Snapsheet, azienda Insurtech americana specializzata in soluzioni per la virtualizzazione delle pratiche di indennizzo, ha annunciato di aver raccolto alcune settimane fa 29 milioni di dollari attraverso un round di finanziamento di serie E guidato da Tola Capital, VC focalizzato negli investimenti su software aziendale. Il round di finanziamento, oltre a Liberty Mutual Strategic Ventures, F-Prime Capital, OCA Ventures e un affiliato di USAA che avevano già partecipato a precedenti round, ha visto anche la partecipazione di nuovi investitori, tra cui Nationwide, Sedgwick e State Auto Labs.
Che cosa fa Snapsheet e perché fa gola agli investitori
Snapsheet è un’azienda di Chicago che fornisce agli assicuratori un servizio che consente ai clienti di denunciare digitalmente i sinistri. Ha processato richieste per oltre 2 miliardi e mezzo di dollari. Non a caso la società di consulenza britannica Oxbow Partners che ha selezionato le 25 startup insurtech emergenti con il maggior potenziale in relazione all’impatto sul mercato assicurativo e alla scalabilità del progetto (Qui puoi leggere il report in versione completa) l’ha inserita nella classifica. Per il 2019 il progetto della startup è di internazionalizzare la piattaforma.
“Snapsheet – ha spiegato il founder e CEO dell’azienda, Brad Weisberg – ha digitalizzato l’intero processo delle richieste di risarcimento. E negli ultimi anni abbiamo migliorato le nostre soluzioni cloud per la gestione degli indennizzi e per l’area di analytics, non solo per il segmento auto ma per tutti i rami danni”. Ed è stato proprio il software di gestione di sinistri e indennizzi, già utilizzato in Irlanda da Zurich, ad attrarre gli investitori durante l’ultimo round di finanziamento. Perché, spiega ancora Weisberg, “abbiamo contribuito a guidare una rivoluzione digitale basata sui dati che sta trasformando il modo in cui i nostri clienti interagiscono con i loro e con gli investitori in tutto l’ecosistema degli indennizzi automatici. E ora stiamo accelerando e ampliando la nostra tecnologia”.
E, proprio grazie ai finanziamenti ottenuti con l’ultimo round, Snapsheet potrà accelerare la consegna della sua piattaforma Saas (Software as a service) per la gestione end-to-end dei sinistri, ma anche per investire ulteriormente nell’analisi avanzata dei dati e per espandere il team che segue i clienti a livello globale.
Articolo originariamente pubblicato il 19 Giu 2019