Il 2017 non è riuscito a togliere al 2015 lo scettro di ‘anno boom’ per l’insurtech: il voume delle operazioni d’investimento realizzate nel corso dello scorso anno si ferma a 2,24 miliardi di dollari, contro i 2,69 miliardi del 2016 e i 2,75 miliardi del 2015, secondo una ricerca del settore fintech condotta da FT Partners e riportata da Intelligent Insurer.
E’ però cresciuto il numero delle transazioni finanziarie nel settore insurtech, che ha raggiunto il livello record di 203 operazioni, mentre nel 2016 erano state 160 e 125 nel 2015.
Dei quattro più cospicui finanziamenti nel 2017, due hanno riguardato il settore delle assicurazioni sanitarie online (Bright Health e Clover Health), uno nel settore telematico (Natuo) e uno nell’assicurazione online P & C (Lemonade).
Controcorrente l’Europa che ha registrato un aumento significativo dell’attività di investimento: sia volume che numero degli investimenti sono entrambi più che raddoppiati, passando il primo a 408 milioni di dollari, un incremento del 279% su base annua. La regione ha anche registrato il suo più ricco finanziamento in insurtech: 107 milioni di dollari per di BIMA condotto da Allianz X, che è stato il quinto maggior finanziamento a livello globale nel 2017.
Gli Stati Uniti rimangono il Paese maggiormente impegnato sul fronte insurtech con 1,42 miliardi $, meno del 37% rispetto all’anno precedente, ma rappresentano comunque il 63% del totale a livello globale.
L’Asia ha registrato 357 milioni di dollari di investimenti insurtech, con un incremento anno su anno del 12%, e del 16% del totale a livello mondiale.