Orchestrare i processi digitali, far dialogare le piattaforme. In una parola potenziare la IoT. È questa l’ambiziosa mission di Pixora, start up catanese da poco entrata nell’orbita del gruppo Hya Holding. Ne parliamo con Salvo Rosa, founder e ceo dell’azienda.
“La nostra azienda nasce con l’obiettivo di dar vita ad un nuovo progetto industriale a connotazione tutta italiana e metterlo a disposizione del mercato. L’obiettivo è quello di realizzare una piattaforma, che utilizzando le architetture di riferimento per lo sviluppo e l’implementazione del cosiddetto digital twin, il gemello digitale, ricrei modelli trasferibili anche a piccole realtà, riducendo fortemente gli ostacoli alla loro adozione. Ad oggi non esiste un accesso semplice ed economico a questa tecnologia, che è strettamente collegata a Big Data, Artificial Intelligence e Cloud. I modelli creati per aziende medie non sono immediatamente replicabili per le piccole, e in tutti i casi queste ultime non dispongono delle competenze per adattarli alla propria realtà”.
Lei parla di accesso semplice ed economico, una sfida non da poco. In particolare, puntate alla trasformazione smart di edifici, aeroporti, ospedali ma anche flotte e imbarcazioni. Il settore immobiliare, ad esempio, si sta muovendo velocemente in questa direzione.
“Operando in partnership con importanti partner industriali, sviluppiamo competenze e soluzioni verticali per i settori dell’automazione, della gestione intelligente dei trasporti e degli edifici e della loro manutenzione assistita. Tra i nostri punti di forza lo Smart Monitoring, soluzione che consente di visualizzare in tempo reale i parametri di funzionamento delle macchine industriali e, soprattutto, di effettuare da remoto gran parte delle attività di manutenzione, senza necessità di fermare gli impianti e senza far intervenire squadre di addetti specializzati. Con un impatto decisivo sul risparmio in termini di costi e un incremento dell’efficienza produttiva. Per quanto riguarda gli edifici e quindi anche specificatamente il proptech, lavoriamo sullo Smart Metering, una piattaforma in grado di effettuare la “misurazione intelligente” dei consumi attraverso sistemi di telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas, acqua e calore connessi alla rete. Un altro settore è quello della Smart Security, una piattaforma in grado di gestire agevolmente l’amministrazione delle chiavi di accesso, le loro richieste di autorizzazioni e lo storico”.
La vostra filosofia è quella dell’open source. Che cosa comporta questo?
“Siamo partner di diverse community open source, ed adottiamo un approccio enterprise in grado di trasferire competenza e valori ai nostri clienti ed evitare le problematiche connesse al lock-in tecnologico da sempre imposto dai grandi vendor. I nostri tecnici collaborano da anni all’interno di svariate community open source, come ad esempio Zabbix, Thingsboard, Redhat e hanno competenze certificate attraverso continui percorsi di formazione e certificazione. Recentemente Pixora è stata certificata come Technology Partner di Assa Abloy, Società finlandese specializzata in sistemi di sicurezza e controllo accessi, e Silver partner di Odoo, suite di applicazioni aziendali open source. Vogliamo essere percepiti come una realtà snella e radicata nel territorio italiano”
È interessante il fatto che siate nati a Catania. Qual è stato il vostro percorso?
“Il team manageriale è catanese e viene da esperienze pluriennali in Italia e all’estero operando per conto di importanti società internazionali. Io fin dall’età di 19 anni ho da sempre lavorato, pur essendo iscritto all’Università etnea, fuori Catania. All’estero tra Bucarest e Madrid per circa 10 anni. Catania, e non è il solito luogo comune, almeno dal punto di vista hi tech è da anni la Milano del Sud. Una città molto attiva sul versante industriale grazie all’Etna Valley, che da sempre attrae importanti società come STM e Leonardo. Pixora nasce proprio in questo contesto, entrando fin dalla sua nascita all’interno del consorzio Etna Hitech nel ruolo di fabbrica specializzata per il mercato dell’IoT”.
La vostra età media immagino sia molto bassa. Come avete reclutato le risorse necessarie?
“Il team manageriale è rappresentato da quarantenni in grado di coprire tutte le competenze necessarie per gestire lo startup di un’azienda. Abbiamo competenze tecniche, commerciali, finanziarie e manageriali che ci hanno consentito di raggiungere rapidamente gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il 7 settembre 2022 Pixora ha compiuto il suo secondo anno di attività, con 9 dipendenti e contiamo di chiudere il bilancio 2022 superando il nostro primo milione di ricavi. Il reclutamento delle risorse viene solitamente fatto sfruttando le relazioni con l’università di Catania, tramite percorsi di training on the job che ci consentono di formare e valutare le singole figure che successivamente vengono inserite all’interno dell’azienda”.
Cosa vi aspettate dall’ingresso in Hya Holding?
“Per crescere hai bisogno di un gruppo industriale all’interno del quale puoi mettere a valore le tue competenze e sperimentare congiuntamente nuovi casi d’uso. Con Hya Holding abbiamo fin da subito messo alla prova questo modello ed il primo caso di successo è stato proprio il prodotto YachtOnCloud, che permette di gestire da remoto con un’app uno yacht anche di grandi dimensioni. Recentemente abbiamo aperto una seconda unità operativa a Torre Annunziata, sede centrale del gruppo, ed al momento abbiamo 5 giovani risorse in formazione per supportare la crescita del gruppo”.
Quali prospettive vedete per il vostro settore?
“Il settore dell’IoT abbraccia diversi temi, dalla produzione e raccolta di informazioni, alla loro elaborazione, analisi e conservazione. Noi vogliamo valorizzare l’intera filiera del tessuto produttivo per le nostre PMI e il Made in Italy in generale. Temi come la blockchain per la certificazione di dati, l’intelligenza artificiale per il monitoraggio proattivo delle infrastrutture critiche ed i big data sono ambiti in cui stiamo attualmente sviluppando competenze e partnership. Non ultimo, ad esempio, l’ambito della cyber security, che grazie alla strategia imposta dall’ACN (Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale, ndr.) siamo certi che aumenterà la consapevolezza di tutti nel rendere il paese più sicuro e resiliente”.
Articolo originariamente pubblicato il 02 Dic 2022