“Il futuro dell’alimentazione è strettamente connesso all’innovazione e alla tecnologia. Internet e i Big Data, per esempio, giocano un ruolo significativo nello sviluppo di nuove strategie per la produzione e il consumo di cibo. Il Padiglione USA s’impegna per facilitare questo tipo di innovazione e imprenditorialità nell’ambito del programma Feeding the Accelerator, che è proseguito con l’Hackathon che si è tenuto questo weekend. Grazie alla sinergia tra pensiero innovativo, tecnologia e risorse, sarà possibile trovare soluzioni utili per le significative sfide che dovremo affrontare, come nutrire 9 miliardi di persone nelle prossime decadi”, ha dichiarato l’Ambasciatore Douglas T. Hickey, Commissario Generale per il Padiglione Americano a EXPO 2015 durante il Food Hackathon, la maratona di 48 ore dedicata al futuro del cibo e all’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare il settore agro-alimentare grazie ai Big Data e all’Internet of Things. L’evento, svoltosi il 20 e 21 giugno presso la nuova sede di Talent Garden a Milano ha messo in luce come le tecnologie possano davvero fare la differenza anche in un settore come quello agroalimentare.
I circa 100 ragazzi che hanno partecipato al Big Data & IoT Food Hackathon di Microsoft hanno avuto la possibilità di creare progetti in linea proprio con il tema dell’Esposizione Universale ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la vita’.
Tre le sfide che hanno visto i ragazzi appassionati di tecnologia ed innovazione impegnarsi nel trovare nuove soluzioni per il mondo del cibo e il settore agro-alimentare, lavorando su un dataset fornito dal PTP Science Park di Lodi, il Parco Tecnologico Italiano che opera nei settori dell’agroalimentare, della bioeconomia e delle scienze della vita: Data Modeling, Data Visualization e Data & IoT.
DIBRIS. È il progetto che si è distinto nella sfida del Data Modeling che aveva come scenario quello dell’allevamento e di come le nuove tecnologie possono essere un formidabile aiuto per sviluppare questa pratica nei paesi dove la fame è ancora un nemico da combattere e le condizioni ambientali sono più severe. A disposizione dei ragazzi caratteristiche genetiche ed ambientali di una razza animale, le informazioni climatiche del territorio in cui vive e la potenza di Microsoft Azure. Grazie alla Power BI di Microsoft, ad Azure SQL Database e a Machine Learning i ragazzi hanno anche potuto arricchire i dati forniti con altri reperiti on-line e modellare le informazioni per trovare le caratteristiche determinanti per la sopravvivenza in determinate condizioni, le tipologie di individui all’interno della razza animale, le anomalie o altre caratteristiche. Il team di DIBRIS ha utilizzato al meglio gli strumenti di Azure e Machine Learning per individuare le caratteristiche genetiche delle capre del Marocco e valutarne l’adattabilità alle varie condizioni climatiche. Il team si è particolarmente distino nella presentazione, accompagnando la giuria in Marocco con la storia di Yusuf, il pastore esperto di genetica.
La seconda sfida, Data Visualization, ha permesso ai partecipanti di dare sfogo alla fantasia per trovare rappresentazioni grafiche che consentissero di mettere in evidenza caratteristiche salienti, ditribuzioni, raggruppamenti o altri elementi fondamentali dei dati analizzati per raccontare la propria storia. Si è distinto il progetto SILLY BILLY: il team, dopo un’analisi con gli strumenti di classificazione e apprendimento di Microsoft (Azure Machine Learning), ha realizzato un’applicazione (Goat Finder) sfruttando Excel per l’integrazione dei dati climatici degli USA presenti sul Web al fine di predire quale razza di capra sarebbe stata in grado di vivere meglio nei vari stati degli USA.
È stato assegnato anche un riconoscimento speciale ad un team che ha unito le due sfide di Data Modeling & Visualization: SUPER GOAT. Il team ha dimostrato curiosità e ottime capacità nell’utilizzare in modo corretto le varie tecnologie messe a disposizone da Azure per portare a termine un’esaustiva analisi e correlazione dei dati genetici e climatici messi a disposizione dal PTP. Il premio speciale è stato assegnato per premiare la loro chiarezza espositiva e una spiccata proprietà di linguaggio.
L’ultima sfida riguardava il mondo Data & IoT, per dare ai partecipanti la possibilità di integrare i Big Data con i propri dati. L’obiettivo era quello di utilizzare schede e diversi tipi di sensori per realizzare un sistema IoT in grado di rilevare dati in tempo reale e trasferirli su Microsoft Azure, per poi elaborarli, memorizzarli ed integrarli con i Big Data forniti. Il progetto più innovativo e fantasioso è stato quello del team CARMELO, che ha sfruttato una rete di dispositivi interconnessi tramite un protocollo di comunicazione a corto raggio per realizzare un sistema di monitoraggio del processo produttivo tipico dell’industria casearia. Sfruttando i Mobile Services di Azure il team ha realizzato un’applicazione mobile per avere costantemente sotto controllo ogni parametro tramite una dashboard aggiornata in real time.
“Il Food Hackathon è stato occasione per molti ragazzi di iniziare a realizzare il proprio progetto. La partecipazione è stata ottima, anche da ragazzi che sono venuti da fuori Milano. E’ sintomo del grande interesse che c’è nei confronti del mondo food e di quante possibilità ci siano per cambiarlo e migliorarlo grazie ai dati e all’Internet of Things” ha detto Davide DAttoli, CEO e cofounder di Talent Garden. “Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti e il settore dell’alimentazione sarà quello in cui ci saranno le maggiori innovazioni tecnologiche, le idee venute fuori durante il weekend ne sono una dimostrazione”.