NISO Biomed, startup del settore biomedicale incubata presso l’I3P del Politecnico di Torino, si è aggiudicata il Premio Nazionale per l’Innovazione, meglio conosciuto come “Premio dei Premi per l’Innovazione” dedicato all’innovazione Made in Italy, istituito dal governo italiano per celebrare la Giornata Nazionale dell’innovazione. Il riconoscimento arriva a conferma del percorso della startup, che nel 2013 aveva conquistato il premio Startup dell’Anno conferito da PNICube e, a inizio 2014, il Premio Leonardo per l’Innovazione.
Il premio è stato consegnato presso l’Auditorio di Villa Farnesina a Roma. NISO Biomed, è stata convocata dalla Fondazione COTEC per il conferimento del riconoscimento. Nell’ambito della cerimonia hanno presenziato rappresentanti del governo ed esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale e culturale che, in diversi settori, promuovono il made in Italy e l’Italia nel mondo.
Il premio è stato consegnato a Paul Muller, fondatore di NISO Biomed, dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e da Luigi Nicolais, presidente COTEC e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. NISO Biomed, nata nell’incubatore I3P del Politecnico di Torino ha ottenuto l’award grazie al suo EndoFaster 21-42, dispositivo in grado di analizzare in tempo reale il succo gastrico prelevato durante gli esami endoscopici. In soli 60 secondi fornisce una diagnosi sulla presenza dell’Helicobacter Pylori e individua potenziali fattori di rischio per tumori allo stomaco e al colon.
Fondata nel 2009, ha acquisito i diritti di proprietà intellettuale di EndoFaster e lo ha ingegnerizzato, rendendolo usabile e preciso, e portandolo ad ottenere le certificazioni ISO 9001, 13485 e il marchio CE. La fase di sperimentazione, invece, è avvenuta a fianco di gastroenterologi di fama mondiale, come Guido Costamagna del Policlinico Gemelli.
“Lo sviluppo di NISO Biomed dimostra come l’ecosistema italiano delle startup stia maturando. Coniugando la ricerca, il talento imprenditoriale, le competenze produttive esistenti sul territorio e l’investimento in capitale di rischio, è possibile creare nuove aziende competitive a livello globale. Gli incubatori universitari italiani, tra i quali I3P, continuano a lavorare affinché tutto ciò non costituisca solo un caso sporadico, ma diventi un vero e proprio flusso”, ha dichiarato Marco Cantamessa, presidente di I3P, il principale incubatore universitario italiano e uno dei maggiori a livello europeo.