MOBILITÀ MARITTIMA

Transizione digitale e green per i porti italiani grazie a SACE

I porti di Genova Sestri Ponente, Trieste, Salerno e Marghera hanno visto l’impegno del Gruppo assicurativo-finanziario in ottica di rafforzamento della competitività delle infrastrutture e miglioramento della sostenibilità delle aree portuali

Pubblicato il 01 Dic 2022

Il porto di Trieste

Transizione green e innovazione tecnologica sono sempre più le linee guida del supporto di SACE a sostegno delle imprese italiane. Lo ha ribadito il nuovo Piano industriale “Insieme 2025” appena presentato, ma il Gruppo ha già potenziando l’attenzione verso i settori strategici per la competitività del Paese con un accento sulle Pmi, la digitalizzazione e le iniziative per la transizione energetica ed ecologica. Attraverso le sue garanzie green, SACE gioca infatti un ruolo fondamentale nell’attuazione del Green New Deal italiano e degli investimenti strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

In questo solco rientrano quattro progetti sostenuti dal Gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi all’ammodernamento e allo sviluppo di strutture portuali italiane. Come riportato nel Focus On “Ieri, oggi e domani: le infrastrutture in Italia” elaborato dall’Ufficio Studi di SACE, i porti, insieme ad aeroporti e ferrovie, saranno le infrastrutture che cresceranno maggiormente nei prossimi 5 anni (+3,8% in media l’anno) e su cui si concentreranno gli investimenti, trainati dalla spinta al green. I quattro progetti hanno coinvolto le strutture portuali di Genova Sestri Ponente, Trieste, Salerno e Marghera.

Genova Sestri Ponente: sicurezza e accessibilità

Sicurezza e accessibilità sono al centro dei lavori di rinnovamento dell’area portuale industriale di Genova Sestri Ponente. Il progetto sarà realizzato da un Raggruppamento temporaneo di imprese, di cui è mandatario il Consorzio Stabile Grandi Lavori, che vede RCM Costruzioni, società salernitana del Gruppo Rainone, come socio di maggioranza relativa. RCM Costruzioni ha potuto contare su un Advance Payment Bond dal valore di 47 milioni di euro emesso da UniCredit, SACE e Banco BPM, in favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Il contratto ha valore complessivo di 338 milioni di euro e prevede la progettazione e la realizzazione di lavori di adeguamento alle norme in materia di sicurezza e la razionalizzazione dell’accessibilità dell’area portuale industriale di Genova Sestri Ponente.

Trieste: riqualificazione e recupero ambientale

SACE è intervenuta anche a sostegno del porto di Trieste, il più grande d’Italia per traffico di merci, in un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo polo logistico, la riqualificazione delle attività industriali e portuali e il recupero ambientale e la riconversione di Servola, area da anni dismessa. SACE ha garantito un finanziamento da 20 milioni di euro, erogato da BNL BNP Paribas e UniCredit, a favore di Icop, storica azienda friulana specializzata nell’ingegneria del sottosuolo, destinato all’acquisizione delle quote di Finarvedi, la società concessionaria dell’area nella quale verrà realizzato il nuovo polo logistico infrastrutturale.

Il progetto coinvolge anche il Gruppo Arvedi, che cederà l’area interessata di sua proprietà in cambio dell’area adiacente per realizzare due nuove linee di zincatura e verniciatura continua, protagoniste della prima garanzia green con SACE.

Salerno: spinta al gateway marittimo del Centro-Sud

Guardando a Sud, SACE ha supportato il piano di investimenti 2022-2030 di Salerno Container Terminal. Il Gruppo ha garantito un finanziamento da 5 milioni di euro, erogato da Intesa Sanpaolo, che sarà destinato a rafforzare la posizione di Salerno Container Terminal in una realtà portuale che ha registrato una forte ascesa negli ultimi anni per quanto riguarda il traffico merci. Il finanziamento andrà ad integrare le risorse aziendali destinate all’acquisizione del ramo contenitori della società Amoruso Giuseppe e la realizzazione di un nuovo posto frontaliero.

L’area portuale di Salerno è uno dei maggiori gateway marittimi dell’Italia per il collegamento ai mercati internazionali, sia per l’export delle produzioni industriali centro-meridionali sia per l’import di prodotti semilavorati e finiti, destinati agli impianti di trasformazione e alle aree di consumo del territorio nazionale.

Marghera: un modello di Circular Economy

È finalizzato all’acquisto di macchinari di ultima generazione, più efficienti, meno energivori e con un minor impatto ambientale, l’investimento di Alkeemia a Porto Marghera (nell’area di Venezia) sostenuto da SACE. L’azienda della chimica del fluoro si impegnerà complessivamente per 21 milioni di euro, 10 dei quali concessi dalla filiale Intesa Sanpaolo di Cagliari, a seguito della valutazione positiva del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, assistiti dalla Garanzia Green di SACE. L’operazione rientra nell’ambito della convenzione green con Intesa Sanpaolo, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle Pmi che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.

Con questa operazione Alkeemia compie un importante passo verso il completo revamp del proprio sito industriale, collocato in un territorio strategico per l’industria chimica. L’investimento è finalizzato alla realizzazione di una nuova sezione d’impianto, la generazione di acido fluoridrico, che renderà il sito di Porto Marghera il più evoluto e moderno in Europa. 

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Patrizia Licata
Patrizia Licata

Giornalista professionista freelance. Laureata in Lettere, specializzata sui temi dell'hitech e della digital economy, dell'energia e dell'automotive. Scrivo dal 2007 anche per CorCom, parte del gruppo Digital360

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