La notizia non è che la Corea sia ormai uno dei principali hub dell’innovazione nel mondo. La crescita degli ultimi anni è stata esponenziale come indicato nella Tech Scaleup Matrix di Mind the Bridge che pondera numero di scaleup e capitali raccolti con i macro-indicatori di ciascun Paese rappresentata in figura. Si vede chiaramente come la Corea del Sud, negli ultimi due anni, partendo da valori simili alla Spagna abbia oggi superato Francia e Germania e metta nel mirino il Regno Unito.
Nel report Tech Scaleup South Korea 2022 – presentato da Mind the Bridge settimana scorsa durante lo Scaleup Summit di Seoul (qui il link per il download) trovate tutti i dettagli, oltre ad una analisi dei motivi che stanno dietro a questa rapida espansione (spoiler: una lucida politica governativa supportata da soldi veri e un settore corporate molto attivo – 14 miliardi di dollari di fondi CVC lanciati negli ultimi dieci anni).
La vera notizia è tuttavia la forte polarizzazione sul Metaverso che l’ecosistema coreano sta assumendo.
Circa il 10% delle scaleup sono attive in quest’area: si tratta di una percentuale 3-4 volte superiore a quella della Silicon Valley, dell’Europa e di Israele (che hanno valori che oscillano tra il 2% e 3%). Quindi la Corea è posizionata per assumere un ruolo dominate su questo grande tema.
L’aspetto più interessante che emerge dall’analisi di Mind the Bridge è che queste startup non sono “born metaverse companies”, ossia startup nate per sviluppare metaverse platforms da zero. Sono in gran parte aziende nate in ambito Gaming, HealthTech, ed EdTech con competenze su immersive technologies, digital media e VR/AR/XR che hanno hanno fatto uno shift strategico (pivot) sul metaverso.
Ancora una volta emerge con chiarezza la visione che l’ecosistema coreano sta mostrando sul tema dell’innovazione. Al riguardo, per definirlo, sarei quasi tentato di utilizzare il termine “politica industriale” se non sapessi che questo termine– ahimè – in Italia non è più in uso da un po’ di decenni.