Startup Experience, focus sulla sharing economy con BeMyEye e Uber

Nuovo appuntamento al PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano. L’incontro dell’11 febbraio si apre con la storia di BeMyEye, app che trasforma gli utenti negli “occhi” delle grandi aziende. Ospite d’eccezione Benedetta Arese Lucini, la country manager dell’azienda che fa concorrenza ai taxi

Pubblicato il 30 Gen 2015

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Sono tre milioni gli italiani che nel 2014 hanno scelto di comprare o vendere servizi e prodotti attraverso le 138 piattaforme di sharing online (+ 69% rispetto al 2013, dati Collaboriamo.org). E l’Italia è apripista in Europa per quel che riguarda la disponibilità a condividere beni e servizi: il 53 per cento dei nostri connazionali è disposto, possedendo qualcosa, a metterla a disposizione di altri chiedendo un contributo che varia da un rimborso spese per il noleggio a una cifra più consistente per una vendita.

Il 46 per cento dei tedeschi farebbe lo stesso, mentre in Francia e Inghilterra la percentuale è molto più bassa, sotto il 30 per cento. E proprio la sharing economy è al cento del secondo appuntamento di “Startup Experience”, l’evento aperto a tutti e pensato da PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano.

L’idea è quella di mettere in contatto startup che hanno già ottenuto dei successi in un dato ambito con nuovi imprenditori dello stesso settore e persone interessate ad approfondire e discutere i temi di volta in volta proposti.

Protagonista del panel, l’11 febbraio in via Durando 39, sarà BeMyEye, startup nata nel 2013 dall’idea di Gian Luca Petrelli che permette a chi utilizza la sua app di diventare, dietro pagamento, “gli occhi” delle grandi aziende nei punti vendita. Si scarica l’applicazione sul proprio smartphone, si compila la registrazione, si inseriscono i dati per il pagamento e si visualizzano i “job” nella propria zona per i quali ci si può candidare.

Un lavoretto che può portare il singolo utente a guadagnare anche 300-400 euro al mese. Sono oltre 43.700 gli italiani che utilizzano BeMyEye e, dopo un aumento di capitale di due milioni di euro lo scorso maggio, la società è sbarcata in Germania e sta per aprire altre filiali all’estero.

Si unirà alla discussione anche Benedetta Arese Lucini, regional general manager di Uber Italia. La discussa compagnia di San Francisco che trasforma gli automobilisti in taxisti ha recentemente annunciato di volersi espandere in Europa e creare 50 mila posti di lavoro. Sarà interessante capire i prossimi passi di un’azienda che sta contribuendo a cambiare il concetto di mobilità nelle nostre città.

Alla tavola rotonda parteciperanno anche Stefano Mainetti, consigliere delegato PoliHub, Andrea Rangone, direttore Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano, Giovanni Iozzia, direttore EconomyUp, e Daniela Selloni, phd, service designer & researcher Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

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