

NON PASSA LO STRANIERO – Le startup con una compagine societaria a prevalenza straniera sono 99, il 2,1% del totale, una quota inferiore a quanto accade per le società di capitali estere (4%). Le società in cui almeno uno straniero è presente sono 582, il 12,4% del totale; tale quota è superiore a quella delle società di capitali con presenza straniera (10,2%).

POSTI DI LAVORO – Sotto il profilo occupazionale, le 1.710 startup con dipendenti impiegano a fine giugno 4.891 persone (in aumento di 967 unità rispetto a fine marzo, +24,6%), in media 2,9 dipendenti per ogni impresa. A fine settembre del corrente anno, sono 18.677 i soci nelle 4.582 startup innovative con almeno un socio (in aumento di 1.816 unità rispetto a fine giugno, +10,8%). È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. In media ogni startup presenta 4,1 soci, la metà ne presenta un massimo di 3; si tratta di valori superiori a quelli del complesso delle società di capitali. Analizzando il periodo settembre 2014 (data di avvio della rilevazione trimestrale su dipendenti e soci)-giugno 2015, il numero delle persone complessivamente coinvolte nelle startup innovative registra un incremento del 64%, passando da poco più di 13 mila unità a quasi 22 mila unità (4.891 dipendenti+16.861 soci rilevati al 30 giugno 2015), sintesi di un aumento dei soci (il cui peso sul totale delle persone coinvolte si posizione intorno all’80%) e soprattutto dei dipendenti (il relativo tasso di crescita nel periodo suindicato è risultato pari a quasi l’88%).

VALORE DELLA PRODUZIONE – Il valore della produzione media, calcolato sulle 2.663 startup innovative delle quali si dispone dei bilanci sull’esercizio 2014, è pari a 131 mila euro, ma la metà delle startup innovative ha prodotto nel 2014 fino a poco meno di 25 mila euro. L’attivo è in media di 250 mila euro a impresa, ma per la metà delle startup innovative supera lievemente i 66mila euro. Complessivamente, le startup innovative hanno registrato una produzione pari a poco più di 349 milioni di euro nel 2014 (valore calcolato sulle 2.663 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio), mentre il reddito operativo totale complessivo è negativo per poco menodi 68 milioni di euro. Elevato risulta il grado di immobilizzazione sull’attivo patrimoniale: il rapporto è pari al 30,8% (quasi dieci volte maggiore rispetto al rapporto medio delle società di capitali,3,3%).

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