Studenti & Imprese

FCA: «Abbiamo testato il crowdsourcing con University2Business»

La casa automobilistica ha scelto la piattaforma per lanciare un contest per la creazione di un’app. Stefano Boscolo, responsabile ICT Innovation: «Volevamo sperimentare questa modalità di raccolta idee, perfetta per progetti con delivery a breve»

Pubblicato il 10 Set 2015

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Per l’ICT Innovation il rapporto con il mondo universitario è importante: è importante stabilire collegamenti corretti e definire con chiarezza quali possano essere i suoi contributi. Noi vediamo prospettive interessanti, per questo, tra le altre cose, abbiamo stretto una collaborazione con University2Business”. A dirlo è Stefano Boscolo, responsabile  di ICT Innovation per FCA, parlando del contest lanciato dall’azienda sulla piattaforma di University2Business, nata per far incontrare imprese e studenti universitari. Lo strumento utilizzato da questa startup milanese sono appunto le periodiche gare attraverso le quali un’azienda assegna un progetto agli studenti della community, per poi erogare un compenso al vincitore o ai primi classificati. In questo modo il giovane ha occasione di intraprendere i primi passi nel mondo del lavoro, guadagnare qualcosa e arricchire il proprio curriculum di nuove esperienze. A sua volta l’azienda ha la possibilità di entrare in contatto con i talenti universitari e ricavarne idee e creatività, fino all’eventualità di future assunzioni.

Fiat Chrysler Automobiles ICT ha scelto University2Business per lanciare un contest e lo ha fatto per due motivi, come spiega Boscolo: “Siamo interessati a prendere in considerazione nuove modalità di crowdsourcing nelle nostre attività relative all’innovation e abbiamo voluto sperimentare qualcosa che possa essere riproposto, anche con modalità diverse, in altre occasioni, ad esempio in contesti di business”.

Nel caso di FCA, agli studenti di U2B è stato chiesto di elaborare una proposta grafica e funzionale basata su logiche di gamification per la realizzazione di una web-app per la valutazione di competenze ICT ad uso interno. Hanno partecipato 14 studenti, ne sono stati selezionati due che poi hanno proceduto alla realizzazione dell’applicazione.

“Dopo la prima fase di raccolta delle candidature – spiega Boscolo – abbiamo compilato una short list e scelto due candidati, che alla fine hanno deciso di fare il lavoro insieme perché già si conoscevano. Noi li avevamo intervistati separatamente, rilevando che uno aveva più competenze applicative, l’altro creative, perciò erano in qualche mondo complementari. Inizialmente – prosegue Boscolo – tendevano a pensare in grande  e realizzare un prodotto molto complesso, come peraltro può capitare a giovani alle prese con la prima esperienza lavorativa. Noi abbiamo chiesto loro di semplificare al massimo. Il nostro è stato una sorta di esperimento pilota – ribadisce – il prodotto realizzato non è strategico, anche se naturalmente ci portiamo a casa il risultato: lo scopo finale era testare la metodologia”.

Ha funzionato? In parte certamente sì, se non altro perché ha permesso a FCA di perfezionare la sua tipologia di richieste nei confronti del crowdsourcing sviluppato in un contesto accademico. “Abbiamo capito – afferma Boscolo – che non dobbiamo richiedere lo sviluppo di applicazioni complesse: un impegno che richiede una disponibilità notevole di tempo. E si sa che per gli studenti questa disponibilità è limitata, soprattutto in certi periodi dell’anno, a causa di corsi ed esami universitari. Riteniamo invece che il modo migliore per utilizzare questo strumento sia richiedere interventi mirati e da concludersi in un arco di tempo relativamente breve, per esempio entro un mese, altrimenti diventa difficile coordinare gli sviluppi del progetto . Penso a traduzioni o data entry, o analoghe iniziative”. (L.M.)

Chi è interessato a entrare nel grande marketplace di University2Business dove aziende e studenti si incontrano può collegarsi al sito Se è un’azienda, può registrarsi qui per pubblicare il proprio contest. Se è uno studente intenzionato a partecipare alle gare, la registrazione è qui.

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Redazione EconomyUp
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