Cambiare prospettiva. Questo stiamo facendo da inizio anno con la
Fondazione Pensiero Solido, opponendoci alla visione negativa, catastrofica, pessimistica portata dall’uso del termine “permacrisi” per descrivere la situazione nella quale ci troviamo. Per questo invece di permacrisi proponiamo di usare il termine “permacambiamento”, per indicare ciò che davvero è
permanente.
Da permacrisi a permacambiamento
Se i nostri antenati avessero ragionato in termini di permacrisi, vivremmo ancora nelle caverne. Da che mondo è mondo, la vita degli esseri umani la si può leggere come un susseguirsi di permacrisi, una dietro l’altra. Se ci si pensa bene, invece è il cambiamento è la condizione “strutturale” della nostra vita, personale e sociale.
Lo è ancor di più in questa era di grande trasformazione digitale, sociale, ambientale, in cui tutto muta con una velocità che ci lascia senza fiato.
Questo cambiamento impetuoso, continuo, senza tregua, dobbiamo imparare ad affrontarlo senza paura. Per farlo servono conoscenza e consapevolezza.
Conoscenza dei fenomeni, da costruire sul campo sapendo che siamo in terra incognita e quindi individuando con metodo, pazienza e lungimiranza persone e realtà che possano aiutarci a orientarci.
Consapevolezza dei limiti e dei vizi del nostro Paese ma anche dei tanti esempi virtuosi che ci sono e che ci indicano come affrontare il cambiamento, vivendolo come una occasione dí crescita, di innovazione,
di rinnovamento.
Neuroverso, il cervello è nudo: ne parliamo con Guido Scorza
Ogni settimana Tecnologia solidale svolge questo compito, così come lo svolgono gli incontri mensili digitali che la Fondazione organizza all’interno del ciclo “Permacrisi? No, permacambiamento!”
Non abbiamo la pretesa di proporre la verità assoluta. Vogliamo condividere un percorso, delle esperienze, delle riflessioni solide. Lo facciamo sapendo che l’algoritmo di buon governo del futuro è sempre lo stesso: analizzare l’impatto dei cambiamenti, semplificare l’accesso alle opportunità che essi offrono, limitare i rischi, consapevoli del fatto che questi non sono mai del tutto eliminabili.
Questi incontri sono dialoghi con autori di libri appena usciti, perché un buon libro ci aiuta a comprendere un ambito del cambiamento in atto, è il luogo in cui il pensiero diventa solido.
Il prossimo incontro lo faremo
martedì 9 maggio alle 18.30. L’ospite sarà Guido Scorza, componente del Collegio del Garante della Privacy. Con lui dialogheremo a partire dal suo nuovo libro “Neuroverso. Il cervello è nudo. Quale impatto sulle nostre vite, diritti e libertà”.
Scorza chiama neuroverso la realtà creata dalle straordinarie scoperte e innovazioni scientifiche che sempre più hanno a che fare con il nostro cervello: neuroscienze, neurochirurgia, neuromarketing, neurotecnologie. Tutto questo comporta avere una serie di opportunità ma anche dover affrontare sfide che riguardano la società, i mercati, la democrazia.