Sono passati solo due anni ma sembrano molti di più, se si va a guardare la quantità di novità normative che sono state introdotte per rendere l’Italia un Paese più ospitale per le startup, a partire dal decreto legge Crescita 2.0. Tutto è migliorabile e senz’altro molti dettagli possono essere aggiustati. Ma il quadro è ormai completo e ora, come ripete spesso il capo della segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Firpo, bisogna farle conoscere le nuove norme e utilizzarle
► In questa pagina del Mise si possono ritrovare,tutti i provvedimenti e i documenti necessari per utilizzare i vantaggi previsti per le startup
L’Italia quindi si presenta all’appuntamento di Digital Venice, almeno sul fronte delle startup, con una gran mole di lavoro svolto. Dagli incentivi fiscali perchi investe nelle nuove imprese all’albo degli incubatori certificati, dalle semplificazioni burocratiche per le nuove imprese fino al recente varo dello StartupVisa, il visto veloce per gli startupper extraUe che vogliono venire in Italia. E i lavori sono sempre in corso. A breve, annuncia sempre il Mise, tutti gli atti delle startup innovative e degli incubatori certificatisaranno esonerati dall’ imposta di bollo e dai diritti camerali a seguito dell’iscrizione al registro delle imprese.
C’è un tema di divulgazione e di conoscenza di queste misure che vengono ancora poco utiizzate da chi ne avrebbe diritto. Ecco alcune veloci guide alle principali misure a sostegno delle startup
► INCENTIVI FISCALI 1 e 2