Esperienze

#MissioneCile, i progetti di Start-Up Chile arrivati in finale

A Santiago arriva il Demo Day, la giornata di pitch per selezionare le venti startup più pronte per ricevere investimenti. Lectios non entra nella top 20 per poco. Vince Hoope, una nuova impresa che ha progettato un dispositivo in grado di testare la positività alle malattie veneree. Ma i consigli del giovanissimo imprenditoriale seriale Jack Smith sono un toccasana per ripartire

Pubblicato il 07 Ago 2015

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Il pitch di Hoope

Ogni percorso che si rispetti è caratterizzato da alcune tappe e da momenti importanti di crescita. Arrivati qui lo staff di Start-Up Chile ci ha presentato quelle che sarebbero state le milestone “istituzionali” del nostro programma di accelerazione: Intro Day, Product Day, Pitch Day e Demo Day.

I primi tre appuntamenti erano destinati a tutti i partecipanti al programma: pitch sulla startup (in un caso specificamente sul prodotto) per imparare a gestire al meglio “l’emozione” di trovarsi davanti a una platea vasta e presentazione delle performance in termini di traction, mercato e revenue, parametri fondamentali per essere attrattivi nei confronti di angel, investitori e venture capital.

Agli sgoccioli ormai di questo fantastico programma questa settimana c’è stato il Demo Day. Una giornata di pitch per una selezione delle venti startup “più pronte” per essere oggetto di investimento. Noi di Lectios purtroppo non siamo rientrati nella top 20. Abbiamo avuto la possibilità di un “colloquio” finale in cui lo staff ci ha comunicato che di poco “eravamo fuori”. Ci dispiace, certo, ma guardando a quanto abbiamo fatto negli ultimi messi e quanto stiamo progettando non possiamo comunque che essere soddisfatti.

Il vincitore di questo Demo Day è la startup Hoope, attiva nel campo biomedicale, che ha progettato e brevettato uno speciale dispositivo in grado di testare la positività alle più comuni malattie veneree (con il solo contatto con la pelle). A loro vanno i nostri più sinceri complimenti e l’augurio di poter avere le soddisfazioni che certamente meritano.

Al Demo Day abbiamo però avuto modo di incontrare giudici (mentor e startupper di successo), ascoltare i loro talk e lavorare sull’espansione del nostro network. A questo importante evento hanno fatto da giudici Alisha Templeton (Techstars), Mary Lou Kelley (Best Buy), Jack Smith (Hustle, Shyp & Vungle) e Paul Singh (1776 Fund). Quattro figure di spicco nel mondo startup e dell’imprenditoria. Tra questi vi segnaliamo assolutamente: Jack Smith.

Jack Smith è un imprenditore seriale e advisor inglese di 26 anni. Nonostante sia molto giovane vive già da diversi anni a San Francisco, dove Vungle, la sua prima startup attiva nell’ambito del video advertising ha raccolto un round della bellezza di 17 milioni di dollari.

Da lui raccogliamo i seguenti consigli:

Have a goal (Abbiate un obiettivo): spesso le startup dovendo provare diverse tattiche per validare il loro modello di business, crescere e generare revenue rischiano di non avere chiaro il loro obiettivo finale. Capita spesso quando si lavoro in un contesto “caotico” o quando si lavora a un prodotto/servizio completamente nuovo. A volte è necessario fermarsi un attimo e accertarsi di muoversi nella giusta direzione… puntando a un bersaglio ben definito. E solo a quello, per non mettere troppa carne al fuoco:

Find out the rules (Scoprite le regole del gioco): una volta identificato con chiarezza il nostro bersaglio dobbiamo capire quali sono le regole del gioco. Agire da startup significa spesso riuscire ad arrivare ad ottenere il risultato in maniera non-convezionale, agile, dal momento che le risorse sono molto limitate.

Bend the rules (Piegate le regole in base alle vostre esigenze): una volta imparate le regole… può rendersi necessario giocare d’astuzia per ottenere il risultato sperato. Jack ci ha portato il suo esempio di growthacking. Utilizzare tecniche innovative, destinare un piccolo budget a promuoversi in modo da mostrare al nostro destinatario (sia un cliente o un investitore) la nostra capacità può essere di sicuro aiuto a suscitare curiosità e interesse. E sappiamo che “curiosità e interesse” spesso sono le leve che muovono il successo di una startup.

*il team di Lectios è formato da Jacopo Penso, Tommaso Cardone e Francesco Pra Levis

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