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Zambon per il FemTech, ecco le 5 startup selezionate da Open Accelerator 2024 di ZCube



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La salute delle donne al centro della quinta edizione del programma Open Accelerator di ZCube, il research venture del Gruppo Zambon. Le startup potranno ora avere finanziamenti e collaborazioni con l’azienda

Pubblicato il 18 dic 2024



Zambon ZCube

Il programma internazionale Open Accelerator di Zcube – Zambon Research Venture si è concluso a Milano con la presentazione dei progetti portati avanti dalle cinque startup entrate a settembre 2024 nel percorso di accelerazione, che potranno beneficiare di investimenti fino a un massimo di 100mila euro e verificare possibili future sinergie con il gruppo Zambon.

185 candidature provenienti da tutto il mondo, 27 mentor e 18 organizzazioni partner: sono i numeri della quinta edizione dell’iniziativa nata per sostenere l’innovazione nel settore delle scienze della vita che quest’anno ha acceso i riflettori sul settore FemTech, ovvero le soluzioni dedicate alla salute della donna.

Open Accelerator ZCube 2024: l’anno del FemTech

Secondo un recente report del World Economic Forum e di McKinsey Health Institute, affrontare il divario sanitario che riguarda la salute femminile, attraverso un aumento della spesa pubblica e degli investimenti di mercato, potrebbe dare un impulso all’economia globale per un valore di 1 trilione di dollari all’anno entro il 2040 – pari all’aumento dell’1,7% del PIL pro capite.

Un traino decisivo potrebbe arrivare dal mercato del FemTech, alla frontiera tra tecnologia e cura delle malattie esclusivamente femminili, che nell’ultimo periodo sta vivendo una fase molto vivace della sua crescita. Il mercato globale, infatti, potrebbe arrivare a valere più di 65 miliardi di dollari entro il 2027, secondo Global Market Insights.

«La salute delle donne è stata storicamente sottorappresentata nella ricerca e nel progresso tecnologico”, ricorda Andrea D’Alessandro, Presidente di Zcube e di OpenZone –. Le donne affrontano sfide sanitarie uniche per tutta la vita, dalla salute mestruale alla menopausa, alla gravidanza e alle condizioni croniche come l’endometriosi, che colpisce 1 donna su 10, ma richiede, in media, 7 anni per la diagnosi. La buona notizia è che ora stiamo assistendo a un’evoluzione guidata dalla tecnologia, dai dati e dall’innovazione. Il mercato globale FemTech sta crescendo a un tasso del 15%, mostrando un cambio di passo. E l’effetto sul PIL è tutt’altro che trascurabile: lavorare su sindrome premestruale e menopausa, ad esempio, potrebbe avere ricadute positive rispettivamente di 115 miliardi di dollari sull’economia globale e 120 miliardi di dollari sul GDP».

Quello del FemTech è quindi un mercato che presenta ampi margini di crescita e sarà importante spingere sull’utilizzo dei dati per consentire alle donne di comprendere meglio i loro corpi e aiutare gli operatori sanitari a prendere decisioni informate (basti pensare ai dispositivi indossabili come smartwatch e alle App che ora aiutano a monitorare i cicli mestruali, la fertilità e la salute generale), su AI e Machine Learning, che consentono di rilevare prima le malattie e con maggiore precisione (ad esempio, gli algoritmi di apprendimento automatico nella mammografia stanno migliorando i tassi di rilevamento del cancro al seno) e su, in generale, tutte quelle tecnologie che portano innovazione nella diagnostica e nei trattamenti (come i test prenatali non invasivi e l’accesso ai percorsi di cura e visite digitali).

Gli obiettivi di Open Accelerator ZCube

«L’innovazione è vitale per il mondo della sanità e quindi anche per Zambon”, sottolinea D’Alessandro. “Ecco perché è fondamentale individuare gli stream giusti su cui investire, per piantare dei semi. Da qui l’obiettivo di Open Accelerator, ovvero trovare progetti innovativi che possano adattarsi al mondo Zambon, collaborare con loro e creare valore per tutti i pazienti e le parti interessate. Questo programma conferma il nostro impegno a creare un ecosistema aperto in cui innovazione, ricerca e imprenditorialità possano convergere e continua quindi il nostro supporto a promettenti progetti imprenditoriali che non solo sviluppano tecnologie all’avanguardia, ma che contribuiscono concretamente anche a migliorare la qualità della vita di moltissime persone».

In pratica, sono quattro i 4 capisaldi dell’edizione 2024:

  • un programma progettato per accelerare le aziende FemTech;
  • la possibilità di sfruttare le risorse di Zambon;
  • accesso diretto a capitale e competenze (vendite e marketing, mediche e cliniche, legali, ecc..);
  • contatti con una vasta rete di investitori, aziende, consulenti, mentor.

Le startup che hanno partecipato al programma di quest’anno sono rappresentative di un interessante ventaglio di esigenze e problematiche relative alla salute e al benessere femminile.

Le 5 startup protagoniste di Open Accelerator ZCube 2024

Le realtà selezionate tra le 185 (record di sempre per il programma) che hanno risposto alla chiamata da ogni parte del mondo e già entrate a settembre nel percorso di formazione dedicato, erogato da un pool di esperti di venture capital, regulatory e market access sono:

Wizermed, che sta sperimentando un’applicazione mobile che prevede gli attacchi di emicrania fino a 24 ore in anticipo utilizzando l’Al e i dati degli smartwatch.

Agorà Pharma, che propone una linea di prodotti topici a base di cannabidiolo (CBD) per contrastare la vulvodinia e altri disturbi intimi nelle donne;

Intimo, che sta sviluppando un dispositivo contraccettivo intrauterino privo di ormoni, progettato per essere indolore e sicuro per l’uso a lungo termine;

Kadence Bio, che sta lavorando su una soluzione per l’eiaculazione precoce, una condizione che ha un forte impatto sulla soddisfazione sessuale maschile e femminile e sul benessere emotivo;

Rea Diagnostics, che sta testando un autotest domiciliare non invasivo per rilevare il rischio di parto pretermine;

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