TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Poli360: già 20 investimenti in startup e il lancio di un nuovo fondo

Poli360, fondo di trasferimento tecnologico nato da 360 Capital e Politecnico di Milano, ha realizzato 20 investimenti in 4 anni in startup e spin-off universitari. E ora lancia Poli360 II, nuovo fondo per investimenti seed e early stage nell’ambito del trasferimento tecnologico e della digital transformation

Pubblicato il 22 Mar 2023

Open innovation in Eni

Venti investimenti realizzati in 4 anni: è questo il bilancio di Poli360, fondo di trasferimento tecnologico nato nel 2018 su iniziativa di 360 Capital e Politecnico di Milano, focalizzato su investimenti pre-seed e seed in startup e spin-off universitari connotati da un’elevata componente tecnologica e da una forte proprietà intellettuale. E ora parte un nuovo fondo.

Che cos’è 360 Capital

360 Capital è una società di venture capital che investe in imprese innovative europee in fase early stage nei settori deep tech e digital. Opera da 25 anni, supportando imprenditori tecnologici di talento nello sviluppo di aziende innovative e disruptive in molteplici settori tecnologici. Guidata da un team di professionisti che opera nelle sedi di Parigi e Milano, 360 Capital gestisce fondi pari a 500 milioni di euro e ha in portafoglio oltre 60 aziende.

L’importanza della ricerca per il Politecnico di Milano

Il Politecnico di Milano si posiziona al 139° posto nel mondo e al primo in Italia nella classifica Qs World University Rankings 2022. Nel QS World University Rankings by Subject 2022 il Politecnico di Milano è tra le prime università al mondo in tutte e tre le aree specifiche: 13° in Ingegneria, 10° in Architettura e 5° in Design. Fondato nel 1863, il Polimi è la più grande scuola di Architettura, Design e Ingegneria in Italia, con tre sedi principali a Milano, e sedi a Lecco, Cremona, Mantova e Piacenza, e una in Cina, a Shanghai. Un ruolo importante è rivestito dalla ricerca, che viene svolta in oltre 250 laboratori e grandi infrastrutture. La ricerca strategica riguarda principalmente i settori spaziale, digitale, H.P.C. & Quantum, fintech, società, scienze della vita, agritech, green deal e mobilità.

Poli360: come funziona e gli investimenti del fondo

Poli360 è un fondo di investimento unico nel suo genere in Italia, che fa leva sulle potenzialità di ricerca e sul bacino di competenze del Politecnico di Milano, nonché sulla piattaforma di trasferimento tecnologico gestita dal Technology Transfer Office e dall’incubatore di startup PoliHub. Il fondo è gestito da 360 Capital Partners, primaria società europea di venture capital che lavora in stretta collaborazione con le strutture dell’ateneo.

Il Politecnico di Milano, tramite PoliHub e TTO (Technology Transfer Office), costituisce la primaria (sebbene non esclusiva) fonte di dealflow per i target di investimento del fondo Poli360.

Il primo investimento del fondo risale al 2019 e ha interessato Phononic Vibes, una startup focalizzata nel settore dei materiali innovativi per l’isolamento acustico. Luca D’Alessandro, CEO di Phononic Vibes, spiega: “360 Capital e Poli360 hanno accompagnato lo sviluppo di Phononic Vibes, dal seed al post seed fino al Serie A. Nel 2019 Phononic era un progetto allo stadio di ricerca in laboratorio, oggi è un’azienda con oltre 20 dipendenti e un fatturato in crescita superiore al milione di euro”.

L’ultima aggiunta al portfolio è stata invece la startup nata nei laboratori di ricerca del Politecnico di Milano che sviluppa batterie innovative per la transizione energetica, Sinergy Flow. “Per una realtà come la nostra, avere la possibilità di lavorare insieme a un fondo di investimento come Poli360 che ha creduto da subito nel nostro progetto, rappresenta un valore aggiunto insostituibile” racconta Alessandra Accogli, CEO di Sinergy Flow.

Il lavoro di collaborazione svolto durante questi anni con il Politecnico di Milano ha dato i suoi frutti: i venti investimenti effettuati dal fondo Poli360 hanno già raccolto oltre 60 milioni di euro in round di rifinanziamento con altri fondi di VC italiani e alcuni fondi esteri.

Il lancio del nuovo fondo Poli360 II

A fronte di questi risultati, 360 Capital e Politecnico di Milano hanno deciso di lanciare Poli360 II, un nuovo fondo che, come il predecessore, si focalizzerà su investimenti Seed / Early stage nell’ambito del trasferimento tecnologico e della digital transformation. Il fondo sarà aperto a sottoscrizione di investitori sia istituzionali che Corporate che vogliono supportare il Politecnico e i suoi ricercatori a creare i Campioni del deeptech di domani.

 “Poli360 è nato come un ‘esperimento’ unico nel suo genere. Cinque anni fa, insieme a 360 Capital, abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa ambiziosa: siamo stati il primo ateneo a dotarsi di un fondo di venture capital dedicato. Oggi i risultati ci danno ragione”, commenta Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano. “Il Politecnico di Milano ha dei punti di forza che vanno dalla qualità, alla numerosità, all’ampio spettro delle idee che nascono nei nostri laboratori. L’università è sempre di più un punto di aggregazione di talenti e di capitale. In questa direzione, vogliamo aumentare la nostra attrattività e la competitività delle nostre startup. Poli360 è una risposta chiara a questa esigenza. Un’urgenza di innovazione che deve trasformarsi in una priorità allargata all’intero sistema produttivo.”

“Il Tech transfer deve essere funzionale alla creazione di un dealflow di aziende Deeptech di qualità, – spiega Nader Sabbaghian, General Partner di 360 Capital – Ci auspichiamo di assistere sempre di più alla nascita di nuove iniziative in grado di attrarre i capitali italiani ed esteri necessari a sostenere la propria crescita, dal Serie A in avanti. Inoltre, ci auguriamo di vedere un interesse crescente da parte delle grandi corporate e gli investitori istituzionali in questo tipo di progetti portando a un incremento significativo dei capitali investiti nel settore. Ci auspichiamo che ciò avvenga nei prossimi anni e con Poli360 II ci poniamo l’obiettivo di continuare a essere protagonisti del processo di crescita del settore del trasferimento tecnologico italiano”, conclude Sabbaghian.

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Redazione EconomyUp
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