IL ROUND

12 milioni per la insurtech Wallife, che assicura contro i rischi digitali

Wallife, fondata nel 2020, ha chiuso un round da 12 milioni guidato dal fondo di venture capital United Ventures, che per la prima volta investe nell’insurtech. La startup sviluppa polizze contro i rischi della manipolazione genetica e del biohacking

Pubblicato il 20 Lug 2022

Maria Enrica Angelone, CEO di Wallife

Offrire protezione  dai rischi derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico con prodotti assicurativi innovativi per rischi già esistenti  ma non coperti dalle assicurazioni tradizionali. È la mission di Wallife, startup fondata nel 2020, che ha chiuso un round da 12 milioni di euro guidato da United Ventures, fondo di venture capital al suo primo investimento nell’insurtech  Al round ha partecipato un pool di investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Aptafin.

Con questo aumento di capitale Wallife raggiunge il settimo posto in Europa nel settore insurtech per valore del round di investimento di Serie A nel 2022, secondo la classifica di Crunchbase ,dove era già presente dopo il round da 4,8 milioni dell’agosto 2021.

Che cosa fa Wallife, fondata nel 2020

Fondata da Fabio Sbianchi e Maria Enrica Angelone nel 2020 a Roma, Wallife è focalizzata sulla protezione degli individui da rischi nuovi e ancora sconosciuti derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico. La startup va quindi a corprie un gap esistente tra l’offerta delle compagnie tradizionali e i nuovi scenari tecnologici che stanno cambiando il panorama e la percezione dei rischi, come veniva già segnalato nel World Insurance Report del 2019. 

Le aree di interesse includono la manipolazione genetica (ad es. la conservazione di materiale biologico e l’identità genetica), il biohacking (l’uso di tecnologie all’interno del corpo umano, come protesi e dispositivi medici impiantabili) e l’uso di dati digitali (come impronte digitali e riconoscimento facciale).  Oltre a indagare su rischi nuovi ed emergenti, l’obiettivo di Wallife è quello di sviluppare prodotti assicurativi innovativi per i rischi già esistenti, che finora non sono stati coperti dalle assicurazioni tradizionali.

Qui puoi leggere la storia di Wallife raccontata dalla co-founder e CEO Maria Enrica Angelone

I dettagli dell’investimento su Wallife

L’investimento di UV2 in Wallife è supportato anche dal Fondo Europeo degli Investimenti tramite InnovFin Equity, con il sostegno finanziario dell’Unione Europea nell’ambito degli strumenti finanziari di Horizon 2020 e dello European Fund for Strategic Investments (“EFSI”) istituito nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa. Lo scopo dello EFSI è di sostenere il finanziamento e l’attuazione degli investimenti produttivi nell’Unione Europea e garantire un maggiore accesso ai finanziamenti.

L’investimento di UV2 in Wallife è partecipato da United Ventures II Lazio, fondo di investimento alternativo (FIA) italiano mobiliare riservato di tipo chiuso, cofinanziato dalla Regione Lazio attraverso il fondo di fondi FARE Lazio – sezione LAZIO Venture gestito da Lazio Innova S.p.A., nell’ambito del programma di incentivazione agli investimenti nel capitale di rischio delle startup e PMI attraverso il POR FESR 2014-2020. United Ventures II Lazio co-investe parallelamente al fondo UV2 in progetti imprenditoriali basati nella Regione Lazio che abbiano un forte potenziale di innovazione tecnologica.

A che cosa servirà l’aumento di capitale

L’aumento di capitale supporterà il processo di crescita internazionale della società, lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi e il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica. La società prevede anche l’ampliamento del proprio team con l’assunzione di diversi profili ad alta specializzazione.

“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in questo secondo round di finanziamento, e fieri di avere al nostro fianco United Ventures, con cui condividiamo la nostra visione per l’innovazione guidata dalla tecnologia.”, dice Fabio Sbianchi, Founder e Chairman di Wallife. “Le nuove risorse ci permettono di proseguire con le attività avviate e di lanciare sul mercato i prodotti assicurativi su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi”. Ma non solo. “I finanziamenti ottenuti – ha continuato – saranno fondamentali per proseguire le attività di ricerca della community di innovatori e di risk hunters di Wallife, e investire nel capitale umano, potenziando il nostro team di professionisti in Italia e all’estero”.

Secondo Massimiliano Magrini, Managing Partner di United Ventures, “Il progresso scientifico e tecnologico introduce cambiamenti nelle nostre vite a un ritmo estremamente veloce. In questo contesto ci ha colpiti la visione pionieristica di Wallife di costruire la prima azienda al mondo in grado di fornire risposte sulla sicurezza e protezione da rischi ancora sconosciuti. Questa operazione rappresenta per United Ventures l’ingresso nel settore dell’insurtech, un mercato altamente innovativo e in crescita. Crediamo che Fabio e Maria Enrica abbiano l’esperienza e l’ambizione per scalare la società a livello internazionale, indagando i nuovi confini dei rischi originati dal progresso tecnologico, legati all’esistenza stessa dell’essere umano, sia a livello biologico che digitale”

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