STARTUP EUROPEE

Alessandro Benetton punta sul venture capital per startup europee: nasce 2100 Ventures

Il nuovo fondo da 30 milioni di euro investirà in startup B2B nelle aree fintech, SaaS e climate tech in tutta Europa. Una quota sarà obbligatoriamente riservata alle italiane. Nel Cda di 2100 Ventures siedono Luca Ascani, Stefano Bernardi e Raffaele Terrone

Pubblicato il 31 Ott 2023

Alessandro Benetton e il venture capital con 2100 Ventures

Alessandro Benetton ha lanciato una nuova società di venture capital, 2100 Ventures.

Uno degli eredi della grande famiglia di industriali è il principale LP del nuovo fondo da €30 milioni. LP sta per “Limited Partner”, che tradotto in italiano significa “Socio Limitato”. Nel contesto dei fondi di venture capital, un LP è un investitore che fornisce capitale ma non partecipa attivamente alla gestione del fondo.

Per 2100 Ventures la raccolta fondi è chiusa.

Benetton è affiancato da un piccolo gruppo di persone che siederanno nel consiglio di amministrazione. Tra questi l’investitore angel Luca Ascani, il socio di Unruly Capital Stefano Bernardi, e il CFO dell’unicorno italiano Scalapay, Raffaele Terrone.

Classe 1964, figlio di Luciano Benetton e Maria Teresa Maestri, già presidente di Benetton Group dall’aprile 2012 al maggio 2014, Alessandro Benetton è a tutt’oggi presidente di 21 Invest, operatore italiano di private equity, da lui fondato nel 1992 con il nome 21 Investimenti (mantenuto fino al 27 novembre 2018), gruppo europeo con uffici a Treviso, Milano, Parigi e Varsavia.

2100 Ventures: le aree di investimento

2100 Ventures ha due general partner fondatori, Andrea Gennarini, Andrea Casasco, e un terzo partner, Andrea Gurnari. Tutti e tre hanno esperienze come investitori tecnologici e creatori di startup in tutta Europa.

Il nuovo veicolo di investimento si concentrerà sul sostegno alle startup B2B nelle aree fintech, SaaS e climate tech in tutta Europa. Le aziende del portafoglio di 2100 Ventures opereranno in settori che “possono beneficiare dell’accesso all’enorme rete industriale di Benetton”, ha detto Casasco in un’intervista a Sifted.

La quota riservata alle startup italiane

Sebbene il nuovo fondo intenda investire in startup dalla fase pre-seed alla Serie A in tutta Europa, darà priorità alle sue radici italiane: più del 50% dei ticket da €250k-750k da destinare a startup dalla fase pre-seed alla Serie A andrà a società con fondatori italiani.

2100 Ventures ha già investito in sei startup, tra cui HR Jet HR e la piattaforma di benefit BonusX.

2100 Ventures: solo co-investimenti e partecipazioni fino al 5%

Tutti e tre i partner fondatori di 2100 Ventures hanno lasciato l’Italia per avviare la loro carriera e ora, dicono, “desiderano restituire qualcosa al loro Paese natale.

I tre divideranno il loro tempo a metà tra Milano e Londra, sfruttando la rete di contatti presso le società di VC pan-europee e internazionali per svolgere un ruolo di “feeder fund”, “fondo alimentatore”, cioè agendo come un collegamento tra i protagonisti degli ecosistemi tecnologici emergenti europei e i fondi più grandi, a uno stadio più avanzato.

In pratica, questo significherà che co-investiranno sempre e non intendono guidare i round, puntando invece a partecipazioni dal 1 al 5% nelle aziende.

Venture capital e grandi famiglie industriali italiane

Come i Benetton, altre grandi famiglie di industriali italiane, tradizionalmente concentrate su investimenti più tradizionali, stanno progressivamente riconoscendo il valore della tecnologia come interessante area di attività.

Fra queste, la famiglia Agnelli ha iniziato negli anni scorsi a diversificare i suoi investimenti esplorando il settore tecnologico. A giugno 2018  Exor, la holding attraverso cui gli Agnelli controllano Fiat Chrysler Automobiles e Ferrari, ha annunciato il lancio di Exor Seeds, un fondo di venture capital da 100 milioni di dollari per investire in startup hi-tech. Un altro esempio significativo è rappresentato dalla famiglia Alessandri, i fondatori della Technogym, azienda leader nel settore del fitness, che ha iniziato a investire nel venture capital per sostenere l’innovazione nel settore del benessere e dello sport. Nel 2021 ha comunicato il debutto di Wellness Ventures, venture capital destinato a occuparsi di ideazione e sviluppo di progetti tecnologici e digitali nello sport e nel fitness. Poi però, a settembre 2023, la società, nata nel 2021 e partecipata da Technogym e dall’imprenditore Nerio Alessandri, ha annunciato la chiusura dell’attività.

Anche la famiglia Berlusconi sta esplorando da tempo nuove opportunità di investimento tecnologico. Mediaset ha pensato e realizzato un fondo di corporate venture capital Ad4Ventures: un modo di sostenere startup in Italia e Spagna. QUI tutti gli investimenti in startup della famiglia del defunto premier.

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Redazione EconomyUp
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