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Web Summit 2022, i temi di un evento in cui l’Italia comincia a farsi sentire

Seconda parte del diario dal Web Summit 2022 di Lisbona. Focus sui temi emersi durante il più importante evento europeo sull’innovazione: metaverso, web3, crypto e sostenibilità. Diversi i contributi dall’Italia

Pubblicato il 07 Nov 2022

Web Summit 2022

Continua con questa seconda e ultima parte il “Diario di Viaggio” del Web Summit di Lisbona 2022 (qui potete leggere la precedente puntata). Come promesso, cercherò di riportare, seppur in modo generale, le tematiche maggiormente riscontrate in questa edizione, unite a qualche mia considerazione finale sull’intero evento. Ringrazio tutte le persone che negli ultimi giorni mi hanno dato una mano nella creazione di questo contenuto.

Web Summit Lisbona 2022: le tematiche e i protagonisti

Il Web Summit si conferma anche quest’anno il più importante evento europeo in ambito startup e innovazione. I numeri della manifestazione parlano da soli: 71.000 partecipanti, 1.050 speaker e 2.296 startup presenti all’evento provenienti da più di 160 nazioni.

Web3 e Crypto

Le tematiche principali di questa edizione, a mio avviso, sono senza dubbio Web3 e Crypto, sia ragionando a livello di numero di interventi e relatori, sia come numero di startup presenti all’evento. Anche facendo la stessa domanda a circa un centinaio di altri partecipanti (che ringrazio), queste sono state per tutti le buzzword di questa edizione.

Su questi due argomenti, le due startup presenti all’evento (con Founder italiani) che sicuramente mi hanno maggiormente colpito sono Coinrule, di Gabriele Musella, un bot per il trading automatico di criptovalute che si distingue per la sua elasticità e capacità di adattarsi alle varie tecniche di trading dei singoli utenti (startup già entrata a far parte di Y Combinator nel batch Summer 2021) e Gummys, di Pasquale Sorrentino, una piattaforma di streaming e video basata su Web3, che consente di accedere, creare, donare, interagire, direttamente con il crypto wallet.

Chiedendo un’opinione sull’evento a un altro esperto del settore conosciuto camminando tra i vari booth, Kirill Arutyunov, CTO di NearPay, un protocollo che fornisce il modo più semplice per scambiare, gestire e spendere le proprie criptovalute, questo è stato il suo commento: “Quest’anno il numero di persone con la comprensione di base delle tecnologie crypto è decisamente maggiore rispetto allo scorso anno. In tanti sono quindi venuti al nostro stand e hanno posto molte domande (anche tecniche) sul nostro progetto”.

Tra i molti ospiti a parlare di queste tematiche durante i 4 giorni di evento, sono sicuramente da citare Changpeng Zhao, Co-founder & CEO di Binance e Sir Tim Berners-Lee, famoso per aver dato vita al Web nel 1989.

Sostenibilità e Metaverso

Le altre due tematiche “più calde” da inserire sul podio di questa edizione, sono Sostenibilità (al secondo posto) e Metaverso (al terzo). Sulla prima tematica c’è stata una grande partecipazione sia a livello di interventi/relatori che di startup, mentre sulla seconda i numeri sono decisamente sbilanciati, con molti più relatori a parlarne rispetto alle effettive startup presenti.

Sul tema “sostenibilità”, sono sicuramente da citare gli interventi di Lisa Jackson, vice presidente di Apple con delega all’ambiente e alle iniziative sociali e Brad Smith, presidente di Microsoft, ormai ospite fisso del Web Summit, che ha parlato di misurazione e certificazione delle emissioni di gas serra attraverso la tecnologia.

A mio avviso, il fil rouge che ha unito invece tutti gli interventi relativi al Metaverso è stata la grande voglia di concretezza rispetto al passato e la messa in discussione del ruolo centrale di Meta/Facebook in questo progetto.

Meno attenzione per l’AI

Facendo un confronto con il 2021, rispetto alla scorsa edizione si è notato invece un netto ridimensionamento delle tematiche relative all’Intelligenza Artificiale, che lo scorso anno accompagnava la descrizione di praticamente qualsiasi talk e servizio/prodotto (nessuno si sarebbe stupito di mangiare un panino con AI incorporata).

Noam Chomsky, filosofo, intellettuale nonché padre della linguistica moderna durante il suo intervento ha commentato in questo modo la situazione odierna: “l’AI non è ancora abbastanza forte, non riesce a fare certe cose. Allo stesso tempo però, è troppo forte e fa cose che non dovrebbe fare. Il primo problema, in linea di principio, può essere risolto. Abbiamo solo bisogno di aggiungere altri trilioni di parametri. Ma il secondo, purtroppo, è irrisolvibile”.

Un anno all’insegna della concretezza

In generale mi è sembrato che, rispetto a 12 mesi fa, considerando anche l’instabilità relativa al futuro e ai mercati, ci sia stata molta più concretezza nelle tematiche portate all’evento, sia negli interventi che nelle startup presenti. Questo ha reso l’esperienza generale un po’ meno spettacolare e “futuristica”, portandoci a non avere praticamente mai l’effetto “wow” che si aveva invece molto spesso lo scorso anno, ma allo stesso tempo ha reso possibile il confronto con tecnologie più mature e consolidate, applicabili da subito all’interno della propria azienda (personalmente come Crono abbiamo trovato 2-3 possibili nuovi fornitori di servizi che testeremo già nelle prossime settimane).

Un’ultima considerazione a livello di “tematiche”, questa edizione sarà sicuramente ricordata per il grande sostegno all’Ucraina da parte di tutto il Web Summit. La partecipazione della First lady Olena Zelenska come ospite d’onore durante la cerimonia inaugurale, testimonia quanto questo tema sia stato davvero sentito per tutti.

La fotogallery dal Web Summit 2022

Web Summit Lisbona 2022, anche l’italia comincia a farsi sentire

La nostra esperienza come Crono è da 10 in pagella.

Ringrazio i miei compagni di viaggio e Co-Founder, Lorenzo Tiberi, che ha immolato letteralmente le sue corde vocali parlando con un numero di investitori da Guinness dei primati (e che probabilmente senza questo evento avremmo impiegato mesi a raggiungere), Marco Maddiona, il CTO con più facilità di networking di tutta Europa e Marco Rosmarini con cui abbiamo incontrato (e fissato incontri) circa 250 startup e aziende da tutto il continente in soli 4 giorni.

Il seguito di italiani al Web Summit, a livello di numeri, è più o meno raddoppiato rispetto alla precedente edizione, ma quello che più mi ha colpito è quanto invece sia aumentato lo spirito di “community” tra noi italiani all’evento. Direi una crescita decisamente esponenziale.

Finalmente ho visto un vero lavoro di squadra in tutti i campi, dalla condivisione di informazioni pre viaggio, ai consigli su come approcciare gli investitori (e soprattutto quali approcciare), passando dalle indicazioni sui giusti lead da incontrare, fino ad arrivare a dove andare a cena tutti insieme post evento.

Purtroppo come nazione Italia si partiva parecchio indietro rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee, quindi il lavoro da fare è ancora davvero tanto, ma la direzione intrapresa è senza dubbio quella giusta.

Ragionando con ancora addosso l’entusiasmo di questi giorni, insieme ad alcuni amici come Giacomo Perazzo, CEO di PickEat e Matteo Lombardi, CEO di Stratega, l’oobiettivo è quello di arrivare tutti ancora più preparati come Nazione all’edizione 2023 dell’evento. Mentre scrivo queste righe, stiamo iniziando a mettere giù qualche idea. Se qualcuno volesse unirsi fin da ora al nascente gruppo di lavoro, può contattarmi direttamente attraverso i miei contatti LinkedIn o email in firma.

L’ultimo ringraziamento va a Alyssa Kanter, Global Public Relations Manager, e a tutto il team GoTo per il loro fantastico spazio gratuito per il lavoro condiviso al Web Summit in cui penso chiunque si sia fermato almeno una volta a ricaricare smartphone, computer ma anche la testa e lo spirito con un ottimo caffè (e da cui io sto scrivendo ora queste ultime righe).

Anche per quest’anno da Lisbona è tutto. Ci vediamo tra 12 mesi!

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Alex Roggero
Alex Roggero

Co-founder e CMO di Crono, startup che applica l'AI all'outbound prospecting (le azioni commerciali mirate a identificare potenziali clienti). È stato co-founder e CEO di Klondike e Chief Brand Officer di vtenext.

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