La compagnia assicurativa Generali lancia un’iniziativa di corporate venture capital: si chiama Generali Ventures e ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione, entrare in nuovi mercati e generare efficienze operative per il gruppo..
Con una dotazione di 250 milioni di euro, Generali Ventures agirà come fondo dei fondi e individuerà le opportunità di investimento più promettenti con particolare attenzione ai settori insurtech e fintech.
Qui il post linkedin della pagina ufficiale di Generali
Generali Ventures, come funziona il fondo venture capital di Generali
L’iniziativa fa parte del piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth” di Generali, che prevede 1,1 miliardi di euro di investimenti cumulativi nella trasformazione digitale e tecnologica del Gruppo. Guidare l’innovazione e la trasformazione digitale rappresenta uno dei tre pilastri su cui si basa la strategia, con lo scopo di sviluppare modelli di business sostenibili per il futuro, aumentare il valore per il cliente attraverso il modello consulenziale “Lifetime Partner”, accelerare l’innovazione come azienda basata sui dati e raggiungere ulteriori efficienze operative attraverso l’automazione e la tecnologia su larga scala.
“Nell’ambito del nostro piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ ci confermiamo come un gruppo innovativo orientato al cliente, con un focus sull’impiego ottimale di dati e tecnologie emergenti. Con questa nuova iniziativa nel campo del venture capital, intendiamo destinare investimenti a lungo termine all’ecosistema globale dell’innovazione” ha dichiarato Bruno Scaroni, Group Chief Transformation Officer di Generali. “Generali Ventures si propone inoltre di esercitare un impatto positivo sul settore assicurativo, facilitando lo sviluppo di progetti innovativi, cogliendo nuove possibilità di collaborazione e integrando iniziative che contribuiscono alla trasformazione complessiva del Gruppo”.
Cosa cerca Generali Ventures
La ricerca di innovazione esterna abbraccia un ampio spettro di tecnologie che stanno rivoluzionando l’industria assicurativa, includendo ambiti quali la mobilità, l’intelligenza artificiale, la cyber security e il settore sanitario. Gli obiettivi di investimento comprendono startup innovative, sia in fase pre-seed sia late stage, con un interesse geografico che si estende ai fondi VC in Europa e negli Stati Uniti.
Le tre iniziative in cui ha già investito
Avviato nel 2022, dopo un’analisi approfondita di oltre 100 fondi di venture capital, Generali Ventures ha già concretamente investito in tre iniziative strategiche: Mundi Ventures, Speedinvest e Dawn. Ecco di cosa si occupano.
Fondata nel 2015 dal CEO Javier Santiso, Mundi Ventures è una società globale di venture capital che gestisce oltre 500 milioni di euro in diversi fondi che operano in tecnologie assicurative, fintech e enterprise tech. In particolare, il settore Insurtech costituisce il fondo più grande e il principale focus degli investimenti.
La strategia di investimento del fondo si concentra principalmente sull’Europa e il Nord America, con interesse anche verso le regioni emergenti, in particolare l’Asia e l’America Latina. Gli investimenti sono concentrati principalmente (ma non esclusivamente) su round di Serie A e B.
Tra gli altri, ha investito in wefox, Shift e Luko.
Nato nel 2011 a Vienna, Speedinvest è uno dei più attivi investitori europei focalizzati sulle startup nei primi stadi di sviluppo, ovvero nelle fasi iniziali di pre-seed e seed.
Guidato da Oliver Holle (CEO & Managing Partner) e Michael Sieghart (CFO & Managing Partner), gestisce oltre 1 miliardo di euro di asset e conta più di 40 investitori, con sedi anche a Berlino, Londra, Monaco e Parigi.
Il suo portfolio di investimento include wefox, Bitpanda e Tier.
Fondato nel 2007 con sede a Londra, Dawn è il principale investitore specializzato in software B2B in Europa, con 2 miliardi di dollari in gestione. Il fondo sostiene aziende in fase di Serie A e B, continuando a finanziare quelle con migliori performance attraverso le fasi di crescita fino alla exit.
Il suo portafoglio di investimenti include Mimecast (precedentemente quotata al NASDAQ, acquisita da Permira in una transazione da $5,8 miliardi), iZettle (venduta a PayPal per $2,2 miliardi in contanti), Tink (acquistata da Visa per $2,0 miliardi) e LeanIX (acquisita da SAP).