Nel vasto mondo dell’innovazione tecnologica sta emergendo un nuovo termine, Defence Tech. Si riferisce all’uso della tecnologia nelle operazioni militari ed è più attuale che mai in un contesto internazionale segnato da conflitti. In particolare di Defence Tech si è parlato in concomitanza con l’approvazione, il 12 marzo 2025, del Pacchetto Difesa Europeo, noto come “Rearm Europe”: una svolta storica nella politica di sicurezza e difesa dell’Unione Europea.
Il settore del Defence Tech è in forte crescita grazie agli investimenti di venture capital (VC) e all’interesse crescente di governi e aziende private. Startup innovative stanno rivoluzionando aree chiave come l’intelligenza artificiale, la robotica, la sicurezza informatica e i materiali avanzati.
Vediamo meglio di cosa si tratta e cosa comprende.
Cos’è il defence tech
Il termine Defence Technology o Defence Tech fa riferimento all’insieme di tecnologie e innovazioni sviluppate per applicazioni nel settore della difesa e della sicurezza. Include hardware, software e soluzioni avanzate che migliorano le capacità militari, di intelligence e di protezione nazionale.
Principali aree del Defence Tech
- Intelligenza Artificiale e Automazione
- Sistemi autonomi (droni, robot)
- Analisi predittiva per la sicurezza
- Sorveglianza avanzata
- Cybersecurity e Guerra Informatica
- Difesa da attacchi hacker
- Sicurezza delle infrastrutture critiche
- Tecnologie di crittografia avanzata
- Armamenti e Tecnologie Letali
- Armi ipersoniche
- Sistemi laser e ad energia diretta
- Missili intelligenti
- Sistemi di Comunicazione e Intelligence
- Satelliti per la difesa
- Reti crittografate
- Sensori avanzati per lo spionaggio
- Biotecnologie e Medicina Militare
- Potenziamento delle capacità umane (esoscheletri, neurotecnologie)
- Trattamenti medici avanzati per soldati
- Vaccini e contromisure contro armi biologiche
- Veicoli e Mobilità Militare
- Aerei da combattimento di nuova generazione
- Sottomarini e navi stealth
- Veicoli blindati con tecnologie avanzate
Investimenti e venture capital
Negli ultimi anni, i fondi VC hanno aumentato significativamente gli investimenti nel Defence Tech.
Sono nati fondi di investimento dedicati come Shield Capital, Lux Capital e Anduril Ventures, focalizzati sulle tecnologie di difesa.
Gli Stati Uniti, l’Europa e altre potenze stanno incentivando startup e scaleup con programmi di finanziamento e acceleratori come DIU (Defense Innovation Unit) negli USA e il Fondo Europeo per la Difesa (EDF).
In particolare gli investimenti annuali in startup del settore della difesa e della sicurezza hanno raggiunto i 3,9 miliardi di dollari nel 2024, quadruplicando rispetto al 2019. Gli Stati Uniti hanno rappresentato l’83% di questi investimenti, mentre l’Unione Europea e il Regno Unito insieme hanno contribuito al 15%.
In Europa, il NATO Innovation Fund, un fondo di venture capital da 1 miliardo di euro sostenuto da 24 paesi alleati della NATO, sta investendo in tecnologie avanzate per affrontare le sfide legate a difesa, sicurezza e resilienza.
Inoltre, negli Stati Uniti, il programma Small Business Investment Company Critical Technology Initiative, lanciato nel settembre 2023, prevede prestiti garantiti per agevolare gli investimenti di capitale privato in tecnologie fondamentali per il rafforzamento della sicurezza nazionale.
Startup del Defence Tech: alcuni esempi
Come detto, stanno nascendo diverse realtà innovative che in vari modi possono contribuire al settore con le loro tecnologie. Eccone alcune.
Anduril Industries – USA
Fondata nel 2017 da Palmer Luckey, il creatore di Oculus Rift, insieme a un team di esperti di software e hardware, l’azienda si concentra sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la sorveglianza, la difesa autonoma e i sistemi di sicurezza destinati sia alle operazioni militari che alla protezione delle frontiere. Tra le sue principali innovazioni c’è Lattice AI, una piattaforma di comando e controllo basata su intelligenza artificiale, e una serie di droni autonomi come Ghost e Altius, utilizzati per missioni di ricognizione e supporto tattico. Inoltre, Anduril ha sviluppato le Sentry Towers, torri di sorveglianza autonome con sistemi di visione avanzata. L’azienda ha tra i suoi principali clienti il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, oltre alle forze armate britanniche e australiane. Ha raccolto oltre due miliardi di dollari in investimenti e nel 2023 la sua valutazione è stata stimata intorno agli 8,5 miliardi di dollari.
Blackshark.ai — Austria
Blackshark.ai fornisce un sistema di rilevamento dei cambiamenti ad alta velocità e a basso consumo computazionale per qualsiasi tipo di dato che possa essere visualizzato. La startup è nota per il suo obiettivo di creare un gemello digitale 3D dell’intero pianeta. Questo include immagini satellitari e aeree, ma anche forme di dati meno ovvie, come le onde radio, che possono essere trasformate in una rappresentazione visiva. Il suo approccio è altamente scalabile e le possibilità di applicazione sono enormi.
Helsing – Germania
Helsing è stata fondata in Germania nel 2021 da Gundbert Scherf, Torsten Reil e Niklas Köhler. L’azienda è specializzata nell’intelligenza artificiale applicata alla difesa e alla sicurezza nazionale. Il suo sistema di situational awareness basato su AI analizza in tempo reale dati provenienti da sensori, satelliti e droni per fornire informazioni strategiche alle forze armate. Helsing sta inoltre sviluppando software per la gestione autonoma di operazioni militari, migliorando la capacità di reazione e il processo decisionale sul campo di battaglia. Tra i suoi clienti figurano governi europei, eserciti della NATO e aziende del settore della difesa. Ha raccolto oltre 200 milioni di euro in investimenti, supportata da partner come Saab e dal fondo di venture capital Prima Materia, creato da Daniel Ek, CEO di Spotify.
ICOMAT — Regno Unito
iCOMAT progetta e produce strutture in fibra di carbonio ultra-leggere, aumentando la resistenza dei componenti e riducendo al contempo tempi e costi di produzione. La sua tecnologia apre nuove possibilità di design per veicoli come aerei ad alte prestazioni, riducendone significativamente il consumo energetico operativo. Non si tratta tanto di sostenibilità, quanto piuttosto di una questione di gestione strategica delle risorse. L’Europa continuerà a dipendere dalle importazioni di carburanti liquidi ad alta densità ancora per molto tempo. iCOMAT fa parte di un nuovo gruppo di aziende che sviluppano capacità manifatturiere altamente differenziate in Europa, contribuendo a ridurre la dipendenza da catene di approvvigionamento globali instabili.
Shield AI – USA
La società è stata fondata nel 2015 da Brandon Tseng, un ex Navy SEAL, e suo fratello Ryan Tseng. L’azienda è specializzata nello sviluppo di droni autonomi e nell’uso dell’intelligenza artificiale per missioni di ricognizione e sorveglianza in ambienti complessi e ostili. Tra le sue principali tecnologie spicca Hivemind AI, un software che permette ai droni di operare autonomamente senza bisogno di GPS o comunicazioni esterne. Il drone Nova, progettato per la ricognizione indoor, è in grado di mappare edifici senza alcun intervento umano. Un altro prodotto chiave è V-BAT, un velivolo autonomo a decollo verticale utilizzato per missioni militari. L’azienda lavora a stretto contatto con le forze armate statunitensi e gli alleati della NATO. Finora ha raccolto oltre 700 milioni di dollari in finanziamenti, con una valutazione stimata intorno ai 2,3 miliardi di dollari.
Stanhope AI — Regno Unito
Spin-off dell’University College London, Stanhope AI aiuta gli agenti autonomi a utilizzare un processo decisionale simile a quello umano per comprendere e navigare il mondo fisico. Imitando il modo in cui il cervello elabora le informazioni, il suo approccio consente alle macchine (come droni o robot di magazzino) di apprendere continuamente e auto-correggersi in base all’ambiente circostante.
Palantir, una ex startup nella storia
Una ormai ex startup del Defence Tech è Palantir.
Palantir Technologies è stata fondata nel 2003 da Peter Thiel, Alex Karp e altri imprenditori con l’obiettivo di sviluppare software avanzati per l’analisi dati, destinati principalmente ai settori dell’intelligence, della difesa e della sicurezza nazionale. (QUI la sua storia)
La sua piattaforma Gotham è utilizzata da agenzie governative come la CIA, l’FBI e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per raccogliere, analizzare e interpretare enormi quantità di dati strategici. Oltre a Gotham, Palantir ha sviluppato Foundry, un software impiegato da aziende e governi per gestire dati complessi, e Apollo, un sistema che consente di operare software sensibili in ambienti altamente regolamentati. Quotata in borsa dal 2020, l’azienda ha oggi una capitalizzazione di mercato superiore ai 40 miliardi di dollari.