Le ondate di grande caldo, la conseguente siccità e poi i fenomeni meteorologici estremi stanno condizionando il settore agricolo, in tutta Europa. A farne le spese sono soprattutto le piante più fragili, come gli ulivi. Si preannuncia un autunno assai duro per il settore: si stima, solo in Italia, una riduzione della produzione di olio per circa 100mila tonnellate rispetto allo scorso anno.
Che cosa può fare la tecnologia per contrastare gli effetti negativi del clima sull’agricoltura? Come il digitale può diventare uno strumento per ridurre i danni e proteggere il lavoro degli agricoltori? L’innovazione nel mondo assicurativo comincia a dare qualche risposta, grazie anche al modello dell’embedded insurance (leggi qui come funziona).
L’embedded insurance per la protezione degli ulivi
In partnership con REVO insurance, operatore specializzato nei rischi parametrici, ed Elaisian, eccellenza italiana nell’agricoltura di precisione, l’insurtech Neosurance (la cui maggioranza è stata acquisita lo scorso anno dallo storico broker italiano MAG) ha da poco realizzato una copertura basata su Internet of Things a tutela di un pilastro dell’economia italiana: i produttori di olio di oliva.
Vediamo con il CEO di Neosurance Pietro Menghi come funziona e quali sono i vantaggi di questo tipo di soluzione.
Come è nata la polizza per i produttori di ulivi?
Neosurance mette a frutto il potenziale del paradigma embedded per realizzare polizze integrate collaborando con diversi attori, spiega a InsuranceUp Menghi. “Il nostro business ha due filoni: quello di broker e intermediario digitale, e quello di acceleratore tecnologico ed abilitatore di embedded insurance e connected open insurance. Quello che facciamo è permettere alle compagnie di disegnare con noi soluzioni innovative (full digital o ibride) e distribuirle, grazie alla nostra piattaforma basata su API, attraverso le proprietà digitali di altre aziende.”
“La nostra capacità di aggregatore di operatori è specialmente rilevante in settori come quelli agricolo, dove le offerte assicurative sono poche e disgiunte. Questo malgrado il fatto che l’agricoltura di precisione sta diventando uno dei pilastri delle politiche green a livello di Comunità europea e ci siano diversi operatori che propongono soluzioni avanzate basate sull’Internet of Things”.
“Abbiamo deciso quindi di concentrarci sulla filiera della produzione dell’olio d’oliva, uno dei simboli del Made in Italy. In particolare, abbiamo lavorato con REVO ed Elaisian per realizzare una polizza parametrica studiata per coprire i danni causati dalla mosca olearia, un insetto che attacca i frutti maturi e può causare importanti perdite di fatturato per gli agricoltori”.
La polizza, chiamata REVO ParametricXMosca Ulivo, è un complemento all’offerta di Elaisian per la rilevazione e prevenzione dello sviluppo di infestazioni di questi parassiti e prevede l’indennizzo automatico e immediato all’agricoltore nel caso si verifichino eventi meteorologici particolarmente favorevoli al verificarsi dell’evento.
Come funziona la tecnologia dietro alla polizza IoT per l’agricoltura?
Neosurance adotta un modello di business definito B2B2X, che attraverso l’embedded insurance permette di creare soluzioni sia B2B2C, quindi destinate ai consumatori finali, sia B2B2B, destinate alle aziende, sia B2B2E, una nuova opzione che si è aggiunto con l’entrata di MAG: la E sta per Employee ed indica tutto il settore che riguarda il welfare.
“La nostra è una piattaforma molto articolata ed evoluta, basata su cloud e API, che permette di congiungere diversi operatori all’interno di singoli ecosistemi, così da tratte vantaggio dall’acquisizione, analisi e condivisione di dati per migliorare l’offerta del brand con cui andiamo a creare la partnership” racconta Menghi. “Una scelta strategica importante che abbiamo fatto è quella di non avere soluzioni B2C, né una nostra app da cui accedere alle offerte. Utilizziamo un sistema veramente embedded: la distribuzione avviene sempre attraverso siti e proprietà digitali dei brand partner, che per la maggior parte dei casi non sono compagnie assicurative ma Telco, utilities, aziende o, come in questo caso, fornitori di soluzioni per aziende agricole.”
Grazie alla tecnologia di Neosurance, la protezione offerta dal partner assicurativo REVO comunica con il sistema di sensori sul campo e algoritmi del partner IoT Elaisian, che favorisce l’automazione di tutti i processi assicurativi dall’agricoltore alla compagnia. Allo stesso tempo, permette di migliorare le condizioni delle polizze, suggerire interventi di manutenzione preventiva e calcolare in modo più accurato e trasparente premi e indennizzi automatici, al verificarsi di determinate condizioni.
Il percorso parte da Elaisian che, attraverso la sua infrastruttura di centraline posizionate sui campi d’ulivo, raccoglie dati in tempo reale quali siccità, pioggia, temperatura, umidità: tutti indicatori usati per calcolare la probabilità dello sviluppo della mosca olearia. Attraverso queste informazioni altamente qualitative, parallelamente ai provvedimenti suggeriti da Elaisian per arginare l’infestazione, Neosurance calcola indici sul livello di rischio. Qualora l’infestazione avvenga nonostante i provvedimenti adottati, interverrà automaticamente una polizza parametrica che elargisce all’agricoltore un rimborso sui danni.
Come viene implementata questo tipo di soluzione?
In virtù del paradigma embedded, il processo di on-boarding per attivare la polizza è molto semplice: accedendo ai servizi per il monitoraggio e la protezione delle olivicolture di Elaisian, si apre la possibilità di integrare una polizza assicurativa direttamente sul sito.
I tempi di attivazione sono molto brevi poiché si tratta di una polizza semplice e mirata che si basa su un’infrastruttura, quella di Elaisian, già presente nei campi degli agricoltori a cui viene proposta l’offerta.
“Solitamente offriamo una o due sessioni di consulenza, anche in videoconferenza, dopodiché una volta presa la decisione si tratta di una semplice firma di documenti, che ricordo offriamo in digitale direttamente all’interno della piattaforma di Elaisian” precisa Menghi.
Quali sono i vantaggi?
Il vantaggio di questo tipo di polizza è nella sua natura di soluzione parametrica: essendo la copertura basata su rilevazioni oggettive, non comporta l’intervento di un perito (con i relativi tempi e costi) ed elargisce un rimborso automatico e immediato non appena si verifica l’evento trigger – in questo caso l’indice di infestazioni del patogeno calcolato in base all’analisi delle condizioni climatiche.
Il risarcimento è proporzionale all’indice ottenuto e, tolta una franchigia, calcolato sul valore della produzione di oliva in ogni comune d’Italia. Il rimborso avviene in tempi rapidi e totale trasparenza.
“Quest’anno siamo partiti con un lancio pilota dell’offerta in Italia e abbiamo riscontrato un livello di adesione del 50% delle aziende a cui la soluzione è stata proposta” commenta Menghi. “Questo ottimo risultato è dato da una parte dalla possibilità di appoggiarci al track record e alla fiducia nel settore del brand di Elaisian, dall’altra grazie a un lavoro da parte nostra di sessioni educative sui vantaggi della soluzione. Con il successo del primo lancio, ci stiamo attrezzando per scalare la soluzione a partire dalla prossima stagione.”
Che prospettive vedete per la diffusione dell’embedded insurance nel panorama assicurativo italiano?
“La genesi di una soluzione di questo tipo non è semplice: è importante riuscire a trovare da una parte un partner IoT che capisca il valore per il proprio cliente della soluzione assicurativa che vai a proporre, dall’altra parte una compagnia agile e flessibile, capace di lavorare in squadra” spiega Menghi.
“Il cuore del nostro lavoro è proprio la capacità di lavorare “in simbiosi” con i nostri partner a valle e allo stesso tempo attrarre quelle compagnie assicurative che sono in grado di restare aperte e collaborative: un atteggiamento di ascolto e di co-creazione che è poi la base dell’insurtech.
Casi come questo sono la dimostrazione di come, pur in un Paese complesso e ancora campanilista come l’Italia, collaborare è possibile, anche in settori tradizionali che rappresentano il nostro fiore all’occhiello. L’insurtech, non solo come tecnologia ma prima di tutto come mindset, può davvero contribuire al cambiamento delle sorti dell’economia del nostro Paese.”
Articolo originariamente pubblicato il 28 Set 2023