LA SPERIMENTAZIONE

Sandbox fintech: il progetto PayBe di Flowbe per semplificare i pagamenti

Promosso da Flowbe in collaborazione con importanti player del settore bancario quali Banca Mediolanum, Banco BPM, BNL BNP Paribas, il nuovo strumento di pagamento evolverà sotto la supervisione di Banca d’Italia

Pubblicato il 12 Ott 2022

Emilio Baselice, Presidente di Flowbe

C’è un nuovo progetto ammesso al percorso di sperimentazione FinTech di Banca d’Italia: PayBe,  strumento di pagamento promosso da Flowbe in collaborazione con importanti player del settore bancario quali Banca Mediolanum, Banco BPM, BNL BNP Paribas, insieme ad ABI Lab e lo studio legale LawaL Legal and Tax Advisory.

Si tratta del primo strumento fornito direttamente da operatori bancari in grado di garantire la cosiddetta “Prova Fondi” attraverso un’esperienza full-digital e senza la necessità di conoscere l’IBAN del beneficiario.

Grazie alla Sandbox, nata per permettere alle imprese di testare prodotti, servizi e business model innovativi direttamente sul mercato in un contesto regolatorio adattato, il progetto evolverà sotto la supervisione di Banca d’Italia fino al rilascio previsto per la seconda metà del 2023

Cosa fa Flowbe

Flowbe è una startup nata nel 2021 con l’obiettivo di semplificare l’interoperabilità certificata tra operatori di mercato per mezzo della piattaforma TENet (Trusted Exchange Network).

Tra gli obiettivi di Flowbe c’è la valorizzazione degli investimenti effettuati nel settore bancario su ABILabChain. La sinergia tra la piattaforma TENet e l’infrastruttura ABILabChain potranno consentire la digitalizzazione di processi di interoperabilità tipici del mondo bancario.

Come funziona PayBe

Grazie alla natura ecosistemica e aperta alla base del funzionamento di PayBe, lo strumento supporta in modo semplice e full digital operazioni tradizionali quali compravendita di beni tra privati, transazioni tra pubblica amministrazione o operatori di business e privati fino ad arrivare all’automatico rilascio del pagamento tra operatori di business in base allo stato di consegna della merce.

Con PayBe il cliente ha quindi il vantaggio di utilizzare uno strumento di pagamento digitale (fruibile tramite home banking) in grado di garantire la certezza della disponibilità dei fondi senza la necessità di recarsi in Banca.

La circolazione di PayBe è abilitata dalla combinazione di TENet, l’innovativa piattaforma di interoperabilità sviluppata da Flowbe, e l’infrastruttura ABILabChain, già utilizzata da oltre 100 banche italiane.

“Grazie a TENet sarà possibile introdurre nel settore bancario questo nuovo strumento di pagamento che, sfruttando la programmabilità degli smart contract, permetterà di semplificare i processi di pagamento sia per i cittadini che per gli operatori di business, introducendo un sensibile miglioramento nell’esperienza d’uso e consentendo importanti benefici in termini economici, sociali ed ambientali” spiega Emilio Baselice, Presidente di Flowbe.

“L’infrastruttura ABILabChain creata – aggiunge Romano Stasi, Segretario Generale di ABI Lab – conferma il suo ruolo centrale nel settore bancario italiano ed europeo per abilitare l’introduzione di strumenti innovativi atti a migliorarne la competitività e supportare il raggiungimento degli obiettivi in un percorso più ampio di digital transformation.”

PayBe, cosa significa la sperimentazione in Sandbox?

Il percorso di sperimentazione in Sandbox promosso da Banca d’Italia (sulla base del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100) permette di testare il nuovo strumento di pagamento beneficiando di un regime semplificato e di un costante dialogo con le autorità di vigilanza a tutela del consumatore finale e di tutte le parti coinvolte.

Qui un approfondimento:

Sandbox per le startup fintech in Italia: tutto quello che c’è da sapere

Con la costante supervisione di Banca d’Italia, in seno al percorso di sperimentazione, il progetto evolverà nei prossimi mesi fino alla messa in produzione e conseguente possibilità di utilizzo da parte degli utenti finali delle banche aderenti. Il rilascio è previsto per la seconda metà del 2023.

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