Finanza agevolata

Transizione industriale delle aziende manifatturiere: come accedere ai fondi PNRR per l’efficienza energetica



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Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale del PNRR, con 400 milioni di euro, finanzia progetti di efficienza energetica e sostenibilità ambientale per le aziende manifatturiere, con contributi a fondo perduto fino al 40%. Un’opportunità per affrontare la transizione ecologica

Pubblicato il 15 gen 2025

Fabio Pasquazi

Associate Partner ICTLAB PA



Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Con una dotazione di 400 milioni di euro, a valere sulle risorse della Misura M1C2 – Investimento 7 del PNRR, sotto-investimento 1, il MIMIT aprirà a breve un nuovo sportello per la presentazione di domande sullo strumento agevolativo del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

L’obiettivo è quello di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici con investimenti significativi che vanno da un minimo di 3 milioni di euro ad un massimo di 20 milioni di euro.

La misura è rivolta ad imprese di qualsiasi dimensione, attive sull’intero territorio nazionale, che operano nel settore manifatturiero (sezione C del codice ATECO);

Il bando, gestito da Invitalia, è “a graduatoria” ed i progetti possono essere presentati dalle ore 12.00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12.00 dell’8 aprile 2025.

Caratteristiche dell’intervento

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato istituito per adeguare il sistema produttivo italiano alle politiche dell’Unione Europea sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Obiettivo del Fondo è quello di promuovere l’adeguamento del sistema produttivo italiano per affrontare le sfide del cambiamento climatico, supportando progetti che migliorano l’efficienza energetica e utilizzano risorse in modo sostenibile, tramite riuso, riciclo o recupero di materie prime.

I fondi sono concessi sotto forma di contributi a fondo perduto. Una parte significativa (40%) delle risorse è destinata a progetti nelle regioni meno sviluppate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il 50% delle risorse è invece riservato alle imprese energivore, cioè quelle che consumano grandi quantità di energia.

Il fondo destinato a sostenere la realizzazione dei piani di investimento ammonta a 400 milioni di euro ed i progetti devono avere una durata massima di 36 mesi.

Le domande per accedere ai finanziamenti devono essere presentate tramite la piattaforma Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Aziende che possono partecipare ed interventi supportati

Possono richiedere il contributo imprese di qualsiasi dimensione operanti in Italia nel settore manifatturiero, sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente, e devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  1. maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa
  2. uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono in genere ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva.

Spese ammissibili e contributi previsti

Le spese ammesse a finanziamento riguardano:

  1. Acquisto di suolo aziendale e relative sistemazioni (max 10% dell’investimento totale ammissibile)
  2. Opere murarie e assimilate (max 40% dell’investimento totale ammissibile)
  3. Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  4. Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

Per gli investimenti relativi agli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica viene concesso un contributo a fondo perduto sui costi supplementari necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica. In questo caso il contributo concesso è del 30% che viene incrementato a seconda della tipologia di impresa richiedente e della zona dove viene effettuato l’investimento.

Nel caso le condizioni prima descritte non si applichino ovvero non ci siano spese supplementari, il contributo viene dimezzato.

Per gli investimenti relativi all’introduzione di misure tese all’uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo viene concesso un contributo a fondo perduto del 40% che viene incrementato a seconda della tipologia di impresa richiedente e della zona dove viene effettuato l’investimento.

l contributo può essere richiesto attraverso massimo 4 SAL (ciascuno di importo non inferiore al 20% del totale) ed un Saldo finale per la parte restante (non inferiore al 20% del totale).

Può essere anche richiesto un anticipo del 30% del contributo previa presentazione di apposita fidejussione bancaria o polizza assicurativa.

Quando proporre un progetto

La significativa dotazione finanziaria della misura (400 milioni di euro) fa prevedere che verranno finanziati un centinaio di progetti.

Risultano comunque avvantaggiate le regioni meno sviluppate (40% dei contributi) e le aziende cosiddette energivore (50% dei contributi).

Si tratta di un bando a graduatoria la cui valutazione viene effettuata su una serie di parametri oggettivi che vengono calcolati in base ad una relazione tecnica asseverata.

I parametri oggetto di valutazione riguardano:

  1. risparmio energetico;
  2. produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile, per autoconsumo;
  3. risparmio della risorsa idrica;
  4. risparmio di materie prime e semilavorati;
  5. riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

Al punteggio finale vengono attributi una serie di criteri premiali da tenere in forte considerazione:

a) incremento del 15% per programmi di investimento che consentano un risparmio nell’utilizzo di materie prime critiche pari o superiore al 5%

b) incremento del 5% per aziende in possesso di almeno una delle seguenti certificazioni: EMAS, ISO 140001, ISO 50001, ISO 14006, Ecolabel;

c) incremento del 3% per aziende in possesso del rating di legalità

d) incremento del 2% per aziende in possesso della certificazione della parità di genere

Come si vede la valutazione del progetto viene effettuata su criteri ben definiti che possono essere stimati a priori con un buon grado di accuratezza. Si consiglia pertanto di effettuare una pre-analisi sul punteggio che il progetto potrà ottenere per valutare la sua probabilità di successo.

Scheda sintetica del bando

Per una scheda sintetica del bando si rimanda al sito ICTLAB PA alla sezione bandi e nello specifico al seguente link: Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

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