STARTUP INTELLIGENCE

Open innovation, l’evoluzione verso lo Startup Thinking: un modello per le aziende

Con la sua decima edizione l’Osservatorio cambia il suo nome in Startup Thinking, in linea con la missione di insegnare ai manager a pensare come startup e sviluppare internamente tool per fare Open Innovation. Perchè lo startup thinking è importante?

Pubblicato il 07 Lug 2023

Startup Thinking

Il 27 giugno scorso con l’evento di Open Kickoff è partita ufficialmente la decima edizione dell’Osservatorio Startup Intelligence con la partecipazione di oltre 100 Innovation manager di 70 diverse realtà. La notizia è che con l’edizione S10 l’Osservatorio si configura come Startup Thinking: questo per meglio rappresentare i contenuti e il metodo con cui abbiamo accompagnato la storia di questi formidabili dieci anni di trasformazione dell’innovazione nelle organizzazioni italiane, imprese e PA.

10 anni di Osservatorio Startup Intelligence: perché studiare le startup?

Diffondere la cultura dell’Open Innovation, sviluppare la Corporate Entrepreneurship, collaborare con l’ecosistema dell’innovazione – startup, imprese e PA: sono queste le missioni che da sempre l’Osservatorio persegue in risposta alle istanze che le aziende ci hanno posto dal 2014, per aiutarle ad agire in scenari sempre più di transizione e di incertezza. Dai primi 15 Partner del 2014 siamo arrivati agli attuali 52 dell’edizione appena conclusa, a conferma di essere riusciti a cogliere e soddisfare con concretezza i bisogni reali di imprese e Innovation Manager.

Per farlo ci siamo ispirati al fenomeno startup, nel 2014 ancora di nicchia in Italia ma già ben studiato agli Osservatori Digital Innovation e in Polihub. Tre, almeno, sono le ragioni per cui lo abbiamo fatto.

In primis la Ricerca degli Osservatori Digital Innovation applicata alle startup a livello internazionale ci permette di offrire alle imprese una visione di scenario e di anticipare i trend, tecnologici e di business, poiché questa è la capacità delle startup. Le startup hanno nel loro DNA la capacità di cogliere velocemente i cambiamenti e possono quindi essere le antenne per il futuro, anche per le organizzazioni consolidate.

L’analisi estensiva delle startup, svolta tramite uno scouting pull, permette di individuare soluzioni innovative e di conoscere partner alternativi, nonché profili e competenze difficilmente reperibili sul mercato e in impresa, che offriamo ai nostri partner attraverso output di Ricerca e Pitch session.

La terza motivazione risiede nel fatto che la startup è anche un modello organizzativo e di processo a cui ispirarsi, per portare in azienda nuovi processi e nuove metodologie.

Questi ultimi, affiancati a quelli esistenti, consentono di accelerare l’innovazione, cambiare il mindset delle persone, intercettare gli innovatori nell’organizzazione e farli crescere. Per questo ogni anno organizziamo giornate di approfondimento in cui i partner lavorano tra loro per acquisire nuove conoscenze e metodologie derivate dal modus operandi delle startup. Da queste attività sono anche nati due PoC multi-partner con startup.

Da Startup Intelligence a Startup Thinking

Se è importante aprirsi all’ecosistema esterno e sperimentare con startup e centri di ricerca – fare quindi Open Innovation – è però indispensabile agire contemporaneamente anche su un secondo asse, che è quello della trasformazione interna dell’organizzazione su processi, organizzazione, metodologie e cultura – introdurre quindi la Corporate Entrepreneurship.

È questo l’elemento chiave che l’Osservatorio ha saputo dal suo esordio cogliere e sviluppare per rendere l’Open Innovation una prassi proficua e ripetibile nelle imprese Partner: il pensare come startup e sviluppare internamente tool per fare Open Innovation.

Se i manager iniziano ad avere in mente un vero “Startup Thinking”, allora le azioni di Open Innovation diventano fatti e non teoria. In assenza di questa consapevolezza, se l’organizzazione rimane basata su modelli tradizionali, procedure rigide, separata in silos funzionali, l’Open Innovation non può che restare una facile buzzword o un semplice teatro dell’innovazione, come spesso accade.

“La collaborazione decennale con l’Osservatorio può essere riassunta in 4 parole: modello, portafoglio, osservatorio e community – ha raccontato durante il Kickoff della decima edizione Gianluca Giovannetti, Direttore Generale Corporate Gruppo Amadori -. L’Osservatorio ci ha aiutato a mettere a punto il nostro modello di innovazione pervasivo, che ha sdoganato il tema dell’Open Innovation; ci supporta nello sviluppare un portafoglio di iniziative di innovazione che contempla in modo equilibrato rischio, necessità di mettere a terra risultati, KPI, performance. L’Osservatorio è per noi anche la prima fonte di scouting e permette di essere anticipatori di trend che guidano la transizione digitale, e infine la community, che si è allargata di molto in questi anni, permette un confronto in modalità “liquida”, per un approccio all’innovazione nel segno dell’Open Innovation”.

Startup Thinking: cosa ci aspetta?

I temi di ricerca e scouting della prossima edizione S10 seguiranno i trend del momento con l’Intelligenza Artificiale al centro, AI generativa, MarTech&AI, Cybersecurity&AI, Predictive Maintenance&AI, per fare qualche esempio, ma anche Smart City e Identità Digitale. Affronteremo l’ambito della twin transition con Digital4Sustainability e la certificazione ISO 56000 per il processo di innovazione, e altri ambiti disciplinari per favorire un nuovo mindset per l’innovazione.

L’edizione S10 partirà ad ottobre e durerà fino a giugno 2024, con 12 intense giornate di lavoro. Oltre alle attività di Ricerca, Scouting e Approfondimento disciplinare, sarà possibile svolgere tavoli di confronto tra partner, lavorare con gli studenti del Politecnico di Milano, visitare gli oltre 250 laboratori e partecipare a numerosi momenti di networking e incontro con le eccellenze tecnologiche del nostro Paese. Stiamo componendo la squadra, vi aspettiamo insieme alle aziende già confermate.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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