Quest’anno il Black Friday cadrà il 24 novembre e, come gli anni scorsi, offrirà grandi opportunità per gli store on line e i siti di e-commerce che dovranno farsi trovare preparati per coglierle. Basti pensare che in Italia, nella settimana del Black Friday 2022, si sono concentrati il 4% degli acquisti dell’intero anno con una spesa di 2miliardi di euro secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, che evidenzia la tendenza a estendere su più giorni il periodo degli sconti.
Un’analisi Bcg (Boston Consulting Group) prevede che quest’anno gli Italiani utilizzeranno Black Friday anche in vista dei regali di Natale. Il 58% degli italiani effettuerà acquisti online concentrandosi soprattutto (70%) su prodotti elettronici, riporta Statista, che stima un incremento del 38% del traffico sui siti, il 74% da dispositivi mobili.
Black Friday: i rischi da evitare
Per cogliere le opportunità di business, i prodotti digitali e-commerce dovranno arrivare al Black Friday pronti per reggere la pressione dell’incremento di accessi, restando performanti ed evitando il rischio di diventare lenti e macchinosi.
Il 40% dei potenziali clienti che entra per fare un acquisto abbandona infatti il sito web se deve attendere più di tre secondi per il caricamento (fonte Toptal) con una perdita di 2 miliardi di dollari l’anno a causa di siti troppo lenti, secondo Hubspot. “Tre secondi sembrano davvero pochi, ma il cliente ha sempre ragione.” è la considerazione di Lorenzo Fanetti, Head of Sales di Unguess, che aggiunge: “Dobbiamo dunque evitare in tutti i modi di perdere coloro che abbiamo attirato grazie a investimenti in marketing o AdWords, e che sono entrati nel nostro sito web con l’intenzione di fare un acquisto”.
Un altro rischio da scongiurare, in qualunque momento dell’anno ma particolarmente in occasione del Black Friday, è l’abbandono del carrello, considerato dagli e-commerce manager e dagli operatori del retail online uno dei problemi più diffusi. Il 69,8% dei clienti, secondo Baymard, non conclude l’acquisto per criticità del tutto evitabili, come i costi inespressi esplicitati solo al momento del pagamento. Altre ragioni spingono le persone a sospendere l’acquisto: la presenza di bug nel software, frizioni, scarsa usabilità e la percezione di scarsa sicurezza, che blocca il cliente al momento di fornire i dati propri e della carta di credito. Quest’ultimo rischio va particolarmente evitato durante il Black Friday visto che il 34,2% dei cyber attacchi ha come target proprio il settore dell’e-commerce (fonte Magneto It Solutions).
Priorità e passi per prepararsi a un e-commerce a prova di Black Friday
Quali sono dunque le azioni prioritarie che un operatore e-commerce dovrebbe mettere in atto per sfruttare al massimo le opportunità di business che il Black Friday offre?
Il primo obiettivo è curare la User eXperience (UX), secondo Fanetti che, citando l’analisi di Hubspot, sottolinea come l’88% degli utenti abbandona l’acquisto e tende a non tornare più su un sito se lo considera inadeguato in termini di UX. Per contro, sostiene Forrester, un sito con una UX eccellente consente un aumento del 400% della conversione rispetto a uno con UX scadente. “Non è dunque sufficiente che il prodotto digitale funzioni e non ci siano bug, ma deve offrire un’esperienza a prova dell’utente più esigente”, precisa Fanetti.
Il secondo punto su cui lavorare è l’abbandono del carrello che può essere prevenuto e notevolmente ridotto eliminando qualunque bug dal prodotto digitale e offrendo una percezione di sicurezza molto alta. Un ultimo aspetto riguarda l’accessibilità, indispensabile per rendere un prodotto digitale utilizzabile anche da persone con disabilità. “L’attenzione dovrebbe derivare sia da una motivazione etica sia da un interesse economico dell’azienda. Un sito altamente accessibile potrà infatti essere facilmente utilizzato anche da segmenti di popolazione come anziani, persone daltoniche e ipovedenti che altrimenti faticherebbero a utilizzare l’e-commerce. Perché rinunciare a questi clienti?”, aggiunge Fanetti.
Per prepararsi al Black Friday e assicurarsi risultati ottimali, le organizzazioni dovrebbero dunque disporre di un prodotto digitale che funzioni bene, con un’ottima UX, accessibile e sicuro. Realizzare un sito web, una piattaforma di e-commerce o un’app con queste caratteristiche richiede un percorso lungo. Tuttavia, è possibile in pochi giorni realizzare passi significativi per aumentare le performance ed essere pronti a cogliere tutte le opportunità del Black Friday, come assicura l’Head of Sales di Unguess.
Strumenti e metodologie per un sito e-commerce pronto per il Black Friday
“Per rispondere al moltiplicarsi di richieste dei nostri servizi nei mesi che precedono il Black Friday e il Natale, abbiamo individuato una modalità a pacchetto che aiuta i clienti che vogliono raggiungere in fretta un risultato”, sostiene Fanetti. La proposta di Unguess prevede una sorta di soluzione plug and play che consente, in cinque giorni, di migliorare le prestazioni dell’e-commerce.
In questo lasso di tempo gli specialisti e la comunità crowdtesting di Unguess condurranno verifiche per:
- migliorare la UX, con test di usabilità per assicurare che il sito di e-commerce soddisfi le esigenze dei potenziali clienti, copy testing con persone madrelingua per essere certi che le traduzioni per i diversi paesi siano corrette, test di accessibilità per rendere l’e-commerce accessibile a chiunque, verifica del customer journey;
- prevenire l’abbandono del carrello e migliorare la fase di check-out, attraverso il test dell’intera esperienza di acquisto, dalla selezione del prodotto al pagamento;
- ottimizzare le performance e la qualità del software del sito, attraverso test funzionali per trovare bug bloccanti, stress test per assicurarsi che sia in grado di supportare l’aumento del traffico tipico del Black Friday;
- garantire la sicurezza, attraverso test svolti da Hacker Etici, per essere certi che le persone si sentano tranquille nell’inserire i propri dati di pagamento e completare l’acquisto.
Unguess ha verificato che questo sforzo si traduce nell’incremento medio del 9% nel conversion rate con picchi più elevati per alcune aziende clienti. È il caso di Costa Crociere che ha registrato un incremento del 25% di conversione nel suo e-commerce e di Decathlon che ha aumentato del 14% la conversione nella pagina di creazione dell’account del suo sito web.