I consumatori “millennial” non sono chi tu pensi che siano

Penry Price, vice presidente marketing di LinkedIn, sostiene che sia il momento di cambiare strategia per conquistare i nativi digitali. Perché non sono solo una nuova generazione…

Pubblicato il 20 Ago 2015

people-millennials-street-150813151943

Nei soli Stati Uniti spendono ogni anno circa 600 miliardi di dollari: sono i “millennial”, generazione che va dai 18 ai 35 anni circa, anche detti nativi digitali.

Per gli uomini di marketing sono un target difficile, una sfida, perché sono molto diversi dalle generazioni precedenti.

“ I millennial sono consumatori profondamente diversi da quelli che sono venuti prima di loro. La loro attenzione è frammentata su più schermi, sono incalliti “cord – cutter”, cioè non capiscono l’utilità di pagare per un pacchetto di TV via cavo. E’ molto probabile che detestino la pubblicità molto di più rispetto alle generazioni venute prima di loro. Questa combinazione di fattori fa paura alle società di marketing.” A dirlo è Penry Price, vice presidente a livello globale delle vendite e del marketing di LinkedIn, che in un articolo pubblicato da Re/Code ha evidenziato le differenze rispetto alle generazioni precedenti (quelle del dopo guerra) che i professionisti del marketing dovrebbero tenere in considerazione. Sopratutto adesso che i primi nativi digitali stanno diventando “vecchi”, hanno maggiore potere d’acquisto, sono più influenti.

La buona notizia, sostiene Price, è che i millennial sono più ottimisti, hanno maggior spirito imprenditoriale e che esiste anche per loro un modello di marketing.

Certamente non basato sui classici formati pubblicitari, ma personalizzato e che utilizzi i social network. I millennial cercano informazioni e tendono a farsi un’opinione attraverso i social network, apprezzano molto i contenuti di qualità, anche se di tipo promozionale (cioè brandizzati).

Price suggerisce vivamente ai brand e alle società che vendono al consumatore finale di adeguare le proprie strategie di marketing al fine di raggiungere i millennial, poiché rappresentano un target sul quale vale la pena investire: non solo hanno sempre maggiore potere di acquisto, ma, una volta conquistati, sono anche consumatori fedeli e influenti.

Per leggere l’articolo completo, clicca qui.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2