L’Italia delle startup cresce ma l’ecosistema fa fatica a svilupparsi e, soprattutto, il divario con gli altri Paesi europei è significativo. Ad esempio, sugli investimenti di venture capital pro capite (cioè rispetto alla popolazione) la Francia è dieci volte avanti e la Germania sei.
Che cosa fare, al di là delle generiche e condivise dichiarazioni sull’importanza dell’innovazione portata dalle startup per la crescita e la competitività dell’Italia? InnovUp, l’Associazione che riunisce e rappresenta l’ecosistema italiano dell’imprenditorialità innovativa, ha messo a punto una sorta di manifesto, dieci proposte strategiche per rafforzare e unire la filiera dell’innovazione e favorire la costruzione di una Startup Nation italiana.
Lo StartupAct del 2012 ha bisogno di essere rivisto, serve un riordino e un aggiornamento delle diverse norme esistenti a favore delle nuove imprese che, secondo i dati Cerved 2022, sono quelle che creano il 67%v dei nuovi posti di lavoro.
“Le nostre proposte, condivise con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito dello sviluppo di uno Startup Act 2.0, rappresentano un passo significativo verso la creazione di un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita imprenditoriale in Italia”, spiega la presidente di InnovUp Cristina Angelillo. “Sono proposte che nascono, infatti, dal costante confronto con la base associativa e dall’osservazione di più di 10 anni dell’attuale contesto normativo, che necessita di essere aggiornato.
Lo stato dell’ecosistema italiano delle startup
Nonostante i progressi compiuti – per il terzo anno consecutivo è stato superato il miliardo di finanziamenti raccolti – e la resilienza mostrata dalle startup italiane in risposta alla difficile congiuntura politico-economica del biennio 2022-2023, l’Italia sconta ancora un significativo divario rispetto ai concorrenti europei.
Tuttavia, le risorse italiane destinate all’ecosistema dell’innovazione stanno crescendo, anche grazie all’attrazione di capitali esteri, agli interventi di Cdp Venture Capital – che nel suo nuovo Piano Industriale mira a mobilizzare, nel 2028, fino ad 8 miliardi di euro -, agli investimenti delle Corporate, al fenomeno dei second time founder e ai Fondi del PNRR.
Inoltre, dai dati emerge come, nel 2023, nonostante una riduzione degli investimenti complessivi dovuta principalmente all’assenza di mega-round, i round pre-seed e seed hanno registrato una crescita sia di numero che di dimensioni medie (+60% pre-seed e +84% seed in tre anni), contribuendo a consolidare una nuova generazione di startup italiane e favorendo occupazione qualificata nel Paese.
Le 10 proposte concrete di InnovUp
In questo scenario, InnovUp ha elaborato una serie di proposte pratiche per valorizzare le potenzialità dell’ecosistema dell’innovazione italiano poiché i capitali non sono sufficienti ma devono essere accompagnati da un favorevole contesto competitivo per rendere l’Italia una vera Startup Nation.
Il Manifesto, comprensivo di una pluralità di misure che favoriscano l’attività innovativa, propone:
- Rafforzamento e messa a sistema delle agevolazioni per gli investimenti in startup e PMI innovative:
sostegno finanziario e semplificazione normativa per gli investimenti nelle startup e nelle PMI innovative, al fine di massimizzare il loro impatto e rendere più efficiente l’accesso a tali incentivi;
- Revisione delle definizioni e dei requisiti per le startup e PMI innovative: aggiornamento dei criteri di accesso e permanenza nei registri delle startup e PMI innovative per riflettere meglio la natura e le esigenze dell’ecosistema imprenditoriale;
- Revisione del quadro normativo degli incubatori certificati: adattamento delle norme che regolano le attività degli attori della filiera per rispondere alle evoluzioni del mercato e valorizzare tutti i soggetti attivi nella filiera (incubatori, acceleratori, PST, startup studio/venture builder);
- Incentivi all’internazionalizzazione: promozione dell’espansione internazionale delle startup e delle PMI innovative attraverso incentivi mirati e supporto alle attività di marketing internazionale;
- Aumento degli incentivi fiscali per gli investimenti in venture capital: introduzione e potenziamento delle agevolazioni fiscali per incentivare gli investimenti istituzionali in venture capital e imprese innovative;
- Promozione dell’Open Innovation e stimoli alle exit industriali: incentivazione della collaborazione tra imprese innovative e consolidate per favorire, la crescita delle startup e la competitività internazionale delle nostre aziende;
- Nuova modalità di costituzione telematica: semplificazione e riduzione degli oneri per la costituzione di nuove imprese, favorendo l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali;
- Attrazione e conservazione dei talenti: incentivi per supportare i dipendenti che vogliono avviare una propria startup (es.: tradurre l’indennità di disoccupazione in reddito di imprenditorialità per coloro che vogliono avviare una startup, come in Francia) e per strumenti volti a favorire le assunzioni nelle nuove imprese innovative, garantendo un sistema resiliente e competitivo;
- Supporto ai percorsi di protezione brevettuale: potenziamento delle misure di sostegno alla protezione della proprietà intellettuale per favorire l’innovazione di qualità e il trasferimento tecnologico;
- Revisione delle norme di diritto societario: adeguamento delle regole societarie per favorire gli investimenti internazionali e la crescita delle imprese innovative.