STARTUP INTELLIGENCE

Innovazione nei pagamenti: 7 startup italiane da tenere d’occhio nel 2023

Gli Osservatori Innovative Payments e Startup Intelligence del Politecnico di Milano hanno ospitato 7 startup tra le più promettenti del panorama italiano dei pagamenti innovativi. Ecco quali sono e cosa fanno

Pubblicato il 30 Giu 2023

pagamenti innovativi

Il 2022 è stato un anno di conferme per il mondo dei pagamenti: continua infatti la crescita, in termini di transato e diffusione, delle modalità di pagamento più innovative. In particolare, ci sono diverse tendenze che caratterizzano lo sviluppo di questo fenomeno. Innanzitutto, si conferma il ruolo di primo piano del Mobile Payment, ossia i pagamenti attivati da smartphone, che rappresenta ancora il centro delle innovazioni in ambito pagamenti. Si osservano anche importanti sviluppi legati agli Smart Objects Payments, categoria che include i pagamenti avviati tramite oggetti connessi di vario tipo e non indossabili (ad esempio Smart Speaker, Smart Car, Smart Appliance, etc.). Sono stati inoltre avviate importanti sperimentazioni relative ad applicazioni dei cosiddetti Device-free Payment, ovvero l’insieme di soluzioni tecnologiche che include i pagamenti biometrici e i pagamenti in negozio che non necessitano di un coinvolgimento attivo dei clienti o di device di attivazione.

Per quanto riguarda i servizi, si osserva un diffuso interesse da parte dei consumatori nei confronti del Buy Now Pay Later (BNPL), ossia la soluzione di pagamento rateale utilizzata per gli acquisti nel commercio al dettaglio che si contraddistingue per una procedura di attivazione semplificata e per la mancanza di costi a carico del consumatore. La sua crescita ha caratterizzato il 2021 e si è confermata anche nel 2022.

Innovative Payments: i dati dell’Osservatorio

Secondo la Ricerca svolta dall’Osservatorio Innovative Payments, che ha analizzato circa 930 startup a livello globale operanti in questo ambito, le startup nate negli ultimi 5 anni e finanziate negli ultimi 2 hanno raccolto un totale di circa 38,5 miliardi di dollari.

A livello di distribuzione geografica le startup sono piuttosto bilanciate, con la maggior parte di esse che si concentra in Nordamerica (34%), in Europa (26%) e in Asia (19%). In termini di finanziamenti raccolti, il totale mondiale di 38,5 miliardi si concentra per quasi il 70% verso le startup nordamericane ed asiatiche. Seguono poi le startup europee con il 18% circa del totale e quelle sudamericane con l’11%.

Le startup operanti nell’ambito dei pagamenti innovativi analizzate sono attive principalmente in sette diversi ambiti applicativi: portafogli digitali, accettazione di pagamenti, soluzioni tecnologiche, blockchain e altre DLT, invio di pagamenti, Open API e la categoria residuale altro che include le startup attive in ambito pagamenti che non rientrano nelle precedenti categorie. Relativamente a questi ambiti vi è una distribuzione piuttosto bilanciata in termini di diffusione, mentre spicca la categoria dei portafogli digitali per finanziamenti ricevuti: 14,8 miliardi di dollari, pari al 38% del totale.

7 soluzioni di Pagamenti Innovativi proposte da startup 

La Ricerca condotta dagli Osservatori Innovative Payments e Startup Intelligence del Politecnico di Milano è stata presentata il 7 giugno 2023 in un evento dedicato. Le startup più promettenti analizzate hanno avuto l’opportunità di incontrare oltre 60 Innovation Manager delle 52 aziende partner dell’Osservatorio.

Un momento della presentazione della ricerca
Di seguito le 7 startup che hanno partecipato:

  • Cibuspay, presentata dal CEO Nick Preda, è un portafoglio digitale che facilita il rapporto diretto tra aziende e ristoranti fornendo un sistema di pagamento per i pasti aziendali tramite strumenti digitali, riducendo la burocrazia per i ristoranti e semplificando i processi interni aziendali.
  • Flowpay, presentata dal CEO & Co-founder Federico Masi, è un istituto di pagamento autorizzato da Banca d’Italia che sviluppa soluzioni componibili di efficientamento dei flussi di incasso e pagamento e valorizzazione dei dati finanziari, che combina soluzioni open banking e servizi di incasso e pagamento standard, rimodellati con un approccio innovativo.
  • Keyless, presentata dal CEO & Co-founder Andrea Carmignani, è un’azienda di autenticazione passwordless all’avanguardia nelle soluzioni biometriche a tutela della privacy per l’autenticazione della forza lavoro e dei consumatori. Offre esperienze di autenticazione fluide che eliminano l’account takeover (ATO), migliorano la sicurezza e facilitano la conformità alle normative di riferimento.
  • Papernest, presentata dal Head of Banking Italy Fabio Cristofoletti, è una soluzione per la gestione e l’ottimizzazione delle spese ricorrenti (ad esempio, elettricità, gas, internet e telefonia) per privati e aziende. Tramite l’open banking, Papernest utilizza i dati delle transazioni bancarie per identificare le spese ricorrenti e proporre opportunità di ottimizzazione occupandosi delle procedure amministrative correlate.
  • Plick, presentata dal Head of Product Development Fabio Chiurazzi, è un’innovativa realtà fintech B2B italiana, che ha sviluppato una suite di servizi a valore aggiunto per innovare l’esperienza dei pagamenti. I servizi di Plick, facilmente integrabili tramite API, sono offerti ad aziende e banche con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare i processi di incasso e pagamento, migliorando l’esperienza dell’utente finale.
  • Tackpay, presentata dal CEO & Co-founder Matteo Tranchida, ha sviluppato un barattolo digitale per le mance per accelerare la digitalizzazione di hotel, ristoranti, barbieri e catene di qualsiasi dimensione, che possono in questo modo migliorare la soddisfazione del personale e il processo per l’accettazione e la gestione delle mance digitali.
  • VoiceMe, presentata dal CEO Mauro Ferri, è una piattaforma brevettata di autenticazione sicura dei clienti basata sul riconoscimento vocale e su altri 5 fattori di autenticazione, che consente ai clienti di accedere a proprietà digitali, pagare e trasferire denaro anche peer to peer, firmare documenti, accedere ad aree fisiche riservate e confermare azioni e identità grazie all’OTP vocale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Matteo Bascapé
Matteo Bascapé

Analista, Osservatorio Startup Intelligence

Articoli correlati

Articolo 1 di 3