Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha da poco annunciato l’imminente uscita di un intervento di finanza agevolata per la realizzazione di Progetti di Ricerca e Sviluppo e Innovazione nelle 7 Regioni italiane meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Le agevolazioni sono previste sia in forma di finanziamenti “a fondo perduto” che di finanziamenti agevolati, quest’ultimi forniti a valere sulle risorse del FRI (Fondo Rotativo Imprese).
L’iniziativa, in attesa dell’emanazione dei provvedimenti applicativi, ha l’obiettivo di valorizzare economicamente l’innovazione delle aziende che operano nelle suddette regioni, sostenendo progetti di rilevanza strategica per il sistema produttivo.
Ricerca, sviluppo e innovazione: da 3 a 20 milioni per le aziende innovative
Il contributo previsto per le imprese è decisamente importante. Si fa riferimento a progetti di Ricerca e Sviluppo e Innovazione estremamente significativi che vanno da un minimo di 3 milioni di euro ad un massimo di 20 milioni.
Si tratta pertanto di sostenere iniziative che, sia per la durata che per l’ammontare dell’investimento, rivestono carattere strategico e sono atte a modificare in modo significativo il posizionamento sul mercato delle diverse imprese interessate.
La dotazione finanziaria è ampia con oltre 145 milioni di contributo a “fondo perduto” e 328 milioni di fondi per i prestiti agevolati. Tali dotazioni potranno essere ulteriormente aumentate in sede di provvedimenti applicativi grazie ad altri contributi resi disponibili attraverso co-finanziamenti da parte di altri enti.
L’impatto per le aziende che riceveranno il finanziamento è pertanto significativo, come significativo è l’indotto atteso per le altre aziende che saranno chiamate ad offrire servizi alle imprese coinvolte negli investimenti.
Le società che potranno richiedere il finanziamento sono quelle che esercitano attività nei seguenti settori:
- produzione di beni o di servizi (comprese le imprese artigiane produttrici di beni)
- trasporto di qualsiasi tipo
- attività ausiliarie a favore delle imprese precedenti
- attività prevalentemente industriale nel settore agro-industriale
L’intervento favorisce anche progetti congiunti tra aziende che potranno collaborare tra loro e/o con Centri di Ricerca. Potranno essere infine coinvolte anche imprese agricole che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.
Caratteristiche dei progetti finanziabili
I progetti di ricerca e sviluppo che le aziende potranno presentare devono prevedere la realizzazione di prodotti, processi o servizi nuovi o il notevole miglioramento di quelli esistenti.
Essi dovranno introdurre significativi avanzamenti tecnologici utilizzando le cosiddette KETs (Key Enabling Technologies) collegate agli obiettivi della strategia di politica industriale europea e coerenti con la “Strategia nazionale di specializzazione intelligente”.
I progetti dovranno pertanto dimostrare di utilizzare efficacemente una o più delle seguenti KETs:
- Materiali avanzati e nanotecnologia
- Fotonica e micro/nano elettronica
- Sistemi avanzati di produzione
- Tecnologie delle scienze della vita
- Intelligenza artificiale
- Connessione e sicurezza digitale
I progetti potranno essere avviati non prima della presentazione della domanda e non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione.
La durata prevista per la realizzazione dei programmi di investimento è di minimo 12 mesi e massimo di 36 mesi, con la possibilità di richiedere una proroga, adeguatamente giustificata, di ulteriori 12 mesi.
Spese finanziabili
Le imprese in forma singola o aggregata possono finanziare progetti che, come visto, possono arrivare fino a 20 milioni di investimento complessivo.
E’ possibile pertanto sviluppare progetti di Ricerca e Sviluppo e Innovazione molto ambiziosi, atti a far intraprendere alle aziende partecipanti un significativo salto di qualità nell’ambito del loro mercato di riferimento
Gli investimenti finanziati, strettamente connessi al progetto, riguardano:
- il personale delle imprese proponenti, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto.
- gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo
- i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto
- le spese generali relative al progetto
Ricerca, sviluppo e innovazione: requisiti richiesti ed agevolazioni concedibili
Il progetto deve essere interamente svolto presso sedi collocate nelle Regioni meno sviluppate da aziende che abbiano almeno due bilanci approvati.
Possono partecipare al bando anche aziende che non hanno la sede nelle Regioni previste dall’intervento agevolativo. Devono però dimostrare, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, di avere almeno una sede operativa dove svolgere il progetto in una di quelle Regioni.
E’ previsto un contributo a “fondo perduto” alle spesa ammissibili pari al 30% per le piccole imprese, al 25% per le medie ed al 15% per le grandi imprese.
I progetti presentati da aziende in forma aggregata potranno ricevere, nel rispetto di specifiche condizioni, un incremento del 10% di finanziamento a fondo perduto. Le aggregazioni devono prevedere un massimo di 5 imprese, ognuna delle quali deve effettuare un investimento non inferiore al minimo previsto (3 milioni di euro).
Il finanziamento agevolato, a valere sulle risorse del FRI, viene concesso a tutte le aziende nella misura del 50% delle spese ammissibili. Trattandosi di un finanziamento bancario le aziende dovranno dimostrare di essere “economicamente e finanziariamente sane”.
Nel caso ad una aggregazione spetti la maggiorazione del 10%, il finanziamento agevolato concesso alle PMI scende al 40%.
Criteri di valutazione
Il finanziamento viene concesso tramite una procedura negoziale a cui si potrà accedere raggiungendo un punteggio minimo nella fase di valutazione del progetto presentato.
Il punteggio viene attribuito sulla base dei seguenti criteri:
- qualità del progetto (da 0 a 60 punti), valutata sulla base della sua validità tecnica, rilevanza dei risultati attesi, grado di innovazione
- impatto del progetto (da 0 a 40 punti), valutato sulla base di potenzialità economica, potenzialità di sviluppo, impatto industriale, impatto sociale
I punteggi minimi richiesti per poter accedere alla procedura negoziale sono di 30 punti per il criterio di qualità e di 20 punti per il criterio di impatto del progetto. Inoltre, il punteggio complessivo non deve essere inferiore a 65 punti.
I provvedimenti applicativi stabiliranno con maggior dettaglio criteri di valutazione e punteggi minimi da raggiungere.
Il superamento delle soglie minime fornisce, come visto, l’accesso alla procedura negoziale che dovrà fornire la valutazione complessiva di ammissibilità o non ammissibilità del progetto.
Ricerca, sviluppo e innovazione nelle Regioni meno sviluppate: cosa fare per proporre un progetto
La significativa dotazione finanziaria messa a disposizione rende verosimile prevedere che almeno un centinaio di progetti verranno finanziati.
La procedura di valutazione delle proposte presentate sarà “a sportello” per cui occorrerà tenere presente le date che verranno comunicate dai provvedimenti applicativi per essere pronti a presentare il progetto già dal primo giorno di apertura.
Risulta inoltre essenziale valutare, sin da subito, la solidità finanziaria delle imprese che intendono partecipare. La domanda dovrà infatti essere corredata, secondo quanto verrà indicato dai provvedimenti attuativi, da attestazioni o delibere che indichino la possibilità dell’impresa di poter accedere al finanziamento bancario.
Un altro aspetto molto importante e la definizione del “Contratto di Collaborazione”, nel caso si voglia presentare un progetto congiunto tra più soggetti. Questo tipo di accordo può fornire vantaggi sia in termini di qualità del progetto che in termini finanziari. Occorre pertanto selezionare attentamente i partner con cui si intende procedere alla presentazione ed alla successiva realizzazione del progetto.
La proposta richiede infine un’attenta preparazione sia in fase di presentazione, con l’elaborazione di un adeguato “Piano di Sviluppo”, che nella fase negoziale con la scelta delle figure professionali più idonee in grado di sottolineare fattibilità e punti di forza del progetto.
L’attenta gestione delle diverse fasi di un iter valutativo così complesso diventa un elemento fondamentale per incrementare le possibilità che il progetto venga finanziato.
ICTLAB PA (Gruppo Digital360) è il partner ideale per assistere le aziende nell’impostare e presentare al meglio progetti di investimento complessi. Un supporto importante nelle diverse fasi di presentazione della domanda, di negoziazione e rendicontazione una volta ottenuto il finanziamento.