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BRUM: 3,5 milioni alla startup che digitalizza le patenti



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BRUM Education, co-fondata da un 27enne, è nata con l’obiettivo di digitalizzare il tradizionale percorso di studi e iter burocratico per ottenere la patente di guida. A sostenerla l’Italian Founders Fund, fondo di investimento di oltre 100 imprenditori digitali

Pubblicato il 19 mar 2025



BRUM
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BRUM, startup del Gruppo OneDay nata per digitalizzare il settore delle patenti e formare nuovi istruttori, ha raccolto altri 3,5 milioni di euro, che si sommano ai 600mila raccolti un anno e mezzo fa.

Un’iniezione di capitali destinata a espandere la presenza del servizio in nuove città, potenziare la tecnologia, scalare le operations e rafforzare la rete di istruttori qualificati.

A credere nella visione di BRUM è stato Italian Founders Fund, il fondo di investimento sostenuto da più di 100 imprenditori digitali, family office e professionisti.

Come è nata e cosa fa BRUM

BRUM Education è nata nel 2024 a Milano con l’obiettivo di digitalizzare il tradizionale (e spesso macchinoso) percorso di studi e iter burocratico necessario ad ottenere la patente di guida.

Co-fondata da Luca Cozzarini, classe 1997, BRUM si ispira a modelli di business europei già esistenti e consolidati, portando in Italia un’alternativa moderna e innovativa per il settore, e ambisce a diventare punto di riferimento per le nuove generazioni in materia di educazione stradale.

Con oltre 300 studenti iscritti in meno di 9 mesi, BRUM si posiziona come la risposta concreta alle esigenze di chi è fuori sede o lavora, offrendo un servizio smart e flessibile grazie a prenotazioni delle lezioni di guida tramite app, feedback strutturati da parte degli istruttori e pick-up point diffusi in città.

Il settore delle autoscuole in Italia necessita di innovazione. Le autoscuole attive sono poco meno di 6.700, con circa 600.000 idonei alla patente ogni anno, a fronte di oltre 100.000 candidati respinti.

Il tasso di bocciatura agli esami di teoria sfiora il 38%, mentre quello di pratica si attesta al 13%, sintomo di un sistema inefficace alla preparazione dei candidati.

A questo si aggiunge un mercato dei rinnovi che conta circa 7 milioni di richieste all’anno. In questo contesto entra in gioco BRUM, con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare il processo di conseguimento e rinnovo della patente, offrendo un’alternativa smart, trasparente e flessibile. BRUM snellisce la burocrazia, riduce i costi del 30% e permette agli utenti di prepararsi al proprio ritmo, con istruttori certificati e strumenti digitali avanzati.

BRUM e la formazione di professionisti

In un settore frammentato, dominato da business familiari con un’età media degli istruttori di oltre 50 anni, BRUM si propone anche di formare nuovi professionisti per una gestione del lavoro più autonoma, economicamente soddisfacente e flessibile. “Con BRUM, anche gli istruttori possono finalmente vedere riconosciuto il proprio ruolo, sia a livello economico che professionale.

Grazie agli strumenti digitali a loro dedicati, possono valorizzare le proprie competenze, ottimizzare il loro tempo e avere maggiori opportunità di avanzamento di carriera. Questo non solo rende il mestiere più attrattivo, ma porta benefici concreti anche per le autoscuole, che possono contare su un numero maggiore di istruttori qualificati e offrire un servizio migliore agli utenti”, dichiara Luca Cozzarini, Co-Founder di BRUM.

Lorenzo Franzi di Italian Founders Fund ha così commentato: “Abbiamo deciso di investire in BRUM perché siamo entusiasti dell’esperienza digitale innovativa offerta in un settore che non ha visto evoluzioni significative da tempo, mentre le aspettative degli utenti sono cambiate radicalmente. Siamo rimasti colpiti dalla trazione iniziale generata dal team e dall’elevata soddisfazione dei primi studenti”.

Paolo De Nadai, Presidente del gruppo OneDay, conferma: “In un mercato ancora dominato da una burocrazia soffocante, BRUM offre una soluzione trasparente e conveniente, abbattendo i costi. Credo fortemente nella visione di BRUM di creare un ecosistema dove studenti, istruttori e autoscuole possano crescere insieme, offrendo servizi moderni ed efficienti, e sono contentissimo di condividere questa avventura con Luca Cozzarini, che già ha lavorato con noi in WeRoad”.

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