Il traffico che aumenta vertiginosamente sulle nostre strade e autostrade con l’arrivo dell’estate, i turisti che mai come quest’anno si stanno riversando in massa nel nostro Paese anche a bordo delle proprie autovetture e i cambiamenti climatici che rendono il pianeta più arido e fragile non fanno che contribuire all’inquinamento dell’aria, ma c’è un sistema che aiuta a ridurre questo impatto: il telepedaggio autostradale.
Dato che non prevede fermate per il ritiro e pagamento del biglietto autostradale, il servizio di pagamento elettronico del pedaggio di Telepass consente di ridurre le emissioni del veicolo grazie all’eliminazione delle fasi di accelerazione e inattività, il cosiddetto “stop and go”. Insomma, un’auto che corre via veloce senza soffermarsi al casello è meno inquinante di quella che è costretta a restare in fila con il motore acceso.
I dati lo confermano: anche quest’anno, come già avvenuto in quelli più recenti, Telepass ha commissionato un apposito studio all’Università Ca’ Foscari. Risultato: nel 2022, quando il traffico si è attestato sui livelli prepandemia, sono state risparmiate oltre 61 mila tonnellate di CO2 grazie al telepedaggio. In pratica l’equivalente di oltre 9 mila viaggi intorno alla Terra e a oltre 950 viaggi Terra-Luna.
Vediamo meglio i contenuti della ricerca.
Lo studio di Telepass con Ca’ Foscari: la metodologia
Lo “Studio sulle emissioni inquinanti evitate con il telepedaggio. Il fattore Telepass nella smart mobility” è stato condotto dal Sustainability Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con l’azienda.
Guidata dai professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, la ricerca ha calcolato la riduzione di emissioni di inquinanti grazie alla presenza di stazioni Telepass su tutte le tratte autostradali nazionali in gestione alle diverse concessionarie.
Veicoli e chilometri percorsi: i numeri
Dalla ricerca è emerso che, nel 2022, sono stati oltre 367 milioni i chilometri percorsi sulla rete autostradale italiana da mezzi dotati del dispositivo Telepass, con una media di transiti giornalieri pari a circa 2,4 milioni di veicoli e una stima complessiva sull’intero anno pari a circa 870 milioni di veicoli per la sola classe A1.
L’analisi ha considerato la stima e il numero di veicoli (come categoria, alimentazione, fascia di cilindrata/peso/uso, classe di inquinamento e di pedaggio), tempi di permanenza code, emissioni nell’unità di tempo, emissioni nell’unità di spazio percorso.
Il team accademico ha applicato l’algoritmo appositamente sviluppato e ha evidenziato la riduzione di emissioni inquinanti grazie all’uso delle barriere Telepass:
Emissioni inquinanti evitate grazie all’uso di barriere Telepass (anno 2022):
CO (monossido di carbonio) 236 t
CO2 (anidride carbonica) 61.258 t
N20 (protossido di azoto) 2 t
NH3 (ammoniaca) 84 t
VOC (composti organici volatili) 34 t
NOx (ossidi di azoto) 130 t
Se traduciamo il dato relativo al risparmio di CO2 in termini di viaggi, nel 2022, sono stati risparmiati l’equivalente di:
• oltre 642.000 viaggi in auto da Roma a Milano
• 9.190 viaggi intorno alla Terra
• 958 viaggi Terra-Luna
Telepass e il telepedaggio
La mobilità è legata in maniera intrinseca al grande tema della sostenibilità. Introdotto nel nostro Paese da Telepass nel 1990, il telepedaggio, oltre a poter essere considerato come uno dei primi esempi di smart mobility grazie alla maggiore ottimizzazione dei flussi di traffico, rappresenta anche una soluzione di sostenibilità. È infatti in grado di portare benefici all’ambiente, di contribuire alla conservazione a lungo termine della natura e della biodiversità e di ridurre l’impronta di carbonio del settore dei trasporti.
Mundys: un gruppo impegnato per la sostenibilità
La strategia di riduzione delle emissioni di CO2 grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento elettronico del pedaggio rientra nell’impegno più ampio assunto dal Gruppo Mundys con il Climate Action Plan (CAP). Mundys si impegna a contrastare il cambiamento climatico attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di breve, medio e lungo termine, abilitando la transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.
“Questo studio – ha commentato ha Giovanni Vaia, docente e ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Venezia – dimostra come la sostenibilità e lo sviluppo economico di un territorio emergono da pratiche strategiche, operative e gestionali incentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’innovazione nell’intera catena di produzione dei servizi, coniugando due aspetti: ecologico ed economico”.
“Il modello matematico per il calcolo delle emissioni evitate realizzato dall’Università Cà Foscari nel 2021 e ora applicato su tutta la rete autostradale italiana – ha detto Francesco Maria Cenci, Head of Toll and Retail Business Unit di Telepass – segna un traguardo importante perché è la dimostrazione scientifica di un impatto ambientale che si riduce grazie all’intuizione trentennale di Telepass e alla lungimiranza di tutte le concessionarie del nostro Paese”.