L’acquisto di auto elettriche stenta a imporsi anche nel settore delle flotte aziendali, come evidenziato nello Smart Mobility Report 2024, realizzato da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano e presentato il 2 ottobre 2024.
Auto elettrica per le flotte aziendali in Italia
Un sondaggio condotto su 300 aziende di varie dimensioni, sparse in tutta Italia, mostra che le vetture elettriche hanno ancora un ruolo secondario. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, nelle flotte aziendali, i veicoli hanno una lunga durata di utilizzo (oltre 6,5 anni) e percorrono più di 35.000 km all’anno.
Attualmente, le vetture a combustione interna dominano le flotte aziendali, sebbene si registri un aumento delle auto elettriche a batteria (BEV) nelle medie e grandi imprese. In particolare, le auto diesel prevalgono, costituendo il 70,8% del totale nelle grandi aziende e l’82,8% nelle piccole. Seguono le auto a benzina, che rappresentano dal 7,8% nelle medie imprese al 16,1% nelle piccole, mentre gli altri tipi di veicoli sono poco diffusi.
Vantaggi e svantaggi delle auto elettriche per le flotte aziendali
Nel 2024, le auto elettriche aziendali sembrano essere una scelta conveniente principalmente per i viaggi urbani. A fronte di un leggero aumento dei costi dell’elettricità e la mancanza di incentivi per le imprese, insieme a una distribuzione irregolare delle infrastrutture di ricarica – con il 70% delle colonnine concentrate al Nord e solo il 30% nel Centro e Sud Italia – l’elettrificazione delle flotte aziendali appare limitata. Inoltre, la carenza di colonnine di ricarica universali, che possono servire tutte le tipologie di auto, complica ulteriormente la situazione.
Tuttavia, per i viaggi urbani i vantaggi sono evidenti: le tratte brevi permettono più viaggi con una sola ricarica e la maggiore disponibilità di colonnine di ricarica nei centri urbani facilita l’accesso continuo all’energia. Inoltre, le auto elettriche godono di accesso gratuito alle zone a traffico limitato (ZTL) e possono usufruire di parcheggi blu gratuiti.
Nonostante i nuovi modelli di auto elettriche siano sempre più accessibili e siano previsti incentivi, questi ultimi non sono ancora estesi alle grandi aziende. Inoltre, il prezzo dell’elettricità rimane elevato, le colonnine continuano a essere mal distribuite sul territorio e non tutte sono universali.
Di conseguenza, i fleet manager potrebbero considerare di potenziare le loro flotte elettriche per i viaggi urbani, lasciando la transizione per le tratte più lunghe a un futuro più favorevole.
La tendenza in Europa
Negli ultimi anni, l’adozione di auto elettriche per le flotte aziendali in Europa è cresciuta esponenzialmente. Questa tendenza è guidata da una combinazione di fattori economici, ambientali e normativi. Le aziende stanno riconoscendo i numerosi vantaggi offerti dai veicoli elettrici (EV), tra cui la riduzione dei costi operativi, grazie a minori spese per carburante e manutenzione, e l’accesso a incentivi fiscali e sovvenzioni governative.
Nel 2021, l’adozione di veicoli a combustibili alternativi nelle flotte aziendali europee ha raggiunto il 32%, con un incremento del 10,2% rispetto all’anno precedente. In Germania, la quota di veicoli elettrificati nelle flotte ha raggiunto il 33% delle immatricolazioni, salendo fino al 40% nel mese di dicembre 2021.
In generale, le vendite di auto elettriche aziendali in Europa sono aumentate del 21,7% nel primo semestre del 2022. Nel 2023, le eCar hanno rappresentato il 23,4% delle nuove immatricolazioni in Europa, con un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente.
L’Italia resta fanalino di coda: è infatti, insieme alla Spagna, agli ultimi posti per vetture elettriche circolanti: -0,2% di immatricolazioni nel 2023 sul 2022, anno già di stagnazione, e un ulteriore -12,3% tra gennaio e agosto 2024 rispetto allo stesso periodo precedente, nonostante il potenziamento delle infrastrutture di ricarica e le innovazioni tecnologiche.
La strada verso le flotte aziendali di auto elettriche è ancora lunga.