I dati non mentono e CB Insights, che sa metterli insieme molto bene, ne trae una conclusione: il 2016 per l’insurance tech è partito molto bene, finora sono stati raggiunti il miliardo di dollari d’investimenti, ed è sulla buona strada per raggiungere i risultati straordinari del 2015, quando ha gli investimenti oltrepassarono i 2,8 miliardi. Un anno particolare caratterizzato da alcuni investimenti molto elevati (Zenefits, Oscar Health) che da soli hanno pesato parecchio sulle cifre totali.
Mettendo vicino il secondo trimestre di entrambi gli anni si nota una grande differenza: il Q2 2015 aveva superato 1,8 miliardi di capitali investiti, mentre il Q2 2016 si ferma a 389 milioni, nettamente inferiore anche ai primi trimestri dell’anno corrente. Oltre la metà degli investimenti sono seed-early stage.
In questo secondo quarter sembrano calati sia il numero di investimenti che gli importi investiti, tuttavia mettendo insieme il numero di deal di quest primi sei mesi e lo si confronta con il 2015, si capisce che siamo di fronte a un buon trend, dice CB Insights, secondo il quale se il 2015 è stato un anno boom, il 2016 non sarà da meno.
Gli Stati Uniti si confermano dominanti nell’insurance tech, con il 63% delle attività registrate; segue a ruota la Germania, che supera UK, India, Cina, Francia, Canada e tutti gli altri Paesi non meglio identificati.
Qui l’articolo integrale di CB Insights.