Debutta a Molfetta (Bari) il primo gestore di portali di equity crowdfunding del Sud. Si chiama MuumLab, è stato iscritto nel registro della Consob il 6 agosto scorso e, degli otto portali che compaiono a tutt’oggi nel cosiddetto Registro ordinario, è l’unico con sede nel Mezzogiorno (quattro sono a Milano, uno a Brescia, uno a Livorno e uno Civitanova Marche).
Muum Lab organizzerà e gestirà una piattaforma per la quotazione delle startup innovative in base alle modalità dell’equity crowdfunding, raccolta fondi online, regolata in Italia da un’apposita legge, che prevede l’acquisizione di partecipazioni nell’azienda da parte dei finanziatori. In particolare, come è spiegato in un comunicato, Muum Lab intende specializzarsi nella raccolta di capitale di rischio a favore delle startup innovative del settore Energia, Agroindustria, ICT e Real Estate, prediligendo in fase di selezione quelle società a forte vocazione sociale e con un team competente del settore di appartenenza e nella gestione d’impresa.
La società è stata fondata nel 2013 da Paolo Ciccolella, già vice presidente dei Giovani di Confindustria Puglia e consigliere di amministrazione della G.C. Partecipazioni S. Agr.a.r.l. Ciccolella è un’azienda attiva nei settori della produzione e della commercializzazione di fiori recisi e piante da vaso. Prima azienda florovivaistica quotata in borsa in Europa, è specializzata nella produzione di anthurium (circa 25 diverse varietà) e piante stagionali in vaso.
Dai fiori Paolo Ciccolella è passato al digitale: laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano, si è occupato principalmente di temi legati allo sviluppo e all’innovazione tecnologica.
Tra l’altro Muum Lab è una società cofinanziata dall’Unione europea attraverso Smart & Start, programma del Ministero per lo Sviluppo Economico gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). L’iniziativa prevede agevolazioni alle imprese di piccole dimensioni impegnate su innovazione, uso di tecnologie digitali e valorizzazione della ricerca, con sede in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni del cosiddetto Obiettivo Convergenza.
Introdotta dal Decreto Crescita bis (Decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”) con l’obiettivo di facilitare l’accesso delle startup al mercato dei capitali di rischio, la disciplina nazionale del crowdfunding riconosce alle startup la possibilità di promuovere l’offerta al pubblico di strumenti finanziari di equity attraverso uno o più piattaforme on line specializzate nella mobilitazione della ‘folla’ di potenziali investitori.
Con il “Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio da parte di startup innovative tramite portali online”, pubblicato dalla Consob il 12 luglio 2013 in attuazione degli articoli 50-quinquies e 100-ter del Testo Unico della Finanza, l’Italia si è dotata, per prima in Europa, di una compiuta regolamentazione del fenomeno dell’equity crowdfunding.