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Il colosso giapponese Marubeni punta su D-Orbit, che raccoglierà 100 milioni: il trionfo della space economy italiana

D-Orbit, fornitore globale di servizi di logistica satellitare, annuncia una partnership con il colosso Marubeni, che è lead investor di un round Serie C. Ecco che cosa fa D-Orbit e le ragioni dell’eccellenza dell’aerospazio made in Italy

Pubblicato il 09 Nov 2023

Luca Rossettini, founder e CEO di D-Orbit, si allea con Marubeni

C’è un settore innovativo in cui l’Italia va forte: l’aerospazio. Ecco perché D-Orbit, fornitore internazionale di servizi di logistica satellitare ideato da un italiano, e Marubeni Corporation, un colosso del settore industriale giapponese, hanno annunciato un innovativo accordo di investimento che dovrebbe portare alla ex startup fino a 100 milioni di euro.

Questa collaborazione, ufficialmente siglata l’8 novembre 2023 – si legge in un comunicato aziendale – si propone di rivoluzionare l’industria della logistica spaziale. Soggetta all’ottenimento dei permessi e delle approvazioni necessarie, la partnership strategica dovrebbe essere realizzata entro la fine del 2023. Marubeni assume il ruolo di investitore principale nel round di finanziamento di Serie C di D-Orbit; il round, che include altri investitori italiani, europei e internazionali, dovrebbe superare in totale 100 milioni di euro.

Le previsioni per il settore spaziale indicano una traiettoria ascendente da 270 miliardi di dollari nel 2014 a una cifra stimata di 546 miliardi di dollari entro la fine del 2023, con la possibilità di superare il trilione di dollari entro il 2030. Questa espansione alimenta un aumento dei lanci di satelliti e, di conseguenza, stimola la domanda di servizi satellitari, incluso l’accesso e il trasporto nello spazio.

Come nasce e che cosa fa D-Orbit

D-Orbit è attiva nel mercato dei servizi di logistica e trasporto spaziale con un track record di servizi, tecnologie e missioni di successo testate nello spazio.

Fondata nel 2011 a Milano, D-Orbit è la prima azienda a rispondere alle esigenze logistiche del mercato spaziale. ION Satellite Carrier, ad esempio, è un veicolo spaziale che può trasportare satelliti in orbita e rilasciarli singolarmente in slot orbitali distinti, riducendo il tempo dal lancio alle operazioni fino all’85% e i costi di lancio di un’intera costellazione di satelliti fino al 40%. ION può anche ospitare più payload di terze parti come tecnologie innovative sviluppate da startup, esperimenti di entità di ricerca e strumenti di aziende spaziali tradizionali che richiedono un test in orbita. ION può anche essere affittato per applicazioni di edge computing e servizi cloud spaziali per fornire agli operatori satellitari capacità di archiviazione e capacità di calcolo avanzate in orbita. La società italiana si propone di diventare un attore rilevante nel mercato dei servizi in orbita, che si prevede diventerà uno di quelli in più rapida crescita all’interno del settore spaziale.

D-Orbit ha uffici in Italia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Il suo impegno a perseguire modelli di business che sono redditizi, rispettosi dell’ambiente e socialmente vantaggiosi, l’ha portata a diventare la prima azienda spaziale certificata B-Corp al mondo.

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Che cosa farà D-Orbit con il nuovo round guidato da Marubeni

Il futuro round di finanziamento di Serie C consentirà a D-Orbit di rafforzare le sue operazioni in Italia mentre accelera i progressi realizzati nel suo percorso su scala globale, con un’enfasi specifica sui servizi in orbita, il cloud computing spaziale e il trasporto orbitale. Contribuirà anche in modo significativo alla realizzazione di una “economia spaziale circolare”, dove i detriti spaziali si trasformano in una risorsa preziosa. Grazie ai progressi nei servizi in orbita, in futuro sarà possibile raccogliere e riciclare i detriti in orbita, oltre a produrre veicoli spaziali adatti ai viaggi interplanetari. I veicoli autonomi necessari per questo scopo saranno gestiti attraverso una rete cloud spaziale che D-Orbit sta già sviluppando.

Inoltre, in risposta alla crescente frequenza dei lanci di satelliti, D-Orbit conferma il suo impegno per  rafforzare la sostenibilità spaziale e la responsabilità ambientale. L’azienda si impegna non solo a fornire servizi di supporto all’inserimento in orbita e operativi, ma anche a espandere la sua offerta per includere servizi essenziali come l’estensione della vita dei satelliti e la rimozione dei detriti spaziali.

Dalla partnership con Marubeni, un ampliamento della presenza di D-Orbit nel mondo

Attraverso questa partnership strategica, D-Orbit prevede un supporto attivo di Marubeni nella crescita e nell’espansione dell’azienda. Inoltre, D-Orbit e Marubeni stanno estendendo il mandato di agenzia di Marubeni oltre l’ambito iniziale limitato al Giappone al Sud-est asiatico, amplificando significativamente la presenza di D-Orbit e la fornitura di servizi agli operatori satellitari su scala globale.

“Marubeni Corporation è entusiasta di intraprendere questa partnership con D-Orbit. Questo investimento sottolinea il nostro impegno a guidare l’innovazione e la crescita nel settore dei satelliti. Insieme a D-Orbit, immaginiamo un futuro in cui i servizi spaziali non sono solo tecnologicamente avanzati ma anche sostenibili. Siamo entusiasti delle possibilità che questa collaborazione presenta e dell’impatto positivo che avrà sull’industria e sulla nostra visione condivisa di un ambiente spaziale più accessibile e sostenibile”, ha commentato Toru Okazaki, Chief Operating Officer, Aerospace & Ship Div. di Marubeni Corporation.

Luca Rossettini, CEO di D-Orbit, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di unire le forze con Marubeni Corporation in questa partnership trasformativa, che segna una tappa significativa nel percorso di D-Orbit. Questa collaborazione non solo ci spinge verso la realizzazione del nostro ambizioso percorso, ma rafforza anche il nostro impegno a ridisegnare l’industria della logistica spaziale. Insieme, puntiamo a guidare l’innovazione, migliorare i servizi satellitari e contribuire a un futuro più sostenibile e vibrante nello spazio”.

Il mercato aerospaziale: i numeri

Le prospettive per il settore spaziale mostrano un trend in crescita, da 270 miliardi di dollari nel 2014 a una stima di 546 miliardi di dollari entro la fine del 2023, con la possibilità di oltrepassare il traguardo del trilione di dollari entro il 2030. Questa crescita incoraggia un aumento nel numero di lanci di satelliti e, come conseguenza, genera una maggiore domanda di servizi satellitari, tra cui l’accesso allo spazio e il suo trasporto.

Innovazione nell’aerospazio: il ruolo dell’Italia

L’Italia, grazie alla sua lunga tradizione nel settore aerospaziale e alla presenza di aziende e istituzioni di rilievo, svolge un ruolo importante nell’innovazione del settore aerospaziale.

In primo luogo,ospita alcune delle più importanti aziende aerospaziali a livello europeo e mondiale. Tra queste, Leonardo (ex Finmeccanica), uno dei principali attori globali nel settore aerospaziale, difesa e sicurezza, e Thales Alenia Space, un’azienda leader nella produzione di satelliti.

Inoltre il nostro Paese è uno dei principali contributori dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), partecipando attivamente a vari progetti e missioni. Tra i progetti di rilievo, c’è la missione ExoMars, un programma congiunto dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Russa per l’esplorazione del pianeta Marte.

L’Italia vanta anche un vivace ecosistema di startup aerospaziali che stanno portando avanti innovazioni significative in aree come la propulsione spaziale, i sistemi satellitari, la robotica spaziale e la tecnologia dei droni. Queste startup stanno ricevendo crescenti investimenti da parte di investitori nazionali e internazionali, segnale dell’interesse sempre più alto per l’innovazione aerospaziale italiana. Anche D-Orbit, oggi cresciuta, era una di quelle startup.

Da non trascurare il ruolo di ricerca accademica. Università e centri di ricerca italiani all’avanguardia nello studio e nello sviluppo di nuove tecnologie aerospaziali.

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Redazione EconomyUp
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