Il progetto

Dettori lancia un acceleratore a Bologna (in attesa del Fondo Primo Miglio)

Il venture capitalist annuncia la nascita nel 2016 di BarCamper Garage, mentre è al lavoro per la costituzione di Primo Miglio, sul quale intende investire il Fondo Italiano d’Investimento. Due tasselli di un unico progetto per «fare accelerazione stabilmente» in Italia

Pubblicato il 09 Set 2015

gianluca-dettori-150909114919

Gianluca Dettori, presidente di dpixel

Da Barcamper al Barcamper Garage fino al fondo Primo Miglio: sono le tre tappe del percorso in parte già intrapreso e in parte ancora da intraprendere da parte di Gianluca Dettori, fondatore e presidente di dpixel, società di venture capital tecnologico impegnata in investimenti in campo digitale, nel software e nel commercio elettronico.

La prima tappa, Barcamper, esiste da sei anni ed è un programma per l’imprenditorialità giovanile che prevede un’attività itinerante di scouting di nuovi talenti imprenditoriali in tutta Italia. La seconda l’ha annunciata ieri lo stesso Dettori: il Barcamper Garage, uno spazio che dovrebbe aprire i battenti a Bologna nel 2016, dedicato all’attrazione e all’accelerazione di startup innovative. Terzo e ultimo tassello la costituzione del fondo Primo Miglio, alla quale il team di Dettori è al lavoro in questi mesi, uno dei fondi di venture capital su cui il Fondo Italiano d’Investimento (FII) intende investire diversi milioni di euro.

È il quadro delineato dallo stesso Dettori a EconomyUp in occasione del lancio di Barcamper Garage: “Il progetto è fare accelerazione in scala e stabilmente, cosa che finora abbiamo fatto anche insieme a Telecom Italia” dice. Tra le altre cose l’imprenditore ha infatti contribuito alla nascita, nel 2009, del progetto di Telecom dedicato all’incubazione di startup, l’allora Working Capital (oggi Tim#WCap), che ha seguito per anni e con il quale continua a essere in contatto.

Ora dpixel apre un suo fronte bolognese e annuncia che sarà inaugurato a Bologna il primo Barcamper Garage, spazio dedicato all’attrazione e all’accelerazione di startup innovative che ospiterà a partire dal 2016 oltre 50 nuove imprese provenienti da tutta Italia per supportarle nei loro piani di crescita e nella raccolta finanziaria. Il Garage di Bologna sarà realizzato presso gli ex-laboratori di edilizia dell’Istituto di Istruzione Superiore Aldini Valeriani Sirani (www.iav.it).

L’Aldini Valeriani è uno dei più antichi istituti tecnici d’Italia e d’Europa. È stata la prima scuola superiore di istruzione tecnica pubblica e gratuita in Italia e da oltre 160 anni costituisce il polo di eccellenza e di avanguardia bolognese nella formazione di imprenditori, professionisti, manager, quadri e tecnici, molti dei quali hanno dato vita a imprese piccole e grandi.

“Siamo entusiasti del contesto in cui si collocherà il primo Barcamper Garage – dice Dettori – non solo per il prestigio e la storia di eccellenza che l’Istituto Aldini Valeriani rappresenta, ma anche e soprattutto perché avremo l’opportunità di condividere lo spazio con oltre 2000 giovani che studiano all’Istituto materie come chimica, edilizia, elettronica, automazione, energia, informatica, meccanica tutti campi di grandissimo interesse per il venture capital. La nostra sfida è anche quella di valorizzare questi giovani talenti coinvolgendoli il più possibile nella nostra attività”.

Il Garage punta a creare a Bologna un hub di cultura imprenditoriale e di innovazione tecnologica con particolare attenzione alle nuove generazioni attraverso eventi di scouting, workshop, networking ed attività più specifiche di mentoring e supporto alle startup. L’obiettivo è quello di costituire in città un polo in grado di attrarre nuovi progetti imprenditoriali da tutta Italia.

“Abbiamo sentito l’esigenza – prosegue il venture capitalist – di collocare le startup con le quali lavoriamo in luoghi fisici. Se vuoi fare accelerazione hai bisogno di una casa. Se faremo altri acceleratori in Italia? Non penso saranno tanti, l’operazione ha costi non trascurabili”.

L’apertura del Barcamper Garage a Bologna si colloca all’interno di un più ampio progetto di sostegno anche finanziario allo sviluppo dell’imprenditorialità e dei talenti innovativi che avrà il proprio fulcro nelle attività del progetto Primomiglio già supportato da Fondo Italiano di Investimento, Banca Sella Holding e da oggi da Unindustria Bologna.

È infatti operativo dalla primavera di quest’anno il nuovo fondo di fondi di venture capital che FII (Fondo Italiano d’Investimento) – fondo mobiliare chiuso riservato ad operatori qualificati e dedicato ad investimenti nel capitale di rischio delle pmi – ha lanciato su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Tra i primi investitori di FII, che opera sia attraverso investimenti diretti, sia tramite investimenti indiretti come “fondo di fondi”, c’è infatti CDP, oltre ad alcune banche.

Qui l’identikit dei team di venture capitalist che avranno milioni di euro dal Fondo Italiano

A marzo il fondo dei fondi ha annunciato l’investimento nei primi quattro progetti per un valore complessivo di 50 milioni di euro, deliberando l’investimento in Caravella, Stark Ventures One, Innogest Capital II e, appunto, Primo Miglio. Che però non si è ancora costituito come fondo. “Siamo nel mezzo del processo legale – spiega Dettori – c’è in campo una nuova normativa sulle srg e molti operatori come noi sono al lavoro per adeguarsi al regolamento. Sono norme che possono rappresentare un aggravio per chi ha in carico la gestione del fondo ma allo stesso tempo garantiranno maggiore tutela a tutto il sistema”.

Primo Miglio sarà un fondo dedicato allo sviluppo di investimenti in startup digitali partendo dallo stadio di seed e facendo leva sulla collaudata capacità di sourcing e accelerazione sviluppata negli anni dallo stesso Dettori insieme con Franco Gonella e Antonio Concolino nelle loro attività di gestione didPixel. Banca Sella Holding, da tempo impegnata nel supporto del mercato del venture capital italiano, dovrebbe affiancare il team di Primo Miglio sia come investitore sia come socio operativo della società di gestione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati