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Expo2015, startup e innovazione: 10 cose da sapere

Dalle nuove imprese selezionate per il Padiglione Italia agli smart glass made in Italy per i visitatori; dallo scandalo “Verybello” alle promesse di Assolombarda: ecco notizie, curiosità, aspettative sull’appuntamento dell’anno. Che potrebbe segnare una svolta per Milano e l’Italia

Pubblicato il 30 Apr 2015

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Non è una semplice esposizione. Secondo Ban Ki-Moon, Expo2015 rappresenta una sfida: dare a tutti il diritto al cibo. Per il Ministro Martina l’evento che inizia a Milano il primo maggio potrebbe ridare all’Italia un ruolo chiave a livello globale. Per le imprese, vecchie e nuove, un’occasione imperdibile per mettersi in gioco.

Expo è l’evento del 2015, la cui preparazione è passata sotto i riflettori di tutto il mondo. Dalle startup selezionate per il Padiglione Italia al pasticcio VeryBello, dagli smart glass made in Italy per i visitatori alle promesse di Assolombarda: ecco notizie, curiosità e aspettative sull’esposizione universale.

1. SPAZIO STARTUP. Le 24 startup che hanno conquistato il Padiglione Italia. Sono le neoimprese, selezionate da Regione Lombardia e Unioncamere, che troveremo nello spazio dedicato agli imprenditori under 35. Agrifood, life science, social innovation, industrial, smart cities, energy, environment i settori nei quali sono attive. Ecco quali sono e che cosa fanno.

2. LA NOVITÀ. Expo 2015 si vedrà anche con gli smart glass Made in Italy. Youbiquo, startup campana produttrice di occhiali high-tech, fornirà all’Esposizione 50 dispositivi dotati di un’app per uso turistico: chi li indosserà potrà scattare foto, individuare locali nelle vicinanze e farsi guidare per raggiungerli. “Una sorta di audioguida indossabile” spiega il Ceo Pietro Carratù.

3. DESIGN. All’Expo la bottiglia ideale per l’olio Made in Italy. Ideata da tre studentesse dello IED, ha vinto il concorso “Solo Olive Italiane, una bottiglia per Expo” perché innovativa, originale e scalabile. Sarà presentata all’Esposizione. Il contest si inserisce nella campagna di Fondazione Symbola per la nostra eccellenza agroalimentare.

4. L’INDAGINE. Così Expo fa rinascere negli italiani l’orgoglio del made in Italy. Una ricerca Gfk Eurisko rivela che in vista dell’esposizione c’è una riscoperta delle eccellenze tricolori. Le “A” di cui andare fieri ora sono 7: abbigliamento, alimentare, arte, ambiente, artigianato, accessori, arredamento. E c’è anche qualche sorpresa: nel food, l’olio è percepito come il top della produzione nostrana.

5. LO SCANDALO. #VeryBello, ecco chi è l’uomo del sito “scandalo”. Il portale del Ministero della cultura, contestato sul web, è stato realizzato dall’agenzia Lolaetlabora, che è anche titolare del dominio internet, fondata da Andrea Steinfl con Antonella Marra. «Siamo esploratori testardi e curiosi», dice. Ha lavorato per la Cei e la Luiss. Ma pochi lo conoscono

6. L’INTERVISTA. #VeryBello, Santoni (Cisco): un brutto esempio del ritardo politico. Crescere Digitaliani è il titolo del Forum promosso dalla compagnia americana. «Sono stati fatti enormi passi avanti», dice il numero uno in Italia. «Ma manca ancora una governance». E la coscienza che il digitale è un tema sul quale ci si può giocare il consenso

7. IL CASO. Expo 2015, il sito cinese è “muto”. Dopo VeryBello un altro flop: www.ydalinihao.com, piattaforma in mandarino lanciata nel 2010 all’Expo di Shangai per far conoscere l’Italia ai cinesi in vista dell’evento italiano, è “in manutenzione” a soli 27 giorni dall’inizio. E a Milano sono attesi un milione di cinesi

8. LA PROMESSA. Rocca (Assolombarda): «Trasformeremo l’area Expo in una Silicon Valley». Il presidente degli imprenditori lombardi ha fatto il punto sui “50 progetti per far volare Milano” evidenziando i fattori che fanno avere fiducia in una ripresa. Molta attenzione è dedicata alle nuove imprese: «Vogliamo fare della città una Startup Town: per ogni fallimento, sono nate 19 startup»

9. MERCATO. Startup & Food, l’effetto Expo è già cominciato. A pochi mesi dall’inizio dell’esposizione universale, l’ecosistema italiano è nel mirino dei grandi gruppi internazionali. Ci sono già stati quattro “affari” in meno di due mesi (Zomato mangia Cibando per 6 milioni di dollari, Tripadvisor fa doppietta con RestOpolis e MyTable, Rocket Internet compra PizzaBo). E non è detto che sia finita qui…

10. LA SCELTA. Qui cibo vince un posto a Expo 2015. La startup fornitrice di una piattaforma gratuita per acquistare food & beverage dai produttori di tutta Italia è stata scelta come migliore pratica imprenditoriale innovativa dal ministero dell’Agricoltura. Avrà un’area espositiva nel Padiglione Italia e 30mila euro di finanziamento

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