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GDO e transazioni finanziarie: quali tecnologie aiutano le aziende a gestire meglio le operazioni   



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Per poter trarre vantaggio dalla trasformazione tecnologica nei pagamenti digitali, gli esercenti devono dotarsi di tecnologie adeguate. Fondamentale affidarsi a un partner tecnologico in grado di seguire l’evoluzione e le modifiche alle normative vigenti

Pubblicato il 21 gen 2025



Pagamenti GDO
Pagamenti GDO

Il mondo dei pagamenti si sta trasformando sempre più velocemente.

Nel primo semestre del 2024, il valore transato dei pagamenti digitali con carta in Italia ha raggiunto quota 223 miliardi di euro, in crescita dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato emerge dai risultati della ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.

Nello stesso anno, crescono le transazioni senza contanti in supermercati e negozi di alimentari: tra gennaio e marzo sono aumentate del +29,2%, una tendenza che riflette un cambio di abitudini dei consumatori. Sette pagamenti digitali su 10 riguardano spese inferiori a 20 euro, e a crescere di più sono quelle fino a 10 euro (+39,4%). Un’ulteriore conferma di questa trasformazione nei comportamenti di consumo arriva dai dati sui pagamenti in modalità contactless, che hanno superato i 130 miliardi di euro di transato (+23%), rappresentando quasi 9 transazioni su 10 effettuate nei negozi italiani.

Per poter trarre vantaggio da questa trasformazione tecnologica nelle transazioni finanziarie – sempre più digitali -, gli esercenti e in particolare le GDO devono dotarsi di tecnologie adeguate, ma non solo: fondamentale è il ruolo di un partner tecnologico in grado di seguire l’evoluzione e le modifiche alle normative vigenti.

Le tecnologie per le transazioni nella GDO

Come abbiamo visto, uno dei grandi driver di trasformazione sono i pagamenti contactless: in che modo l’implementazione di soluzioni di questo può influenzare l’esperienza del cliente nei punti vendita della GDO?

Uno dei motivi principali per cui i pagamenti contactless e mobile si stanno affermando è la semplificazione: il contactless sta superando quasi il pagamento con carta chip, diventando il metodo di pagamento più comodo. Ci spiega il perché di questo fenomeno Lorenzo Zanivan, CTO di Argentea, partner nel settore dei pagamenti digitali:

“Con i pagamenti contactless, fino a 50 euro generalmente non si richiede il PIN, eliminando il problema di ricordarselo. In più, basta appoggiare la carta, senza doverla dare in mano all’addetto in cassa: questo permette un pagamento più rapido e senza interazione, quindi c’è anche una maggiore sicurezza. Si possono anche utilizzare dispositivi diversi dalle classiche carte fisiche: se guardiamo al mondo della GDO, stiamo notando la tendenza verso le casse automatiche, e il contactless semplifica anche l’utilizzo di strumenti automatizzati”.

Nei supermercati, sempre più persone utilizzano poi i buoni pasto forniti dalle aziende. “I buoni pasto vengono utilizzati al supermercato in maniera cumulativa”, prosegue Zanivan, “per poter ammortizzare il costo della spesa. Anche questa modalità sta diventando sempre più contactless: molto spesso si usa l’app all’interno dello smartphone, che genera un codice univoco che dura per un tempo limitato, il cosiddetto OTP (One Time Password), a garanzia della sicurezza della transazione”.

Pagamenti digitali e dati, un connubio prezioso

Come le tecnologie di analisi dei dati possono aiutare le aziende della GDO a ottimizzare le operazioni finanziarie e a prevedere le tendenze di consumo? La risposta sta nel provider dei servizi di pagamento.

“Argentea è un facilitatore tecnologico verso il mondo dei pagamenti,” spiega Zanivan. Quindi, con i nostri sistemi è possibile ottenere tutti i dati relativi ai pagamenti di qualsiasi tipo, tramite carta, wallet elettronici, buoni pasto cartacei ed elettronici.

Il dato principale che Argentea è in grado di tracciare e di elaborare è quello relativo a tutte le tipologie di transazioni. “Può essere interessante vedere qual è il valore medio dei pagamenti che vengono fatti in maniera elettronica, o quali sono i circuiti di buoni pasto più utilizzati, per capire quali convenzionamenti fare con gli emettitori, quale siano i più vantaggiosi. Oppure, scoprire che per le casse sono passate tessere per cui non si ha il convenzionamento, assistere a tante transazioni negate per questo, e risolvere il problema”.

Utilizzare gli strumenti di Argentea facilita anche il lavoro dell’esercente della grande distribuzione con più banche. “In base alla tipologia del circuito di carta, all’interno del sistema Argentea si possono impostare delle regole che permettono di instradare i pagamenti su una banca anziché su un’altra, in base alle commissioni che vengono applicate”, prosegue Zanivan.

L’analisi dei dati, affidandosi come partner tecnologico ad Argentea – che offre tutti i tipi di pagamento, anche alternativi – permette di comprendere come sono distribuiti i pagamenti. “Il portale AMoney di Argentea è lo strumento con cui ogni cliente può avere visibilità di tutte le transazioni effettuate. Ad esempio, quanto viene pagato con i buoni pasto, quanto con le carte, oppure qual è la tendenza, cioè come stanno pagando le persone la spesa negli ultimi 12, 24, 36 mesi? Devo dotarmi di nuovi strumenti?”, aggiunge Zanivan.

Efficienza e sicurezza, un binomio di garanzia per le transazioni nella GDO

Quali sono i principali vantaggi che le tecnologie di pagamento innovativi offrono in termini di sicurezza ed efficienza per le aziende della GDO?

Iniziamo dall’efficienza. “Con le tecnologie di pagamento innovative si diventa più efficienti. Una volta integrato, non è necessario solitamente rimettere mano al software. L’evoluzione tecnologica richiederà affinamenti successivi, ma una volta eseguita un’integrazione, l’esercente parla direttamente con il suo provider di servizi di pagamento, che fa da tramite e funge da semplificatore verso tutti i servizi esterni”, afferma Zanivan.

Prima dell’efficienza, però, parlando di transazioni finanziarie, viene la sicurezza. “Per noi ogni sviluppo prevede di mettere la sicurezza prima di tutto. Continuiamo a lavorare per innovare i nostri sistemi e per tenerli al passo con tutti gli standard di sicurezza che evolvono nel tempo. Siamo certificati Bancomat, per cui tutte le nostre soluzioni ruotano intorno a quello: ereditiamo naturalmente tutte le certificazioni di sicurezza dei Pos bancari.

E poi ci sono le norme. “Ci occupiamo anche di tutto ciò che è adeguamento normativo. Ad esempio, di recente c’è stato un aggiornamento delle modalità di interazione per i pagamenti con carta per innalzare la sicurezza. In questo caso abbiamo realizzato il pacchetto in base agli standard che hanno imposto i circuiti, e in questa maniera per tutti i Pos Argentea abbiamo reso disponibile ai nostri clienti l’aggiornamento, in modo tale che lo potessero distribuire in maniera autonoma o con il nostro supporto. Abbiamo sempre un occhio di riguardo verso tutto ciò che è l’evoluzione degli standard di sicurezza e il conseguente adeguamento tecnologico”, afferma Zanivan.

Di recente, il governo ha presentato un disegno di legge, il Ddl Bilancio 2025, che prevede il collegamento tra il registratore di cassa e il Pos. “L’obiettivo di questa legge è fare in modo che tutto ciò che passa dal registratore di cassa sia immediatamente comunicato all’Agenzia delle Entrate, e si possa avere una quantità di dati molto importante sui quali poter fare analisi e raccogliere statistiche. In attesa della messa in atto di questa legge, insieme a Zucchetti stiamo già lavorando per costruire uno o più moduli che, al momento opportuno, saranno facilmente integrabili con i servizi Argentea”.

Come le tecnologie di Argentea migliorano le transazioni finanziarie

In definitiva, come Argentea supporta le aziende della GDO nell’adozione e nell’integrazione di nuove tecnologie per la gestione delle transazioni finanziarie?

“Argentea ha il ruolo di facilitatore tecnologico per pagamenti, nonchè di consulenza. Con alcuni clienti facciamo anche dei progetti ad hoc”, spiega Zanivan. “Per fare un esempio, uno di questi progetti ha riguardato l’integrazione con un emettitore di buoni pasto locale. La parola d’ordine, per Argentea, è semplificare, che vuol dire anche avere più sicurezza.”

“Soprattutto nella GDO, gli operatori sono sottoposti a stress, quindi possono sbagliare a digitare, a impostare, a chiamare i servizi e altro ancora,” prosegue Zanivan. “I servizi di Argentina sono integrabili direttamente dalle casse: questo fa sì che il passaggio tra cassa e Pos avvenga in maniera telematica. Non c’è nessuna movimentazione manuale, quindi l’operatore non deve fare assolutamente niente se non passare automaticamente tutti i prodotti acquistati. Il software della cassa capisce cosa è pagabile con buono pasto e cosa no, quanti buoni pasto possono essere applicabili, e manda direttamente l’informazione al POS, in modo tale venga istruito su quale tipo di pagamento attivare, senza nessuna interazione da parte dell’utente. Da questo punto di vista, la soluzione Argentea permette efficienza, rapidità e sicurezza del pagamento, perché l’interazione avviene da macchina a macchina”, conclude Zanivan.

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