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Web Summit 2024, l’edizione dei record. È una tappa obbligata ma si torna con il dubbio: perché andare?



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È stata la più grande edizione di sempre. A Lisbona eravamo oltre 71mila partecipanti da 153 Paesi, con più di 3mila aziende espositrici. Il Web Summit rischia di diventare troppo grande e l’unico obiettivo sembra ormai “esserci” senza avere chiaro su cosa focalizzarsi

Pubblicato il 14 nov 2024



WebSummitApertura

Web Summit 2024, come ogni anno torno verso casa da Lisbona con un’adrenalina in corpo che solo Lisbona riesce a darmi. E come ogni anno, ne approfitto per scrivere questo articolo “a caldo”, cercando di trasmettere a chi legge le emozioni di un evento decisamente unico nel suo genere.

Sapere che negli ultimi anni questo articolo su EconomyUp sia stata una delle “motivazioni” per decine di persone per venire qui a Lisbona mi riempie di orgoglio e per questo non smetterò mai di ringraziare il direttore Giovanni Iozzia per darmi ogni anno la possibilità di scriverne su queste pagine.

Ma andiamo per ordine.

Web Summit 2024, i numeri

Il Web Summit 2024, dall’11 al 14 novembre, è stata la più grande edizione del Web Summit di sempre:

  • 71.528 partecipanti provenienti da 153 paesi
  • 3.050 aziende espositrici, 1.066 investitori, 935 speaker e 2.005 membri dei media
  • Oltre il 44% delle startup fondato da donne, la percentuale più alta fino ad oggi. Le donne rappresentano anche il 42% dei partecipanti e il 37% degli speaker

Possiamo ufficialmente dirlo: quest’anno il Web Summit ha definitivamente consacrato la sua posizione come evento tech di punta in Europa. Tutte le principali aziende leader tech a livello internazionale hanno partecipato, come IBM, Adobe, Meta, Huawei, SAP e DELL, portando a Lisbona le loro ultime soluzioni per un futuro più sostenibile e sempre più interconnesso.

Il numero delle startup presenti è qualcosa di incredibile, così come la “quantità” di persone che si possono trovare in ogni padiglione. Rispetto a qualsiasi altro evento tech europeo, il Web Summit si conferma qualcosa di totalmente diverso.

Web Summit 2024, donne e startup da record

Uno degli elementi più sorprendenti e discussi di quest’anno è stato l’incremento della rappresentanza femminile: il 44% delle startup è stato fondato da donne, stabilendo un primato per il settore tecnologico. Con il 42% di partecipanti donne e il 37% di speaker, il Web Summit 2024 si è fatto pioniere di un cambiamento tanto necessario quanto rivoluzionario. Tra i 935 speaker, molte imprenditrici e innovatrici hanno condiviso le loro esperienze, sfidando gli stereotipi di genere e promuovendo un modello di tecnologia più inclusivo.

Dal mio punto di vista, una delle notizie senza alcun dubbio più belle di questa edizione! (anche se sicuramente abbiamo tutti ancora molto molto molto lavoro da fare!)

Istantanee dal Web Summit 2024

I temi dominanti: intelligenza artificiale e sostenibilità

Il tema dominante di questa edizione, ma non servirebbe nemmeno scriverlo, è stato quello dell’intelligenza artificiale.

La cosa più interessante, oltre ad alcune incredibili tecnologie che ci hanno lasciati tutti a bocca aperta, è stata però vedere come le discussioni su tutti i palchi si sono spinte ben oltre il solo ambito tecnologico, toccando aspetti etici e sociali.

Tra le numerose startup presenti, molti progetti hanno illustrato l’integrazione dell’IA in settori che spaziano dalla sanità alla sostenibilità ambientale. Il Web Summit 2024 ha visto discussioni su regolamentazione, etica e impatti sociali delle nuove tecnologie, stimolando riflessioni sul ruolo della robotica e dell’IA nella nostra società.

Gli interventi di figure chiave come Etosha Cave, che ha condiviso come la sua startup riesca a trasformare la CO₂ in carburante, hanno infine evidenziato come l’innovazione possa rispondere concretamente ai problemi ambientali.

Networking e Community Meetups

Non è certo mancata la parte di networking, vero cuore pulsante del Web Summit. Una delle novità sicuramente più interessanti sono stati i meetup verticali organizzati direttamente dal Web Summit, sia per paese (Italia, Spagna, Francia, etc.) sia per tematiche (HR, Sales, Travel, etc.).

Con migliaia di community meetup, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di connettersi ancora più facilmente degli scorsi anni. L’app e l’organizzazione impeccabile dell’evento ovviamente come sempre fanno la differenza, ma questi momenti di incontro informali a mio avviso sono stati il vero valore aggiunto di questa edizione.

L’Italia con Torino Capitale Europea dell’Innovazione

L’Italia ha giocato un ruolo significativo di questo Web Summit, sia per la presenza di una delegazione italiana finalmente forte che ha visto protagonisti anche tanti investitori e rappresentanti di spicco dell’ecosistema italiano, sia per l’annuncio della vittoria di Torino come capitale dell’Innovazione europea 2024. A ritirare il riconoscimento sul palco principale del Web Summit sono stati il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta.

Tante e di ottimo livello le startup italiane, con progetti come Joinrs (tra le 11 startup finaliste della scorsa edizione), WeRoad (geniale il Pastel de nata brandizzato che hanno distribuito a tutti i partecipanti all’arrivo direttamente in aeroporto), Unicorn Mobility, Hiop, Pack che hanno dimostrato di essere eccellenze ben oltre i confini nazionali.

Quale sarà il futuro del Web Summit?

Chiudo questo articolo proprio come l’ho iniziato, ossia con una riflessione “a caldo” sul futuro del Web Summit.

Se abbiamo tutti celebrato i numeri sorprendenti di questa edizione, va anche detto che un evento di questa portata rischia di diventare “troppo grande”. Parlando con molti dei partecipanti, inizia a mancare un vero e proprio obiettivo per venire qui a Lisbona se non quello di “esserci”. Sembra quasi che il Web Summit stia diventando una tappa obbligata per tutti, ma che nessuno abbia chiaro in mente su cosa focalizzarsi.

Eventi più piccoli e più verticali hanno sicuramente obiettivi più semplici da trovare e possono, per assurdo, avere risultati migliori. Il Web Summit sembra quasi uno “showcase” gigante, a cui non si può mancare, ma che rischia di perdere una direzione precisa.

Sicuramente per chi è appassionato di tecnologia e innovazione, Lisbona in questi giorni, come sempre, si è trasformata ancora una volta nella città dei sogni, dove per una settimana sembra di poter toccare il futuro con le proprie mani. Personalmente, per noi di Crono, il bilancio è stato comunque decisamente positivo (e guardando le 285 richieste di “nuovi amici” arrivate in 3 giorni, non potrebbe non esserlo).

Il potenziale per creare qualcosa di ancora più incredibile sicuramente c’è e si vede. Io non vedo l’ora di potervene parlare sempre qui tra 12 mesi! Obrigado!

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