Annuncia la prima chiusura di un round di finanziamento da 38 milioni di euro la piattaforma di embedded finance Solaris, prima conosciuta come Solarisbank, una delle prime fintech in Europa ad offrire soluzioni Banking-as-a-Service, ovvero l’erogazione in cloud dei propri servizi bancari a realtà fintech e società digitali che non dispongono di una licenza bancaria, attiva anche in Italia dal 2021.
“Negli ultimi mesi abbiamo messo al centro le priorità del Gruppo” commenta Carsten Höltkemeyer, CEO di Solaris. “Investendo nella resilienza della piattaforma, stiamo raggiungendo gli obiettivi mensili e ora abbiamo garantito l’aumento di capitale previsto. Il forte impegno degli azionisti testimonia l’efficacia della nostra strategia aziendale e la dedizione dei nostri dipendenti”
Il round di serie F, guidato dagli attuali investitori di Solaris, servirà a rafforzare la governance e la compliance, oltre che per porre le basi della prossima fase di crescita dell’azienda.
Che cos’è Solaris
Fondata nel 2015 a Berlino, Solaris è stata una dei pionieri del mercato Banking-as-a-Service con una combinazione senza precedenti di tecnologia e servizi bancari ed è oggi la piattaforma europea leader nell’embedded finance. Nata come Solarisbank AG, nel 2022 ha annunciato un rebranding come Solaris SE, cambiando così identità giuridica per diventare una european company (Societas europaea).
Lo stack tecnologico modulare B2B proprietario di Solaris e il sistema di licenze scalabili consentono ai suoi partner – dalle grandi aziende globali non finanziarie alle fintech innovative – di offrire servizi finanziari unici e incentrati sul cliente, offrendo esperienze senza interruzioni ai clienti di tutti i settori.
Con licenza bancaria e IME, Solaris impiega oltre 800 persone in dieci sedi in Europa e in India. Negli ultimi mesi, diversi marchi internazionali di alto profilo si sono uniti alla piattaforma di Solaris, tra cui l’Automobile Club Generale Tedesco (ADAC), Paycell e Jimdo.
Solaris, la corsa al profitto
Solaris opera in un mercato di grandi dimensioni, con un tasso di crescita annuo composto di circa il 25% e un bacino di ricavi in Europa fino a 35 miliardi di euro entro il 2027.
L’azienda ha chiuso l’anno fiscale 2022 con un fatturato netto di 130 milioni di euro e con una crescita del 30% rispetto all’anno precedente, ma allo stesso tempo con una perdita di 56 milioni di euro. Il management team aveva già adottato l’anno scorso misure per affrontare le mutate condizioni di mercato: i risultati del semestre 2023 confermano la strada intrapresa e dimostrano che il modello di business scalabile di Solaris è già in grado di operare con profitto.
“Nonostante i notevoli progressi compiuti, siamo ancora nelle prime fasi di attuazione della nostra strategia. La nostra prossima pietra miliare sarà l’integrazione di Contis, con l’obiettivo di sfruttare appieno il potenziale della nostra tecnologia e della nostra piattaforma di prodotti” dichiara Höltkemeyer. “Ciò sarà accompagnato da un’ulteriore riduzione delle complessità e dalla concentrazione sui nostri prodotti principali. Solaris diventerà un’azienda altamente efficiente e orientata alle prestazioni, con una redditività di esercizio sostenibile.”
I cambiamenti nel management
Parallelamente, ci sono stati cambiamenti nel consiglio di amministrazione di Solaris: il direttore operativo Chloé Mayenobe ha deciso di affrontare nuove sfide professionali e lascerà l’azienda a partire dal 31 luglio.
Per quanto riguarda l’Italia, mantiene la carica di General Manager Italy Federico Roesler Franz, che ha preso la guida della divisione italiana ad aprile 2022.
Banking-as-a-Service, Federico Roesler Franz alla guida di Solarisbank Italia