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Open innovation in azienda, l’hackathon di De’Longhi Group



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L’organizzazione di un hackathon ha coronato il percorso studiato dal Gruppo De’Longhi con P4I per attrarre nuovi talenti in un mercato sempre più competitivo, attraverso iniziative che promuovono le competenze digitali e stimolano l’open innovation in azienda 

Pubblicato il 6 dic 2024



open innovation hackathon

Nella corsa alla ricerca di talenti IT, e-Services, società del Gruppo De’Longhi, ha deciso di sperimentare il modello dell’open innovation e di sviluppare in collaborazione con P4I – Partners4Innovation, società del Gruppo DIGITAL360, un percorso mirato a favorire talent attraction e employee retention. Il progetto è culminato in un hackathon che si è svolto lo scorso 28 novembre e che ha visto il personale De’Longhi Group lavorare assieme a studenti e dottorandi del Politecnico di Milano allo sviluppo di progetti a carattere innovativo. L’obiettivo era quello di facilitare un dialogo aperto e collaborativo non solo per attrarre nuovi talenti, ma anche per promuovere un ambiente di apprendimento e crescita reciproca, fondamentale per mantenere vivo l’engagement delle risorse già presenti in azienda.

Un programma per attrarre e trattenere i talenti IT nel segno dell’open innovation

Scegliere di aderire al paradigma dell’open innovation non significa solo promuovere azioni per attingere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno (startup, università, istituti di ricerca ecc.), ma anche accogliere nuovi input che s’ inseriscono nei processi aziendali e che arricchiscono le competenze delle persone, facendo leva su una cultura aziendale solida e consolidata.

In tal senso il percorso di e-Services, società informatica del Gruppo De’Longhi, si è concretizzato in una prima fase di assessment volta a misurare il livello di competenze digitali e l’attitudine all’innovazione del personale per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento nel “DNA Digitale” dell’azienda. I risultati del Digital & Innovation Engagement Test hanno permesso di identificare profili diversi tra i dipendenti, sulla base della loro propensione digitale e capacità di innovazione. Questa profilazione è servita a scegliere le persone più inclini e motivate ad essere coinvolte in progetti innovativi oltre che a sviluppare piani formativi su misura, allocando il budget in modo più efficiente.

Nella seconda fase del progetto, e-Services ha puntato sulla employee retention con diverse iniziative come le Innovation Breakfast, sessioni formative ideate per diffondere la cultura dell’innovazione tra i dipendenti. Questi incontri, realizzati con la collaborazione di P4I, società del gruppo DIGITAL360 che accompagna imprese e PA con servizi di advisory e coaching nel percorso di trasformazione digitale e innovazione imprenditoriale, hanno coinvolto esperti esterni che hanno illustrato le potenzialità dell’innovazione data-driven, della blockchain, dell’Internet of Things (IoT) e della intelligenza artificiale generativa. A caratterizzare ogni sessione, della durata di circa un’ora, un formato interattivo che ha riservato uno spazio a domande e risposte rivolte direttamente agli speaker.

L’applicazione del paradigma dell’open innovation in azienda si è tradotto infine in un Hackathon, che aveva l’obiettivo di generare idee innovative in risposta a esigenze di business concrete e che potessero essere rapidamente testate e implementate. Questo concept è stato pensato per accelerare il processo di innovazione aziendale con la possibilità di sviluppare prototipi sufficientemente avanzati da poter essere presentati al management. Inoltre, ha permesso ai partecipanti di acquisire nuove tecniche e strumenti utili nelle attività quotidiane e a rafforzare l’efficacia del lavoro di squadra favorendo anche l’approccio lean ai progetti.

Hackathon, calamita per idee innovative e potenziali soluzioni tecnologiche

L’hackathon è una delle formule attraverso le quali si realizza l’open innovation in azienda. Il termine deriva dalla fusione di hack, che in questo contesto rappresenta un approccio ingegnoso alla risoluzione dei problemi, e marathon, ad indicare l’intensità e la resistenza necessarie a lavorare per lunghe ore. Sostanzialmente rappresenta un evento che raduna programmatori, sviluppatori, designer e altri professionisti del digitale, per lavorare in modo intensivo su un progetto tecnologico. Durante queste maratone creative, l’obiettivo è sviluppare in poco tempo soluzioni originali, che possono spaziare da applicazioni a siti web o software.

L’hackathon concepito da e-Services si è svolto lo scorso 27 e 28 ottobre e ha coinvolto circa 30 partecipanti, di cui 20 dipendenti interni e 10 studenti o dottorandi del Politecnico di Milano. I partecipanti sono stati organizzati in squadre riproducendo la struttura di una startup, con un minimo di 4 e un massimo di 6 componenti per ciascuna. “Il primo giorno è stato dedicato a diverse attività complementari, tra cui una visita al nostro stabilimento. Il giorno successivo si è focalizzato invece interamente all’hackathon” racconta Martina Frison, Global Talent Attraction & Employer Branding Manager De’Longhi Group.

Format e benefici dell’hackathon per l’open innovation in azienda

Artificial Intelligence, Knowledge Sharing e Mobility sono i temi che hanno definito le sfide in cui dipendenti e studenti si sono cimentati, continua Frison – Ogni squadra si è concentrata su uno di questi argomenti e ha presentato la propria proposta innovativa alla fine della giornata. L’attività è stata progettata per essere un intenso momento di brainstorming e networking, dove tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie idee e contribuire ai progetti di squadra”.

Ad aprire l’evento è stata una introduzione sulle evoluzioni in corso nel campo di interesse e una breve sessione di formazione su strumenti e metodologie da utilizzare durante la maratona. Alla presentazione degli obiettivi, delle regole e delle modalità di svolgimento, sono seguite invece le vere e proprie sessioni di “hacking” in cui i team hanno concepito e realizzato i loro progetti in linea con la sfida assegnata, intervallate da momenti ispirazionali.

L’evento si è poi concluso con la presentazione dei progetti davanti a una giuria tecnica, composta dal management aziendale e dai rappresentanti di P4I, che ha decretato i vincitori. Ad essere premiato è stato il gruppo che, più di tutti, si è distinto per innovazione e originalità.

“L’hackaton ha rappresentato una ulteriore dimostrazione di quanto la “contaminazione” di competenze ed esperienza diverse possa essere proficua anche in ambito aziendale. I/le professionisti/e IT e gli/le studenti hanno lavorato con grande armonia ed energia e i risultati si sono visti: tutti i progetti presentati erano validi seppure presentando caratteristiche diverse sulle varie direttrici di valutazione. Scegliere il progetto vincitore è stato davvero complicato!” ha affermato Debora Duma, CIO dell’azienda.

Contenuto in collaborazione con De’Longhi Group

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