Un modello di business che mira a digitalizzare l’intero processo di compravendita immobiliare, con un approccio data driven e un utilizzo avanzato della tecnologia, finalizzato al soddisfacimento delle esigenze degli utenti, che vengono accompagnati per tutta la durata della transazione immobiliare. È questa la missione di Homepal, la prima agenzia immobiliare completamente digitale in Italia e una delle realtà emergenti del proptech.
Che cosa fa Homepal
Fondata nel 2014 da Andrea Lacalamita, Fabio Marra, Monica Regazzi e da un gruppo di manager e imprenditori, ma operativa sul mercato dal 2016, Homepal oggi ha una community attiva di 350mila persone (che agevola il passaparola e recensisce le varie inserzioni), 5mila appuntamenti e 70 immobili venduti al mese, e oltre 2 milioni di fatturato. Dalla sua nascita 8 milioni di persone si sono registrate sul portale per vendere o acquistare casa e oggi sono 140 mila le inserzioni pubblicate, di cui 80 mila dedicate alla vendita.
Il modus operandi di Homepal lo spiega Fabio Marra, uno dei cofondatori della startup. “I nostri annunci – chiarisce Marra – vanno sui principali portali italiani che aggregano le vendite di immobili. Della casa siamo in grado di avere tutti i documenti necessari, lavoriamo infatti sui big data, siamo collegati all’Agenzia delle entrate come al Catasto. La valutazione è di un algoritmo che fornisce un valore minimo e uno massimo basato sulla zona, sui servizi, sulle richieste”.
“La visita dell’immobile – aggiunge Marra – è virtuale in un primo momento, ma non si riduce a un semplice video. Si entra in casa con l’agente, che da remoto, risponde alle domande dell’acquirente. In questo modo le persone possono cominciare a fare una prima scrematura in vista della scelta finale, velocizzando e semplificando il processo di ricerca della casa. Se viene riscontrato un reale interesse si configura poi la visita vera e propria, ma in questo caso il digital agent non sarà chiamato in causa. Si limiterà a far incontrare acquirente e proprietario, ossia la persona che meglio di chiunque altro conosce l’immobile e sa valorizzarlo. Se la vendita va in porto il digital agent è in grado di effettuare tutte le pratiche, fornire il notaio, il mutuo se necessario (non direttamente, ma tramite Bper e solo se richiesto) e anche chi può ristrutturare l’abitazione. Tutti i passi che accompagnano la vendita, dal preliminare in poi, avvengono tramite telefono o web. I nostri sono appunto digital agent. Li formiamo per questo. E funziona oltre a essere un metodo produttivo. Solo chi è realmente interessato andrà a visionare la casa. Si risparmiano così tante visite inutili”.
L’attività di Homepal, dunque, ruota attorno a tre pilastri:
a) la tecnologia, che consente il matching tra gli attori della compravendita attraverso il portale www.homepal.it e di gestire in digitale l’intero processo che porta alla transazione immobiliare, compresi alcuni passaggi quali le procedure antiriciclaggio e l’adeguata verifica del cliente, che richiedono massimi standard di sicurezza;
b) i big data, che permettono agli utenti privati di usufruire di una serie di servizi, tra cui la valutazione dell’immobile per un’eventuale vendita/affitto, il monitoraggio dei prezzi, ovvero l’analisi dei prezzi di vendita/affitto che richiedono i proprietari di appartamenti con caratteristiche simili in zona, e il cosiddetto “sale speed” che, basandosi sull’analisi dei dati di compravendita negli ultimi sei mesi relativi agli annunci simili presenti in zona, chiarisce come si modificano i tempi di vendita al variare del prezzo;
c) un customer care pensato per favorire l’accesso dei clienti ai servizi messi a disposizione dalla piattaforma, per risolvere eventuali disguidi pratici e – in qualità di agenzia immobiliare – per assistere il cliente nella conclusione della transazione, eseguendo tutte le verifiche normative del caso.
Il vero punto di forza di questa giovane startup sono i costi contenuti con cui si confrontano i suoi utenti: come evidenzia Marra “su Homepal è possibile vendere casa senza commissioni percentuali (pagando invece solo annuncio e servizi di cui si vuole disporre) e comprarla pagando l’1,5%, con un risparmio di almeno il 50% rispetto alle agenzie tradizionali”.
Le modalità di finanziamento
Per rendere sostenibile questo modello di business innovativo diventa fondamentale poter fare affidamento su diverse modalità di finanziamento. Il primo vero salto di qualità è stato fatto grazie anche alle risorse ricevute nel 2017 da Bper Banca. L’istituto di credito emiliano ha infatti scelto Homepal per sbarcare sul mercato immobiliare. L’investimento ha visto Homeclub, veicolo creato da Maria Ameli, senior private Banker di Ersel, agire come lead investor. A questi due investitori si sono aggiunti Shark Bites, società di Fabio Cannavale, Gianluca Dettori, Gianpietro Vigorelli, Luciano Bonetti, Mariarita Costanza. Mentre un investimento diretto è stato effettuato da due noti imprenditori sardi: Alberto Zucca e Pierpaolo Muscas. Per finanziare invece la “seconda ondata”, ovvero la fase della maturità, Homepal ha deciso di ricorrere all’equity crowdfunding, un metodo di finanziamento, normato solo pochi anni fa in Italia, che consente di finanziare una società online tramite piattaforme apposite ed autorizzate erogando un contributo di qualsiasi entità in cambio di partecipazioni della società stessa. Homepal in questo caso si è affidata alla piattaforma Mamacrowd, dove è stata raccolta la cifra record di 2,7 milioni di euro, provenienti da oltre 600 investitori diversi, che faranno così il loro ingresso nel progetto.
I fondi raccolti su Mamacrowd saranno utilizzati per assumere nuove risorse (in particolare i Digital Agents), potenziare il sito e il motore di valutazione online degli immobili, creare una nuova App e investire in pubblicità per migliorare la riconoscibilità del brand. Attraverso tutti questi progetti, Homepal punta ad arrivare a gestire fino a 500 transazioni immobiliari al mese.