STARTUP INTELLIGENCE

Come evolve la gestione dell’open innovation in azienda: più Direzioni Innovazione e Innovation Champion

“Come evolvono le organizzazioni e i ruoli per l’innovazione?”: le risposte in una tavola rotonda del recente Convegno degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy del Polimi. Qui gli esempi e le best practice di Lactalis Italia, Simonelli Group e UnipolSai Assicurazioni

Pubblicato il 16 Dic 2022

La tavola rotonda su come evolve la gestione dell'innovazione in azienda

Una gestione efficace dell’innovazione in azienda, secondo l’opinione di CIO e Innovation Manager, richiede di affrontare in primo luogo tre elementi di criticità organizzativa: favorire l’ingaggio del vertice aziendale, integrare l’innovazione con le attività operative quotidiane, stimolare l’ingaggio diffuso e trasversale della popolazione aziendale. Sono stati questi i temi al centro della discussione nella seconda tavola rotonda del Convegno di presentazione dei risultati annuali degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy, tenutosi il 30 novembre scorso al Politecnico di Milano.

La tavola rotonda, dal titolo “Come evolvono le organizzazioni e i ruoli per l’innovazione?” è stata anche occasione per ascoltare le testimonianze di Silvia Eleonora Campioni, Chief Innovation Officer di Lactalis Italia, Fabio Ceccarani, CEO di Simonelli Group e Federica Dominoni, Innovation Manager di UnipolSai Assicurazioni.

Ha aperto la discussione Silvia Eleonora Campioni, raccontando l’importante percorso di crescita vissuto all’interno dal Gruppo: “Noi siamo partiti come una startup all’interno di Parmalat e oggi nel Gruppo Lactalis Italia esiste una funzione di open innovation, un Chief Innovation Officer e un team dedicato. Li stiamo formando anche nelle altre Business Units del Gruppo. Siamo ufficialmente diventati una scaleup e adesso dobbiamo affrontare la sfida della crescita esponenziale, per riuscire a moltiplicare stimoli, opportunità e progettualità di innovazione ed essere il più possibile pervasivi in tutta Lactalis Italia”.

All’interno delle grandi imprese l’innovazione assume difatti sempre maggiore riconoscimento, anche a livello organizzativo. Secondo l’indagine dell’Osservatorio Startup Intelligence, sempre più spesso le grandi imprese italiane decidono di definire una Direzione Innovazione che abbia il ruolo di centralizzare le opportunità di innovazione, gestire lo sviluppo dei progetti, diffondere conoscenza e cultura digitale e imprenditoriale, stimolare gli ecosistemi esterni di innovazione. Tale Funzione è sempre più spesso posizionata a diretto riporto del vertice aziendale, come volontà di rispondere all’esigenza di integrazione tra la direzione strategica dell’impresa e le attività di innovazione.

Il tema della strategia di innovazione è stato approfondito da Fabio Ceccarani, che ha presentato il suo punto di vista in qualità di CEO di Simonelli Group. “Digitale e sostenibilità stanno trasformando profondamente e rapidamente il mondo e le abitudini dei consumatori. Sono pertanto questi i driver di innovazione con i quali la nostra azienda, come tutte del resto, deve e dovrà fare i conti, uniti con imprevedibilità ed incertezza. Tutto ciò sta avendo un impatto sulle nostre scelte di innovazione strategica ed organizzativa, oggi orientate verso offerte di valore eco-sistemiche e flessibilità”.

Si è inoltre discusso di come chi si occupa di innovazione in azienda non debba essere lasciato solo o isolato all’interno dell’organizzazione. Senza una reale integrazione tra l’anima aziendale dell’exploitation e quella dell’exploration difficilmente l’innovazione è in grado di portare reale impatto e facilmente le progettualità si interrompono prima di raggiungere la fase di esecuzione. Questa spinta si riconosce anche nella volontà delle grandi imprese di definire ruoli che abbiano l’obiettivo specifico di agire da collegamento tra chi in azienda si occupa di innovazione e chi è dedicato alle attività di business. Si tratta del sempre più diffuso ruolo di Innovation Champion (identificato spesso con diversi nomi, come Expert o Ambassador), figure che solitamente provengono da una funzione di business e hanno il compito di dedicare una percentuale del proprio tempo all’innovazione, trasmettendo i bisogni e fornendo le proprie competenze tecniche.

Ha quindi chiuso Federica Dominoni: “in questo momento di forte incertezza noi, che lavoriamo all’interno dell’area di innovazione di UnipolSai Assicurazioni, siamo la bussola che deve guidare e indirizzare le persone verso il cambiamento. Per farlo cerchiamo di agire in primo luogo sulla diffusione tra le persone della cultura di innovazione, anche attraverso formazione su metodologie e strumenti e la definizione di ruoli di Innovation Champion. Dall’altra parte promuoviamo la creazione di un network di innovazione, che sia attivo non solo tra le mura aziendali, ma anche aperto all’ecosistema di attori esterni, che è per noi fonte imprescindibile di stimoli e spunti di innovazione”.

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Filippo Frangi
Filippo Frangi

Ricercatore presso Osservatori Digital Innovation

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