UNICORNI FINTECH

Satispay entra nel welfare aziendale: arrivano i buoni pasto senza commissioni

L’unicorno fintech che ha rivoluzionato il settore del mobile payment entra nel mercato dei buoni pasto. Quelli di Satispay saranno senza commissioni, totalmente digitali e utilizzabili in varie occasioni. I dettagli

Pubblicato il 26 Set 2023

Satispay buoni pasto (Courtesy: Satispay)

Satispay entra nel mercato dei buoni pasti. l’innovativa azienda fintech italiana che ha rivoluzionato il settore del mobile payment e da startup è diventata unicorno (le startup valutate oltre 1 miliardo di dollari) offre un nuovo servizio, SATISPAY BUONI PASTO.  Entra così in un mercato che, secondo i dati disponibili al 2021, ha un valore complessivo stimato di circa 3 miliardi di euro in Italia.

QUI LA STORIA COMPLETA DI SATISPAY

Buoni pasto in Italia: commissioni ancora troppo elevate

Adottato tra gli strumenti di Welfare da tutte le grandi aziende ma ancora troppo poco diffuso tra le PMI e i professionisti con Partita Iva, il buono pasto è uno strumento utile che in Italia soffre però di disfunzioni e sbilanciamenti del mercato, gravando primariamente sugli esercenti che li accettano, i piccoli in particolare. Pur rappresentando questi un attore chiave per il sistema, si trovano a sostenere commissioni estremamente elevate che mediamente si aggirano tra il 12 e il 15%, con tempi di incasso fino a 120 giorni. Si tratta di condizioni che li rendono poco graditi a bar, ristoranti e alimentari che, se non li rifiutano, spesso ne limitano l’accettazione al solo pranzo, escludendo le fasce orarie serali e/o i giorni festivi, con un evidente svantaggio per i lavoratori che vorrebbero usarli sempre.

Satispay buoni pasto: come funziona

Satispay non applica alcuna commissione aggiuntiva ai piccoli esercenti sui buoni pasto permettendo loro di incassarne il valore in un solo giorno lavorativo, secondo il normale modello e pricing di Satispay: zero commissioni fino ai 10 euro e soli 20 centesimi per importi superiori.

“Satispay Buoni Pasto cambia totalmente le regole del gioco e punta ad avviare una trasformazione del comparto. L’obiettivo è creare uno strumento apprezzato sia dagli utenti che dagli esercenti che, come soggetti chiave del tessuto imprenditoriale locale, non devono essere caricati da commissioni insostenibili, oggi pagate per evitare di perdere la clientela”, spiega Alberto Dalmasso co-founder e CEO di Satispay.

“Per le aziende che lo adotteranno – prosegue – rappresenterà anche una chiara scelta etica, orientata a generare ricadute positive sia per i propri dipendenti che per gli esercizi commerciali di prossimità. Satispay Buoni Pasto è una nuova opportunità sia per i liberi professionisti che per le aziende, sempre più impegnate nell’evoluzione di una cultura di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale, nonché nello sviluppo di policy di welfare attrattive per il mantenimento dei talenti”.

Chi proporrà i buoni pasto Satispay

Da ottobre 2023, gli oltre 70.000 operatori del food e della ristorazione che già sono parte del network Satispay saranno abilitati ad accettare i buoni pasto di nuova generazione, costituendo di fatto una vasta, capillare e in rapida crescita rete di accettazione attiva in Italia. Parallelamente, saranno attivate le prime insegne della GDO che accetteranno i Buoni Pasto Satispay come Basko, Borello, Coop Lombardia, Despar, Ekom, Nova Coop, Prestofresco, Tigros, e To.Market.

Un modello ridisegnato

Oltre al modello, Satispay ridisegna completamente anche l’esperienza d’uso per i clienti e di accettazione per gli esercenti. I buoni pasto Satispay, totalmente digitali, saranno caricati automaticamente in una sezione dedicata dell’app. Un processo fluido e veloce, come un normale pagamento effettuato con l’app Satispay, ponendo fine al fastidio di dover esibire e abbinare il buono a strumenti di pagamento differenti. Anche per questo l’utilizzo dei buoni pasto di nuova generazione potrà avvenire sempre da parte dei lavoratori, nei ristoranti a cena o nei giorni festivi superando di fatto le eventuali limitazioni definite dai pubblici esercizi.

Inoltre, i buoni pasto Satispay hanno una validità di ben due anni. L’elenco di tutti gli esercenti affiliati sarà visibile sull’app Satispay. Importanti semplificazioni d’uso anche per gli esercenti che non dovranno fare assolutamente nulla per rendicontare gli incassi dei buoni pasto perché Satispay ha completamente automatizzato il processo di incasso e fatturazione su tutta la filiera. Per quanto riguarda i datori di lavoro, il referente aziendale incaricato della gestione dello strumento buono pasto ha a disposizione un semplice pannello di controllo su cui caricare le anagrafiche dei dipendenti, ordinare i buoni pasto e pagare direttamente gli acquisti. Questa interfaccia consente inoltre di scaricare report e fatture per un migliore monitoraggio.

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Redazione EconomyUp
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