Stefano Donnarumma rinuncia a CDP Venture Capital: cronaca di una nomina annunciata

“Non andrò in CDP Venture Capital, le mie competenze sono altre”. Con queste parole Stefano Donnarumma, ex AD di terna, spegne ogni ipotesi di vederlo alla guida di CDP Venture Capital. Resterà nel mondo dell’energia. La sua nomina era stata data per fatta a metà aprile.

Aggiornato il 08 Mag 2023

Stefano Antonio Donnarumma

Sembrava fatta e, invece, si è rivelata un’operazione più complessa del previsto che adesso viene ufficialmente chiusa dal diretto interessato: “Non andrò in CDP Venture Capital”, dice Stefano Donnarumma in un’intervista al Sole24Ore, escludendo qualsiasi ipotesi che lo vedeva già seduto sulla poltrona di amministratore delegato del Fondo Nazionale Innovazione.

La palla torna nel campo del governo che dovrà procedere al rinnovo dell’attuale consiglio d’amministrazione in scadenza dopo la chiusura del bilancio 2022. L’ecosistema dell’innovazione spinge per una soluzione che dia continuità al lavoro fatto da Enrico Resmini, attuale amministratore delegato di CDP Venture Capital, con il suo team, che ha dato un’importante spinta alla crescita del mercato del venture capital in Italia. Ma il tassello CDP Venture Capital andrà inserito nel mosaico delle nomine che dopo Enel, Eni e Terna subisce adesso le fibrillazioni per RFI e RAI.

Stefano Donnarumma: perché non andrò in CDP Venture Capital

Stefano Donnarumma ha scelto il giorno in cui sono stati presentati i risultati del primo trimestre 2023 di Terna per spegnere ogni voce sul suo prossimo futuro all’interno di un’azienda a controllo pubblica: non c’è TIM, non c’è RFI e non c’è neanche CDP Venture Capital.  “Non andrò in CDP Venture Capital” dice netto in un’intervista al Sole 24Ore. E non lo farà per due ragioni: “Le mie competenze sono altre”. “Voglio restare nel mondo dell’energia”. Ma lo farà fuori dal perimetro delle aziende a partecipazione statale.

Quella di Stefano Donnarumma a CDP Venture Capital è stata una nomina annunciata che è durata e si è logorata nell’arco di circa un mese. Ha cominciato a circolare sui giornali a inizio aprile. Il 14 è stata, in maniera irrituale, confermata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari in un’intervista al Corriere della Sera. Il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti avrebbe dovuto dare il suo via libera martedì 18. Lo dava per scontato persino il sito di Utilitalia, la Federazione delle aziende Operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia elettrica e del Gas a cui è associata anche Terna. Ma, nel generale braccio di ferro fra Lega e FdI sulle nomine, hanno cominciato a diventare importanti alcune difficoltà che la designazione di Donnarumma aveva fatto emergere: la buonuscita da dare a una manager che andava in un’altra società partecipata da CDP (come Terna), il disallineamento tra aspettative e disponibilità sulla retribuzione,  qualche dubbio sulle competenze in fatto di venture capital.

Dopo essere stato tenuto sulla graticola per settimana,  Donnarumma, in modo garbato, sbatte la porta e lascia il giro delle poltrone pubbliche. Magari in attesa di stagioni migliori.

Chi è Stefano Donnarumma

Donnarumma è l’ad uscente di Terna, un manager molto stimato dell’attuale governo, tanto è vero che è stato tra i candidati per la guida di Enel.

Milanese, classe 1967, laureato in ingegneria meccanica, muove i primi passi nei componenti sia per autoveicoli che per le ferrovie lavorando per multinazionali estere come Rutgers Automotive, TMD Friction e Bombardier, per passare poi ad Acea nel 2007; di lì ad Adr (2012-2015), per tornare nella multiutility romana di cui dal 2017 al 2020 è stato amministratore delegato, incarico lasciato per assumere la guida di Terna.

La nomina di Donnarumma era già stata preannunciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanbattista Fazzolari, ma il 18 aprile dovrebbe essere stata formalizzata dal consiglio della Cdp, che attraverso Cdp Equity (70%), insieme a Invitalia (30%), controlla la sgr che gestisce, attraverso 12 fondi, ben 3,12 miliardi di euro di asset. Stefano Donnarumma Classe 1967, ex ad Terna.

Che cos’è CDP Venture Capital

CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione ha l’obiettivo di rendere il venture capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese, creando i presupposti per una crescita complessiva e sostenibile dell’ecosistema venture capital. Per questo amplia gli investimenti diretti e indiretti, gestendo i fondi esistenti e favorendo anche la nascita di nuovi gestori, a supporto delle startup in tutte le fasi del ciclo di vita.

Articolo originariamente pubblicato il 18 Apr 2023

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Redazione EconomyUp
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